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Chiantore ha vinto: ecco gli assessori

Centro e centrodestra

Chiantore ha vinto: ecco gli assessori

L’unione fa la forza. Il centrosinistra l’aveva capito e ce l’ha fatta! Matteo Chiantore è il nuovo sindaco di Ivrea. Tutto, insomma come nei pronostici, compresa la disfatta del centrodestra in tutte le sue sfumature. 

Una sconfitta schiacciante quella dell’Amministrazione comunale uscente non tanto per le cose fatte e non fatte, piuttosto per l’impresentabilità di alcuni esponenti che hanno passato l’ultimo anno a litigare tra di loro, a frantumarsi pezzo dopo pezzo anziché costruire un consenso il più ampio possibile. E’ vero che, alla fine, come dei bambini all’asilo, si sono rimessi insieme (trullalero trullallà) ma i cittadini non se la sono bevuta.

S’aggiunge quel “cambiamento” che con Sertoli non s’è visto, con le aziende partecipate, con le Fondazioni, con le manutenzioni. Tutto tremendamente uguale a prima. Ci han provato a dire che per merito loro in città erano arrivati un mucchio di soldi dall’Europa: troppo poco considerando che i soldi sono arrivati un po’ a tutti i comuni d’Italia e che di inaugurazioni non se n’è fatta mezza. 

Fin dal 2018, l’indomani della vittoria costruita sulla divisione degli altri, era sembrato chiaro a tutti che quella di Sertoli sarebbe stata una parentesi, più o meno lunga. E’ durata cinque anni. Cos’avrebbe dovuto fare Sertoli in previsione di un Sertoli Bis? Evitare che gli scavassero la terra sotto i piedi (sono parole che ha usato lui). Se ne era accorto. Avrebbe dovuto licenziare la vicesindaca, ma non lo ha fatto. E’ sceso nell’arena qualche settimana prima, con almeno un anno di ritardo e col cavolo che i coordinatori provinciali gli hanno dato ascolto.

Vabbè! Chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto.

Ora spetta a Matteo Chiantore governare la città.

Il suo problema più grosso? Organizzare la squadra di assessori. Come noto, la normativa dispone che "nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico”. Questo significa che in una giunta composta da sei persone, compreso il sindaco, di donne e di uomini ce ne vanno come  minimo tre.

E se il Movimento 5 stelle di nomi di punta ne aveva due (Sebastiana Spitale e Massimo Fresc), Viviamo Ivrea punterà tutto su Francesco Comotto e Laboratorio civico su Erna Restivo o Andrea Gaudino.

Tra i nomi che si fanno, invece, tra le file del Pd c’è quello dell’ex consigliere comunale, nonché ex capogruppo Fabrizio Dulla (il sindaco Chiantore glielo avrebbe promesse e non potrà rimangiarsi la parola), ma anche di Annalisa Bolzanello già consigliere comunale dimissionaria a Pavone Canavese e di Gabriella Colosso.

Alla presidenza del consiglio comunale il segretario cittadino Luca Spitale.

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