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Inchiesta
17 Maggio 2023 - 12:25
E' di nuovo guerra tra il sindaco Claudio Castello e i commercianti del mercato cittadino.
LO SCONTRO TRA SINDACO E AMBULANTI DA AVANTI DAL 2020
Una battaglia nata con il Covid e in realtà, mai conclusa.
Accade che la polizia municipale passi a multare i "mercadin" con frequenza pressoché mensile. E questo perché con i furgoni escono dagli stalli loro assegnati. Tutto lecito, per carità.
Ma allora da cosa nasce la protesta?
Bisogna tornare al 2020, l'anno del Covid. L'amministrazione già guidata dal sindaco Pd Claudio Castello aveva deciso di spostare il mercato. Un durissimo braccio di ferro con i commercianti aveva portato il Comune a fare un passo indietro: mercato in centro, ma niente furgoni.
Ma anche su questo punto gli ambulanti avevano storto il naso facendo partire un ricorso contro la decisione.
Ad avere la meglio erano stati ancora una volta i "mercadin", ricorso vinto: sì ai furgoni se stanno negli stalli tracciati per ogni banco.
E se non stanno perfettamente negli stalli?
"Son multe - allarga le braccia Emy, storica commerciante di questo mercato, in prima linea nelle proteste del 2020 nonostante all'epoca fosse incinta di 8 mesi -. Multe che arrivano con cadenza pressoché mensile. Passano i vigili e ci avvisano: "la prossima settimana passiamo a controllare". Ma cosa vogliono che cambi? Il mio furgone sporge di meno di un metro e qui, in piazza della Repubblica, non ci sono certo problemi di spazio. I mezzi di soccorso passano comodamente, non creiamo certo intralcio".
LA COMMERCIANTE INDICA LE MISURE DELLO STALLO CHE NON COMPRENDONO IL FURGONE
Perché non porta via il furgone?
"Il mio è un furgone attrezzato con tenda. Se lo portassi via dovrei mettere gli ombrelloni. Caricare, scaricare. Ma sono da sola e tutto questo è impossibile. Preferisco pagare quella multa da 50 euro che per molti di noi è come un balzello in più. Paghiamo e basta".
Cosa avete proposto all'amministrazione?
"Che ci facciano pagare quel metro in più di plateatico e di tariffa rifiuti. Nessuno dice di non voler pagare. Ma almeno che sia tutto regolare".
QUEL METRO IL PIU' CHE FA E LA DIFFERENZA
Quanto pagate l'anno?
"La tassa unica che comprende il suolo pubblico e la raccolta rifiuti è di circa 500 euro l'anno".
E un posto questo mercato quanto può costare?
"Qui in centro, su via Torino o in Piazza della Repubblica, un tempo arrivava a costare anche 50mila euro. Ma quei tempi sono finiti. Ora molto meno, se vuoi vendere. E qui il fuggi fuggi è giù iniziato. E molto dipende anche dalle politiche di questo sindaco".
C'è già chi è andato via per la storia del furgone?
"Sì, certo. Un camion baco, di quelli che hanno tutta la merce sopra, ha dovuto andarsene. Vendere a quel poco che è riuscito ad ottenere e andare via. Questo mercato non era più per lui. Sulla nostra chat di commercianti gli annunci di vendita di chi vorrebbe andarsene aumentano ogni giorno. E' sempre più triste la situazione".
I COMMERCIANTI CHIEDONO DI REGOLARIZZARE LA SITUAZIONE
Roberto Vinassa, veterano del commercio chivassese e proprietario di un banco di abbigliamento per bambini conferma tutto: "Passano, fanno la multa e paghiamo. Che altro possiamo fare? E' così anche a Torino. Anzi, in città gli spazi per i banchi sono molto più piccoli. Il problema è che il commercio ambulante è rimasto legato alle logiche di cinquant'anni fa, quando si portava la merce con i carretti".
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