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07 Luglio 2023 - 23:54
Gustavo Rol
L'appartamento di lusso del celebre sensitivo Gustavo Rol è stato messo in vendita.
L'immobile si trova nell’esclusivo quartiere di San Salvario, con un meraviglioso affaccio sul Parco del Valentino.
Si tratta di un appartamento di lusso palazzina in via Silvio Pellico angolo corso Massimo d’Azeglio, posto al quarto piano di una palazzina di sei, che copre una superficie di 370 metri quadri.
IMMAGINI DA Immobiliare.it
Oltre al grande ingresso la casa dispone di un salone doppio, sala da pranzo, studio, ampia cucina e ben 3 camere da letto, ciascuna con il proprio bagno. Ogni ambiente è splendidamente affrescato e decorato con stucchi e dorature su pareti e soffitti.
Inoltre è presente una pertinenza al sesto piano composta da un monolocale con piccola cucina.
L'annuncio è stato pubblicato qualche giorno fa sul sito internet Immobiliare.it
E' di proprietà di uno psicanalista che lo acquistò nel 1995 dagli eredi del sensitivo morto l'anno prima.
Qui, in questo lussuoso appartamento, Gustavo Roll, classe 1903, ci visse per 64 anni.
Il prezzo chiesto?
3milioni di euro. Trattabili...
A che questa è stata la sua abitazione, ancora oggi, è la targa affissa nel 2014 accanto al portone d’ingresso: «In questa casa visse Gustavo Adolfo Rol, l’uomo dell’impossibile e dell’incredibile».
L'ANNUNCIO pubblicato su Immobiliare.It
Vendo privatamente appartamento di lusso 370mq con doppi ingressi. 4 piano di 6. Affaccio su 3 lati. Panorama su Valentino da un lato, su strada dall'altro e sul cortile dal terzo lato.
Grande ingresso. Salone doppio. Sala da pranzo. Studio. Cucina doppia. 3 camere da letto. 3 bagni (piccoli) più uno di servizio.
Scala interna che porta a piccola mansarda con grande terrazzo. Cantina grande. Riscaldamento centralizzato. Presenti affreschi, stucchi e dorature su pareti e soffitti.
Al 6 piano presente pertinenza composta da monolocale, piccolo cucinotto e bagno (volendo affittabile).
Agenzie astenersi. Vendo solo privatamente.
Presente portineria
Richiesta 3.000.000 trattabile
Gustavo Adolfo Rol (Torino, 20 giugno 1903 – Torino, 22 settembre 1994) è stato un sensitivo italiano.
Non venne mai eseguita alcuna verifica sotto controllo scientifico delle sue presunte capacità per l'opposizione dello stesso Rol, che affermava che i suoi "prodigi" non fossero fenomeni ripetibili o eseguibili a comando.[1] Le sue dimostrazioni, avvenute in presenza di ospiti da lui selezionati, vennero interpretate dai suoi estimatori come autentici fenomeni paranormali[2] e da altri, come il prestigiatore Silvan e il giornalista scientifico Piero Angela,[3] come illusioni prodotte con tecniche di prestidigitazione e in particolare di mentalismo.
Un servizio sul settimanale Epoca nel 1951 e un lungo articolo dello scrittore Dino Buzzati sul Corriere della Sera nel 1965 lo rendono noto al grande pubblico, anche se maggiore notorietà arriverà con alcuni articoli del giornalista Renzo Allegri sul settimanale Gente nel 1977. Tra la fine degli anni sessanta e l'inizio dei settanta studiosi di parapsicologia lo avevano invitato a sottoporsi ad esame dalle pagine delle riviste Metapsichica (1966-1970) e Quaderni di Parapsicologia (1970). Agli articoli sulla rivista segue nel 1978 una prima pagina sul quotidiano La Stampa. Gli articoli di Gente, con alcune modifiche e l'aggiunta di altro materiale, saranno pubblicati nel 1986 come la prima biografia di Rol (Rol l'Incredibile, poi diventato Rol il Mistero).
Una prima critica viene formulata da Piero Angela all'interno del libro Viaggio nel mondo del paranormale, un'inchiesta sui fenomeni paranormali, nel quale i fenomeni prodotti da Rol, a cui Angela aveva assistito (che comprendevano l'uso di carte da gioco e la lettura in libri chiusi), vengono interpretati come trucchi illusionistici. Della stessa opinione anche lo scienziato torinese Tullio Regge, che fu invitato due volte a casa di Rol[14] ed in seguito avrebbe fondato con Angela il CICAP (il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale).
Sia Regge che Angela concordarono sul fatto che solo un esperimento effettuato in condizioni controllate e replicabili, con la presenza di un prestigiatore per evitare la possibilità di un trucco, avrebbe consentito di accertare la reale natura dei fenomeni proposti da Rol, ma questi si rifiutò per tutta la vita di sottoporsi a un esame scientifico, sostenendo che i suoi "prodigi" non si potessero replicare in modo continuo ed uguale poiché provenienti non dalla sua persona ma da una fonte di cui non poteva disporre a comando; di fronte a questo rifiuto, i fenomeni risultavano impossibili da misurare col metro scientifico.
Regge rimase convinto che Rol fosse solo un abilissimo prestigiatore.
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