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Salvini nomina il commissario per la Metro 2, porterà la linea a San Mauro e Settimo?

La richiesta dei territori è forte

La Metro 2 a San Mauro? La Spiega il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo

La Metro di Torino

È stato scelto il commissario della Linea 2 della Metropolitana di Torino: sarà Bernardino Chiaia, professore ordinario di scienza delle costruzioni presso la facoltà di ingegneria del Politecnico di Torino e amministratore delegato di Infra.To (la società che gestisce già la Metro). Il commissario è stato designato dal Mit, sentiti Mef e Comune di Torino, secondo quanto previsto dalla norma apposita contenuta nel recente decreto-legge sul PNRR. 

Il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo in un incontro a San Mauro alcuni mesi fa

Abbiamo mantenuto gli impegni: siamo determinati ad accogliere le richieste degli enti locali affinché le nostre città e tutta Italia possano diventare sempre più moderne” dice il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. 


Il compito del commissario sarà quello di assumere tutte le iniziative necessarie ad assicurare la rapida realizzazione degli interventi e la messa in esercizio della linea metropolitana.
Siamo davvero contenti che si proceda all'individuazione del commissario per la Linea 2 della metropolitana” dice il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Che continua: “Il prof. Bernardino Chiaia è figura torinese di assoluta competenza tecnica e conoscenza diretta dell'infrastruttura e questo elemento è davvero importante per accelerare la realizzazione dell'opera. L'individuazione del commissario straordinario è frutto di un ottimo lavoro istituzionale condotto in stretta connessione con il Ministro e con il Parlamento che hanno accolto e sostenuto la nostra richiesta e a cui va il nostro ringraziamento”.

Sul tema, da anni, si stanno spendendo le amministrazioni dell'area a Nord Est di Torino chiedendo di progettare definitivamente (e poi realizzare), nel più breve tempo possibile, il prolungamento della linea previsto verso a San Mauro, con un deposito nell'area industriale del Pescarito.

La Sindaca di Settimo, Elena Piastra (QUI SOTTO IN FOTO), nelle ultime ore è tornata nuovamente alla carica.

«Il sindaco metropolitano Stefano Lo Russo, - spiega - anche nell'ultimo incontro pubblico organizzato a San Mauro, ha assicurato che la presenza del commissario potrà semplificare le procedure e garantire la progettazione dell'intera tratta della Metro2, compreso il prolungamento verso Pescarito. Quindi accogliamo con favore la notizia della nomina di Bernardino Chiaia e ci auguriamo di poter lavorare insieme per ottenere quanto prima il finanziamento della progettazione definitiva del prolungamento nord. È un obiettivo non procrastinabile che va considerato prioritario per il suo interesse strategico sul corridoio Torino-Milano e per la capacità di alleggerire i flussi di traffico su Torino. Oltre che per riequilibrare gli investimenti sul quadrante nord, storicamente svantaggiato rispetto al resto della cintura".

Il progetto

InfraTo, società in house del Comune di Torino, dovrà realizzare la progettazione definitiva della linea da San Mauro a Orbassano, compresi i depositi e i parcheggi di interscambio. Al momento ci sono i soldi solo per il tratto torinese: il finanziamento ad oggi certo pari a 1,828 miliardi, non è sufficiente per la realizzazione dell’intera opera, si è individuata quale tratta prioritaria il tracciato Rebaudengo – Politecnico (per ora il Pescarito non c’è). A Rebaudengo sarà realizzato un deposito provvisorio per i treni. La progettazione procederà per lotti successivi a partire proprio dalla linea individuata come prioritaria perché dotata di accorgimenti tecnici che la renderanno esercibile.  

 Il tracciato ha uno sviluppo di circa 28 chilometri lungo il quale saranno realizzate 32 stazioni.   

Progettata per essere compatibile con le diverse tipologie di treni in commercio, sia su gomma che su ferro, la nuova linea avrà caratteristiche simili alla 1 (sarà di tipo ‘automatico leggero’ senza conducente), ma se ne differenzierà necessariamente (in termini di ‘sistema ferroviario’ e dimensioni dei rotabili) anche per tener conto dello sviluppo tecnologico intervenuto in questi anni.

Tre le tratte lungo le quali è stato suddiviso il percorso che dal tracciato originariamente previsto nel bando per la progettazione preliminare si è poi allungato a sud-ovest e a nord-est: a quella centrale, tra le stazioni Anselmetti e Rebaudengo (circa 15700 metri e 23 stazioni) si sono aggiunte le estensioni verso Orbassano (circa 5700 metri e 5 stazioni) e San Mauro (circa 6500 metri e 4 stazioni). Fin dalla fase di analisi della domanda di mobilità è infatti emersa chiara la necessità, per la sostenibilità finanziaria dell’infrastruttura, di massimizzarne la capacità trasportistica, creando altresì un vero e proprio sistema di connessioni intermodali col trasporto pubblico e privato. Obiettivi che la progettazione ha perseguito individuando le fermate in modo che le loro aree di influenza fossero in grado di servire nel modo migliore possibile i principali poli di attrazione dell’utenza, realizzando una corrispondenza adeguata con le stazioni del sistema ferroviario metropolitano (Porta Nuova, Rebaudengo e Zappata) e assicurando un alto livello funzionale per garantire un ottimo livello del servizio. La linea 2 della metro di Torino si incrocerà con la 1 in corrispondenza di Porta Nuova, in via Nizza.   

Proseguendo verso sud toccherà il Politecnico e arriverà allo stabilimento FCA di Mirafiori.  

Dopo la stazione Anselmetti (ora all’interno dello svincolo della tangenziale sud), raggiungerà Orbassano Centro passando attraverso Beinasco Fornaci, Beinasco Centro, Orbassano Centro Ricerche (dove è ipotizzato il nodo di scambio con mezzi pubblici e privati) e Pasta di Rivalta.  La fermata del centro storico di Torino sarà realizzata sotto piazza Carlo Alberto.   

Si raggiungeranno quindi i Giardini Reali, per toccare poi la frequentatissima zona del Campus Einaudi.   

Nella zona nord, i treni attraverseranno via Bologna e l’ex trincerone, arrivando nei pressi dell’ospedale San Giovanni Bosco e, quindi, giungere alla stazione ferroviaria Rebaudengo.   

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