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La ricostruzione

Santuario distrutto da un'auto: Città Metropolitana vuole migliorare la strada

Il sindaco di Levone Massimiliano Gagnor ha incontrato il vice metropolitano Jacopo Suppo

Quando il Santuario fu distrutto dall'auto

Quando il Santuario fu distrutto dall'auto

Ha avuto luogo lunedì scorso un altro dei colloqui del sindaco di Levone Massimiliano Gagnor con Città Metropolitana per agire sulla strada da cui si era originato l'incidente che aveva distrutto il Santuario della Beata Vergine Consolatrice di Levone. Il Monumento era stato devastato da un'auto in corsa all'alba del 3 giugno scorso. Il Santuario risale al 1770 e si trova su una provinciale, la Sp34, da sempre al centro dell'attenzione per la sua pericolosità.

Proprio per questo Città Metropolitana sta pensando di migliorare la sicurezza della strada, in modo che incidenti del genere non succedano più. La volontà politica di agire sul tratto di strada è stata messa nero su bianco dopo l'incontro avuto lunedì scorso dal sindaco col vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo.

A dire il vero, già un anno fa il sindaco di Levone aveva contattato Città Metropolitana per tentare di definire una programmazione di interventi in modo da mettere in sicurezza la provinciale. Su quella strada, infatti, aveva perso la vita l'anno scorso in un incidente Gianfranco Fiore, figura conosciuta nella Lega canavesana.

Dopo l'incontro di lunedì scorso è arrivato un riscontro. "In quel tratto di strada la Sp 34 è anche punto di accesso per il Cimitero comunale - recita la nota di Città Metropolitana -: il Sindaco di Levone ha chiesto di valutare interventi per aumentare la sicurezza stradale  rettificando leggermente la strada, allargandola e consentendo un distanziamento dall'edificio religioso". 

In questo modo si potrebbe realizzare anche un camminamento e un attraversamento per raggiungere il cimitero, aumentando la sicurezza per l'utenza pedonale. Il primo cittadino di Levone si è detto disponibile a finanziare in parte l’opera. La proposta di Massimiliano Gagnor è stata condivisa dal Vicesindaco metropolitano, che ha dato disponibilità per intervenire al più presto migliorando, tra i primi interventi, l’illuminazione e la segnaletica.

Il sindaco si era già attivato negli attimi subito successivi all'incidente per dialogare con la Curia e con la Sovrintendenza in modo da ricostruire quanto andato distrutto. "Al momento - ci dice Gagnor - non c'è nessun feedback, ma la gestione della pratica è stata demandata alla Curia e non compete al Comune".

La Curia avrebbe incaricato sia un avvocato sia uno studio di ingegneri per curare i vari aspetti della ricostruzione, in cui verrebbe coinvolta anche la Sovrintendenza per le Belle Arti. "Da parte mia ho dato piena disponibilità a collaborare" ci dice il sindaco.

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