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Il commento

Sindaci sotto accusa: "Si sono espressi per Montefibre anche se lontani dal territorio"

A parlare è Lorenzo Nicotra, presidente di Canavese Riformista: sotto la lente alcuni primi cittadini del chivassese e del ciriacese

Lorenzo Nicotra accusa i sindaci che votano per Montefibre dal chivassese e dal ciriacese

Lorenzo Nicotra accusa i sindaci che votano per Montefibre dal chivassese e dal ciriacese

Dopo il colpo di mano di Fratelli d'Italia tramite l'assessore regionale Maurizio Marrone con cui la delibera sul nuovo ospedale del canavese viene bloccata, la palla passa al consiglio regionale. Ma al di là dell'esito effettivo del tira e molla di oggi, resta un segnale politico forte che una parte della maggioranza regionale, Cirio e Icardi soprattutto, ha dato.

L'ha capito bene Canavese Riformista, che in una nota del presidente Lorenzo Nicotra parla di "infausta decisione per il diritto alla salute di tutte le comunità del Canavese". Nicotra ripercorre poi tutti gli appelli fatti ai consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione.

L'incontro di Pertusio organizzato da Canavese Riformista

Appelli, racconta il presidente, andati a finire con un nulla di fatto. Ad aver sbagliato sono inoltre, secondo l'associazione, quei sindaci che, durante il vertice con l'assessore regionale alla sanità Luigi Genesio Icardi, avvenuto il 22 giugno scorso, hanno deciso di prendere posizione per l'area Montefibre nonostante la realizzazione del nuovo ospedale non toccasse i loro territori.

"Ci preme - dice Nicotra - stigmatizzare il comportamento di questi Sindaci dei più grandi Comuni della Provincia di Torino che anziché astenersi, come prassi consolidata voglia, essendo la decisione lontana dal territorio di loro competenza, durante l’ultimo incontro si sono tutti espressi a favore dell’area Montefibre. Per la precisione si tratta dei Sindaci di Settimo Elena Piastra, di Ciriè Loredana Devietti, di Lanzo Fabrizio Vottero, di Chivasso Claudio Castello, di San Mauro Torinese Giulia Guazzora e di San Sebastiano Po Giuseppe Bava".

Loredana Devietti, tra i sindaci che si sono espressi per Montefibre

Da parte sua, Nicotra si augura "che nessuno dei loro concittadini debba mai impiegare il doppio o il triplo del tempo per poter accedere alle cure programmate o raggiungere il primo pronto soccorso per le situazioni di emergenza". La decisione di questi sindaci di esprimersi a favore di Montefibre, infatti, di fatto avrebbe contribuito a penalizzare i piccoli comuni del Canavese occidentale che, visto anche il futuro incerto dell'ospedale di Cuorgnè, rischiano di trovarsi sguarniti di un presidio sanitario efficiente.

Quella lettera ignorata alla commissione sanità

Nicotra aveva anche scritto nei giorni scorsi ai membri della commissione sanità dopo che Icardi, durante un incontro con una rappresentanza dei Sindaci dell'Asl TO4, aveva dichiarato che risultavano sostanzialmente equivalenti le due area ex Ribes ed ex Montefibre.

 

Anche Claudio Castello si era espresso per Montefibre

Una dichiarazione che "grida vendetta politica", e perciò Nicotra aveva chiesto di convocare immediatamente la commissione sanità per parlarne. Poi è arrivata l'informativa di Cirio questa mattina, la bozza di accordo per l'ospedale a Montefibre e infine il dietrofront della Giunta dopo il "blitz" di Maurizio Marrone.

Ora la patata bollente passa al consiglio regionale, e il rischio è che sul nuovo ospedale nessuno decida più nulla.

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