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Irma Pagliero scarica Bodoni e si dimette

L'assessore, dopo una settimana di tira e molla, ha rimesso le deleghe e lascia il Consiglio Comunale

Irma Pagliero scarica Bodoni e si dimette

Dopo una settimana di tira e molla, Irma Pagliero si è dimessa. Ha rilasciato tutte le deleghe da assessore e la lasciato anche il consiglio.

"E' il frutto di una lunga riflessione - spiega -, ma ritengo che non ci siano più le condizioni per poter esercitare serenamente le mie funzioni. Ci ho pensato su parecchio anche per rispetto della mia maggioranza. Mi avevano chiesto di pensarci. E l'ho fatto".

Avvocato, colonna portante di Decimum fin dalla sua creazione trent'anni fa, elemento di spicco di tutte le giunte guidate dal sindaco Roberto Buscaglia, Irma Pagliero ad un anno dalla fine del governo Bodoni ha detto "Basta!".

IRMA PAGLIERO a sinistra, con la professoressa del Conservatorio Silbana Silbano

Le deleghe le aveva rimesse già una settimana fa. E poi aveva congelato la decisione in attesa di un ulteriore incontro chiarificatore.

A confermare che la crisi di maggioranza non era affatto risolta ci aveva pensato la capogruppo Patrizia Tortori: "Ci sono dei confronti in concorso - dichiarava una settimana fa. Ma i nodi dovranno essere sciolti nel giro di pochi giorni".

E se le dimissioni definitive e irrevocabili della Pagliero sono il risultato del confronto avvenuto, c'è da pensare che il governo Bodoni non avrà vita ancora lunga.

Si fa sempre più largo, dunque, l'ipotesi di elezioni anticipate con voto ad ottobre 2023 anziché primavera 2024 come da naturale scadenza del quinquennio. 

IL SINDACO Paolo Bodoni

Non è ancora chiaro se la verifica di governo verrà portata in Consiglio. Ma i calcoli sono presto fatti. Se venisse portata in approvazione il voto di fiducia al sindaco, quanti sarebbero disposti a sfiduciarlo?

Bisogna cominciare con il dire che il posto vacante di Pagliero verrà surrogato e che nel parlamentino, al suo posto entrerà Eleonora Antonella Libri, penultima eletta della lista Nuova Decimum con 55 voti di preferenza. Se non dovesse accettare resta solo Dario Civitico, con i suoi 45 voti. Poi i candidati di Nuova Decimum sono finiti. Questione non di poco conto.

ELEONORA ANTONELLA LIBRI è la prima esclusa di Nuova Decimum e potrebbe entrare in Consiglio al posto della Pagliero

Per quanto riguarda le deleghe, invece, intanto passano al sindaco, che poi deciderà a chi darle.

Irma Pagliero era assessore alle Attività Culturali, Partecipative, Politiche sociali, della Casa e del Lavoro. Era anche assessore al Bilancio, uno dei capitoli più importanti di una giunta, ma dopo neppure un anno aveva rimesso questa delega nelle mani del sindaco che poi se l'era tenuta, aggiungendolo alle altre: Affari generali e istituzionali, Politica delle risorse umane, Bilancio e programmazione economica, Politiche sanitarie connesse alla casa della salute.

Per mandare a casa il sindaco servono sette voti di sfiducia. Il capogruppo di Alternativa Civica, Giuseppe Deluca ha già detto che se il loro voto servirà per mandare a casa il sindaco, loro sono pronti. E siamo a due voti contri.

GIUSEPPE DELUCA E ANTONELLA MULTARI di Alternativa Civica sono pronti a votare la sfiducia a Bodoni

Ma cosa farebbero gli altri due consiglieri di opposizione, quelli del Pd?

Non fare affatto scontato un simile voto, considerando che il capogruppo Marco Volpatto e la consigliera Monica Durante hanno votato a favore sia del Bilancio di previsione (quello che pianifica i progetti per i prossimi tre anni) che del rendiconto con il quale, in pratica, i due consiglieri hanno detto di approvare tutto quello che la giunta Bodoni ha fatto fin qui.

Insomma, davvero difficile che alzeranno la mano contro il sindaco per mandarlo a casa.

Anche perché Bodoni, in questo momento, i problemi più grandi li ha in casa. A remargli contro sono proprio i suoi.

Non era passata inosservato il voto di un consigliere di maggioranza su una questione squisitamente politica come la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.

Emanuele Vacca non aveva votato a favore dell'ordine del giorno proposto dal Pd, ma tanto sostenuto anche da Bodoni. Si era astenuto. Sintomo del fatto che anche sulle questioni meno inerenti la mera amministrazione, la maggioranza non è poi così coesa.

EMANUELE FILIPPO VACCA si era astenuto sulla proposta di revoca della cittadinanza al Duce

Fondamentale in questa partita sarà il ruolo della capogruppo. La lady di Ferro Patrizia Tortori, una delle fedelissime di Decimum e dell'ex sindaco Buscaglia. Riuscirà a tenere unita ancora una volta la Nuova Decimum? O questa compagine è destinata a sciogliersi nel giro di poche settimane, anche meno?

L'ex sindaco Roberto Buscaglia e il suo braccio destro, Fulio Merlo, restano in finestra. A godersi lo spettacolo, direbbero i maligni.

L'EX SINDACO ROBERTO BUSCAGLIA E FULIO MERLO si stanno già muovendo per creare una ista di centro destra contro Bodoni

I ben informati, infatti, dicevano che già mesi fa l'ex sindaco aveva richiamato i suoi cercando di anticipare una crisi di governo. Ma in quell'occasione neppure i fedelissimi avevano ammutinato, convinti che la coerenza dovesse vincere e che il mandato doveva terminare, prima di giungere a conclusione.

Poi le dichiarazioni di rottura di Bodoni con il passato e con il nome della lista (Decimum, appunto) hanno fatto saltare sulla sedia molti. Inoltre quell'endorsement alla consigliera Pd Monica Durante e l'ammiccamento ad una sua candidatura a sindaco, era stato visto come un tradimento. Per alcuni insanabile.

LA CONSIGLIERA MONICA DURANTE potrebbe essere la candidata sindaco del centro sinistra alle prossime elezioni

Non resta che aspettare e vedere come se ne uscirà la maggioranza da questa crisi aperta più che mai.

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