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Alice Superiore
05 Giugno 2023 - 11:11
Antonio Capello
100 anni è un traguardo che in pochi si possono permettere. E diventano belli, indimenticabili e stupendi se nel giorno del tuo compleanno, figli e amici si presentano con una torta per festeggiarli.
E’ successo ad Antonio Capello lo scorso 4 giugno presso la casa di riposo Don Michele Manfredi ad Alice Superiore.
Schierati in prima fila i suoi tre figli, Maria Assunta 70 anni, Marco 68 anni e Cristina 62 anni.
Lo avevano già festeggiato lo scorso anno con l’impazienza del vuoto creato nei tre anni di Covid. Come regalo due alberi poi piantati in via dei Chiodi, uno per lui e uno in ricordo della moglie Teresa Merlo mancata 4 anni fa.
Antonio, ad Ivrea, è venuto ad abitare quando aveva 27 anni, dopo aver vinto un concorso all’ex Stipe, poi diventata Enel. Sposato da qualche mese, per un po’ aveva fatto il pendolare poi s’era detto “Sai che c’è? Vengo a vivere qui!”. Impressionato da quella cittadina così effervescente, ha preso casa in via Cappuccini.
“Poi - racconta la figlia Cristina - si sono trasferiti in via Chabot nelle case dei dipendenti Enel. Poi in via Garda e infine il cerchio si è chiuso di nuovo in via Cappuccini. Sono rimasti lì fino a quando è morta la mamma. Infine papà ha deciso di andare a vivere ad Alice Superiore. Lo ha scelto lui…”.
Su Facebook Cristina non nasconde le emozioni della giornata.
“100!! - commenta - Tra le preoccupazioni e le ansie dell’ultimo periodo il traguardo quasi sussurrato fino ad oggi è arrivato. Grazie! Grazie veramente a tutti quelli che hanno reso possibile questa giornata magica…”.
Tra gli altri Don Matteo, il diacono Marco Florio per la Messa e tutto il personale della Casa che ha preparato coreografie, logistica e un pranzo spettacolare per i famigliari.
“Un grazie speciale - aggiunge - alla direttrice Sabrina. A tutti gli amici e le amiche che ci hanno raggiunto nel pomeriggio” e infine al fantastico Coro dei dipendenti dell’Asl To4 “Le voci in bianco” che hanno allietato il pomeriggio con canzoni della gioventù di papà.”
E quando si parla de “Il Coro delle voci in bianco”, di cui fa parte anche Cristina, non si può non aggiungere di che bella esperienza sia. Promosso dalla dottoressa Nella Franco e dal diacono Marco Florio per strappare un sorriso con qualche bella canzone a chi sta soffrendo in una corsia di ospedale, di recente lo si è visto all’opera a Chiaverano per una raccolta fondi a favore di ragazzi portatori di handicap, a Montalto per l’Aido e all’Istituto Cena per alcune iniziative di fine anno.
Alla festa avrebbe dovuto esserci anche Monsignor Luigi Bettazzi che compirà 100 anni a novembre e che di Antonio è un grande amico, ma non ce l’ha fatta.
“Abbiamo anche suonato - ci racconta Cristina - una musica composta e giunta direttamente dall’Australia del nipote Davide, pensata mentre saliva e scendeva con secchi di sabbia e intanto ricordava il nonno declinato in tutte le sue sfaccettature…”.
La festa continuerà domenica, dopo la santa messa, nella parrocchia di San Lorenzo a Ivrea dove Antonio era di casa conosciuto da tantissime persone per la sua attività di volontario alla San Vincenzo.
Auguri ad Antonio anche dalla redazione de La Voce.
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