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Ivrea

Nuovo ospedale. E di nuovo guerra! Coldiretti vs Canavese Riformista

Nicotra scrive ai consiglieri regionali, Bruno Mecca Cici si rivolge a tutto il mondo agricolo

Nuovo ospedale. E di nuovo guerra! Coldiretti vs Canavese Riformista

«Non ha senso consumare prezioso suolo agricolo in zona a rischio idraulico quando c’è un’area industriale dismessa dalle dimensioni adatte a ospitare il nuovo ospedale di Ivrea».

Mentre si avvicina la decisione della Regione Coldiretti Torino, con il presidente Bruno Mecca Cici, ribadisce la ferma posizione contro lo spreco dei terreni agricoli nella zona del casello autostradale di Pavone (conosciuta come “area Ribes”) per costruire il nuovo nosocomio eporediese.

L’alternativa che viene considerata dalla stessa Regione è l’area ex Montefibre, alla periferia di Ivrea, sulla circonvallazione di San Bernardo, che, per essere raggiunta, non necessita di nuove linee di trasporto locale e che dispone di zone per ampi parcheggi. Un’area vuota in una zona già punto di riferimento dei cittadini di Ivrea e del territorio dove esistono già servizi per la salute e servizi per la città.

Coldiretti Torino sottolinea che l’area ex Montefibre è anche la più gradita dai rappresentanti dei sindaci dell’ASL To4.

«Non si può nemmeno ignorare che la rappresentanza dei sindaci dell’Asl si è espressa a favore del riutilizzo dell’ex area Montefibre di Ivrea e contro l’occupazione dei terreni fertili di Pavone».

Le famiglie degli agricoltori di tutto il Canavese, dalla valle della Dora alla valle Orco, passando per l’Eporediese, sono tra i cittadini che potranno fruire di un ospedale moderno e funzionale realizzato in un’area raggiungibile con la massima celerità. Ma sono anche i primi a sapere quanto sia importante combattere il consumo di suolo.

«Per questo siamo contrari a una scelta, come quella di Pavone, che comprometterebbe 44.000 m2 di campi coltivati per realizzare un ospedale in una zona non servita, isolata rispetto al contesto urbano e soprattutto a rischio idraulico, aspetto che, già da solo, ricordando la tragica alluvione del 2000, dovrebbe bastare per escluderla.Così, sarebbe paradossale che, in presenza di un’area idonea servita e che non compromette suolo agricolo si volesse sacrificare una zona che richiede costi aggiuntivi per difese idrauliche e per dotazione di servizi»

L'assessore regionale alla sanità Luigi Genesio Icardi

Non tutti evidentemente la pensano allo stesso modo e tra i secondi troviamo Lorenzo Nicotra, Presidente di "Canavese Riformista".

"Apprendiamo con stupore - scrive in un comunicato - che l'Assessore alla Sanità Icardi, durante un incontro con una rappresentanza dei Sindaci dell'Asl TO4, avrebbe dichiarato che a seguito degli ultimi approfondimenti sui siti dove allocare il Nuovo Ospedale del Canavese, risulterebbero sostanzialmente equivalenti le due area ex Ribes ed ex Montefibre. Questo atteggiamento grida vendetta politica per oltre 150 mila Cittadini del Canavese che sarebbero enormemente penalizzati se fosse confermata la scelta di costruire il Nuovo Ospedale del Canavese all'interno di un tessuto già fortemente urbanizzato come quello di Ivrea...".
Per questi motivi Nicotra ha chiesto in una lettera ad alcuni consiglieri regionali (Daniele Valle, Sarah Disabato, Silvana Accossato, Mario Giaccone, Silvio Magliano, Francesa Fredianti e Giorgio Bertola) che sono membri della commissione sanità di convocarla in base ai poteri derivanti dall'art 27 comma 8 del Regolamento del funzionamento del Consiglio Regionale del Piemonte che così recita: "Se un numero di commissari rappresentanti almeno un sesto dei componenti il Consiglio regionale richiede la convocazione di una Commissione per la trattazione di oggetti determinati, il Presidente della Commissione o, in caso di sua assenza od impedimento, il Vicepresidente vicario provvede a riunirla entro il decimo giorno. In caso di inadempienza, vi provvede il Presidente del Consiglio regionale...".
"I vostri gruppi consiliari (17 membri in totale) - commenta Nicotra - rappresentano un terzo del Consiglio Regionale.
Confidiamo in voi per la convocazione urgente della Commissione Sanità per essere auditi sulla nostra petizione e qualora lo riteniate opportuno convocando anche una rappresentanza dei Sindaci dell'Asl TO4...".
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