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Il caso

Il Comune vende il parco come un Eden di fiori, ma in realtà c'è solo l'erba alta

La differenza tra come è l'area verde e come la racconta l'amministrazione. Soddisfatti o rimborsati?

Il Comune vende il parco come un Eden di fiori, ma in realtà c'è solo l'erba alta

“Venghino siori venghino! Il parco Nilde Iotti di Settimo Torinese è uno spettacolo! Ma che parco, è più da definirsi riserva botanica, con tutte le sue bellissime erbe e fiori rigogliosi. Un polmone verde per la città”.

Ecco, è più o meno così che l’amministrazione comunale settimese ha sponsorizzato tramite il suo canale social la situazione al parco locale Nilde Iotti. L’erba è alta per un motivo - si legge nel loro ultimo post promozionale - non è né un errore né una mancanza di cura. Questo parco è il più grande del centro, ed è stato pensato con lo scopo di tutelare la biodiversità. Qui crescono papaveri, camomilla, trifoglio incarnato e altri fiori tipici dei nostri campi, tutte piante appositamente seminate e che sviluppano il loro ciclo secondo i ritmi della natura”.

La sponsorizzazione sulla pagina del Comune di Settimo

Bene, anzi benissimo in un’ottica green. Peccato poi che passeggiando per il parco l’idea che arriva sia un’altra, con erba che cresce incontrollata a dismisura e qualche piccolo fiore sparso qua e là. 

A notare la discrepanza è stato il consigliere di minoranza della Lega Manolo Maugeri, nonché autore della foto di copertina che compara "l’immagine sponsorizzata sulla pagina del Comune” alla “realtà” e di differenza, effettivamente, ce n’è.

“Questo è un’ennesimo esempio di come l’amministrazione spesso racconta ai cittadini una realtà che non esiste - spiega il consigliere - per carità, il palco Iotti è importante, un punto verde della città e tutto quello che vogliamo. Ma sicuramente non è nella situazione idilliaca che loro descrivono”. 

Sempre parlando di verde pubblico poi, proprio Maugeri questa mattina (domenica 21 maggio, ndr) si è recato in giro per la città a fare la conta dei danni causati dal maltempo. Tra tombini otturati e erbacce, il caso più eclatante probabilmente è quello di un grosso albero letteralmente apertosi in due in Piazza del Mercato, fortunatamente non crollato sulle macchine parcheggiate. 

L'albero aperto in due in Piazza del Mercato

“Anche questo è un sintomo dell’incuria delle aree verdi: vanno bene gli alberi, ma forse occorrerebbe fare una cernita delle piante sul nostro territorio e del loro stato di salute, a maggior ragione se si parla di sicurezza dei cittadini continua il leghista. 

Danni del maltempo a parte, forse la cosa più buffa di tutta questa situazione rimane lo scivolone comunicativo sul parco Iotti. Un po’ come fanno i venditori: il nostro prodotto è il migliore di tutti e i suoi lati negativi vengono celati. Ora, se il parco utopicamente fosse stato in vendita e qualcuno l’avesse acquistato c’è da chiedersi: i clienti settimesi sarebbero stati soddisfatti o rimborsati?

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