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Lutto
17 Luglio 2023 - 13:16
L'ex sindaco Massimo Pachiè aveva 85 anni
Si è spento ad 85 anni, dopo una lunga malattia, il Marchese Massimo Luigi Pachiè.
Ex sindaco di Candia Canavese, avvocato e arredato d'interni.
La sua scomparsa è stata avvolta dal più completo riserbo. La famiglia ha reso nota la sua morte, avvenuta il 6 luglio, solo a funerali avvenuti in forma riservatissima.
Sabato 22 luglio alle 17, 30, nella chiesa parrocchiale di Candia Canavese, verrà celebrata una messa in suffragio per ricordarlo.
Saranno presenti gli amministratori comunali, i sindaci del territorio e molti rappresentanti della società civile e del panorama culturale italiano.
Massimo Luigi Pachiè di Candia, tra gli anni ’80 e ’90, è stato sindaco del paese. Tre legislature durante le quali aveva saputo lasciare il segno. Fu il primo ad introdurre i vincoli paesaggistici della legge Galasso con i quali era stata bloccata la cementificazione in aree di pregio come la collina del Colombaio.
Qui aveva un vigneto di Erbaluce e per anni ha prodotto vino doc con la sua etichetta.
IL CASOTTINO NELLA VIGNA DI PACHIE' SULLA COLLINA Di CANDIA
Massimo Pachiè proveniva da una storica famiglia del territorio, proprietaria anche della Torre simbolo del paese. Lo stemma araldico riportato sul gonfalone del Comune è proprio quello della famiglia Pachié.
Studioso dell’arte e della storia, ebbe importanti incarichi nel board del Metropolitan Museum di New York. Era anche uno dei soci della società proprietaria del Castello di San Giorgio e fu proprio lui ad occuparsi dei restauri.
PACHIE' ERA NELLA SOCIETA' PROPRIETARIA DEL CASTELLO DI SAN GIORGIO
Scrisse il libro “Il feudo di Candia”, in cui racconta l’antica storia del paese in epoca medievale diviso in due borghi: Candia e Castiglione. Una parte del testo è dedicata proprio alla storia della sua famiglia.
MASSIMO PACHIE' in occasione della presentazione del suo testo, vediamo sulla sua destra l'altro ex sindaco Gianni Nuccio
A lui si deve anche il restauro del palazzo settecentesco che ospita il Comune. "Porte settecentesche, arredi antichi e la sala rossa con tappezzeria in juta alle pareti, fu Pachiè a volerli, facendo tornare quel palazzo agli antichi splendori - racconta il sindaco Mario Mottino -. Pachiè era una persona di profonda cultura e amava moltissimo il territorio. A Candia ha dato davvero molto".
Sempre a lui si deve la progettazione degli attuali impianti sportivi comunali di via Giulichino e della Canottieri.
"Proprio per questa sua lungimirante visione ambientalista e turistica del territorio, fu un personaggio divisivo. La decisione di introdurre il vincolo paesaggistico sulla collina del Colombaio non piacque molto a chi aveva lì terreni edificabili - spiega Mottino -. Ma guardare ora quella collina pare impossibile immaginarla diversamente. Furono scelte coraggiose, come quella di non prevedere nel piano regolatore alcuna area industriale. Se oggi Candia è un comune a vocazione turistica di indiscusso valore ambientale, lo dobbiamo anche a Pachiè".
LA COLLINA DEL COLOMBAIO
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