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Il caso
23 Giugno 2023 - 21:13
Acqua
Smat continuerà a emettere obbligazioni sul mercato internazionale, ma per farlo ha bisogno del nullaosta dei Comuni azionisti. Tra questi c'è anche Nole, che nel corso dell'ultimo consiglio comunale di martedì 20 giugno ha dato il via libera all'estensione della vendita delle obbligazioni fino al 2033.
Lo farà anche Lanzo la prossima settimana. Lo faranno, o l'hanno fatto, tutti i Comuni che detengono una quota della Società che gestisce la risorsa idrica in tutta la provincia torinese.
Nel 2017, Smat infatti annunciava di aver collocato 135 milioni di euro di obbligazioni, che non hanno richiesto alcuna garanzia da parte dei soci e che non possono essere convertito in azioni. In sostanza, chi ha voluto ha potuto acquistare un'obbligazione Smat con la promessa di un ritorno del capitale investito.
Il sindaco Luca Bertino
Al contrario di quanto succede con altre operazioni finanziarie, però, le obbligazioni Smat non possono essere convertite in azioni, cioè in titoli che i player del mercato finanziario possono acquistare e che renderebbero di fatto la Società parzialmente privata.
I proventi dell’operazione, che ha rappresentato per SMAT il debutto sul mercato obbligazionario internazionale, sono stati utilizzati per finanziare gli investimenti di ampliamento ed ammodernamento delle reti e degli impianti di produzione, distribuzione, raccolta e trattamento acque a favore della Città di Torino e degli altri 291 Comuni Soci di SMAT.
Le obbligazioni assistite da rating BBB emesso da Standard & Poor’s hanno durata settennale (fino al 2024) ed una cedola dell’1,95% e sono quotate presso il mercato regolamentato della Borsa di Dublino (ISE – Irish Stock Exchange).
La minoranza di Costruire Futuro
"Nel 2015 - ha spiegato il sindaco di Nole Luca Bertino in consiglio comunale - venne proposta l'attivazione di un prestito obbligazionario per finanziare il piano industriale degli investimenti di Smat come approvato dall'autorità d'ambito. Ad oggi, il prestito va esteso fino a dieci anni per finanziare il nuovo piano industriale di Smat che va dal 2022 al 2033 con una previsione di investimenti di un miliardo e 355 milioni".
Nel 2015 il consiglio comunale di Nole aveva discusso di questa proposta tra le perplessità di chi aveva a cuore la causa dell'acqua pubblica. Causa perorata dai cittadini italiani dopo il referendum del 2011, con cui venne chiesto a gran voce di mantenere pubblica la risorsa idrica.
"La minoranza propose all'epoca la sospensione del punto - ha detto Bertino in consiglio comunale -. Votammo una sospensione del punto che poi non venne più ripreso. All'epoca c'erano ragioni politiche legate alle lotte per l'acqua pubblica. Adesso forse le condizioni sono cambiate, i rapporti con Smat e Ato sono cambiati e ritengo possano esserci le condizioni per votare l'estensione. Anche perché gli investimenti vanno a favore di tutti".
"Io credo che il discorso acqua gratuita sia stato superato dal fatto che per protare l'acqua ai cittadini ci vanno degli investimenti e nel complesso si può dire che la Smat funzioni bene" ha detto il consigliere di minoranza Roberto Viano, anticipando il voto favorevole del suo gruppo consiliare.
Non è però mancato lo spazio per una nota sui rapporti tra Smat e Comuni detentori delle quote. "Ad alcuni - ha infatti concluso Bertino - non è piaciuta una lettera mandata qualche giorno fa in cui si diceva che dovevamo fare in fretta a mandare le delibere e presentarci all'assemblea".
Forse perché, ha detto Bertino, "ultimamente Smat sta facendo la voce di chi vuole e comanda, vedasi anche le questioni dell'invaso. Certo ci piacerebbe avere un rapporto più paritario e più equilibrato, anche perché i comuni quando serve ci sono, ma dobbiamo esserci sempre, non solo in determinate occasioni. Detto ciò, questa delibera è nell'interesse pubblico e quindi la votiamo".
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