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La Giunta come la formica di Esopo: risparmia tanto ma i risultati sono pochi

Oggi verrà approvato il bilancio di previsione, e il tema del risparmio dei fondi pubblici ritornerà prepotentemente

(foto di repertorio)

(foto di repertorio)

Stasera si torna in consiglio comunale a Rivarolo, e ad essere ri-approvati saranno i punti nodali dell'attività di ogni amministrazione: Documento Unico di Programmazione e bilancio di previsione. Documenti già rispediti agli uffici lo scorso consiglio comunale per via della mancanza del parere del revisore dei conti.

Tornerà anche in discussione, e verrà messa a dura prova dalle agguerrite minoranze consiliari, la capacità dell'amministrazione di programmare le spese e di avanzare proposte di investimento dei soldi risparmiati. Il fondo cassa del Comune ammonta al momento a 7 milioni e 300 mila euro.

L'assessore al bilancio Francesco Diemoz

Però tra fondi vincolati e altre limitazioni di bilancio, il tesoretto a disposizione dell'amministrazione è di 1 milione e 200 mila euro. Un avanzo che Marina Vittone, nel corso dell'ultimo consiglio comunale, ha definito "il più alto visto negli ultimi dieci anni". Insomma, l'esecutivo a trazione Rostagno si sta comportando come la formica della favola di Esopo, impegnata a mettere da parte risorse per l'arrivo dell'inverno.

Il problema è però: come verranno spesi questi soldi? Il vicesindaco Francesco Diemoz ha fatto sapere come l'amministrazione stia lavorando  per redigere studi di fattibilità per capire come spendere quei soldi. Anche perché il risparmio di fondi non è sempre una virtù.

"Se si parla di aziende private, l'avanzo di amministrazione torna utile. Quando si parla di pubbliche amministrazioni può voler dire due cose. La prima è che la capacità di realizzare opere non è aderente ai progetti iniziali. la seconda è che la capacità di prevedere la spesa non è puntuale".

Il gruppo Rivarolo Sostenibile. A sinistra Marina Vittone

Così sempre la Vittone nel corso dell'ultima seduta del parlamentino. "Qual è stata la percentuale di realizzazione dei lavori?" ha incalzato la consigliera di minoranza. Il cui timore era che l'amministrazione si cautelasse fin troppo, senza spendere.

Quando Gianni Rodari riprese in mano la favola di Esopo prese le difese della cicala, che al contrario della formica risparmiava poco ma allietava tutti col suo canto: "Chiedo scusa alla favola antica / se non mi piace l’avara formica / io sto dalla parte della cicala / che il più bel canto non vende… / regala!".

Metafore poetiche a parte, verrebbe da dare ragione al poeta: i risparmi avanzati vanno investiti almeno in parte, e non tenuti lì a mollo. Certo, il Pnrr è corso in aiuto del Comune, anche grazie alla bravura dell'ex assessore Schialvino. I fondi europei permetteranno alla Giunta di realizzare tanto traendo poco o niente dal bilancio comunale.

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