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Il caso

CARO AFFITTI: fino a 660 euro al mese per UNA STANZA!

Le proteste degli studenti mettono in difficoltà il Governo. Si pensa ad una soluzione “tampone” che non convince

CARO AFFITTI: fino a 660 euro al mese per UNA STANZA!

La protesta degli studenti contro il CARO AFFITTI

Mentre continuano le proteste degli studenti con le 'tendate' in diverse città (Milano, Pavia, Verona, Padova, Venezia, Bologna, Firenze, Modena, Roma) e in altre, invece, le tende vengono smontate per essere rimontate lunedì prossimo, il ministero dell'Università ha fatto partire in queste ore la procedura per la mappatura degli immobili liberi che potranno essere destinati ad alloggi o residenze universitarie per raggiungere il target di nuovi 52.500 posti letto nell'ambito dell'attuazione del Pnrr.

Soggetti privati, Enti ecclesiastici, Comuni, Regioni, Province, tutti avranno 60 giorni di tempo (entro l'11 luglio per l'esattezza) per mettere a disposizione hotel, monasteri, locali, immobili, appartamenti, manufatti, da convertire - non in tempi biblici - in studentati.

Sul sito del ministero dell'Università e della Ricerca è stato pubblicato l'avviso per l'acquisizione di manifestazioni di interesse; una apposita commissione istituita dal Mur valuterà l'idoneità delle strutture. Ma non mancano le critiche.

"Lo Stato prevede una riduzione del 15% del canone di locazione, una bazzecola, ma garantisce ai privati che gli introiti dei canoni siano esentasse, così come garantisce che questi posti letto siano a disposizione per 9 anni. Assicurano ad un gruppo di privati, un mercato certo e sicuro per almeno 9 anni, dopo i 3 anni garantiti dai 660 milioni del Pnrr", afferma il segretario di SI Nicola Fratoianni.

Intanto il gruppo degli universitari di Cambiare Rotta ha portato quattro richieste alla riunione al ministero dell'Università, annunciando una mobilitazione nazionale il 16 maggio sotto le Regioni, enti tra i "responsabili del caro affiti".

"Al momento abbiamo sentito solo parole e false promesse. L'incontro ha sicuramente riaperto l'attenzione sul tema, ma non ci fermiamo. Per questo il 16 chiediamo agli studenti di tutta Italia: dobbiamo mobilitarci", dice Francesca, una delle studentesse di Cambiare Rotta dopo l'incontro. E davanti agli atenei gli studenti mettono in scena curiosi flash mob per animare la protesta.

Come a Bari, dove hanno dato vita ad un Monopoli a cielo aperto: "Via Giulio Petroni, 350 euro". "Via De Rossi, 420 euro". "Imprevisto: non funziona la caldaia. Paghi 100 euro".

I giovani nelle tende chiedono l'istituzione di un fondo permanente per gli studentati pubblici di almeno 40 milioni di euro, "ormai il costo di una stanza singola può superare i 600 euro al mese, in Italia ci sono 40mila posti letto a fronte di 421 mila fuorisede e quasi 2 milioni di studenti universitari in tutto; la media nazionale è di 5,6 posti alloggio ogni 1000 studenti", dicono.

Per l'ex premier e leader del M5s Giuseppe Conte sul caro affitti denunciato dagli universitari "non c'è nessun intervento nuovo, non c'è una misura risolutiva" da parte del governo; i 660 milioni che il governo ha sbloccato per gli alloggi universitari, sono già nel Pnrr e non vanno sprecati".

ll Pd, anche con i suoi gruppi parlamentari, si dice "pienamente mobilitato affinché si diano risposte concrete ai temi della casa e del caro affitti".

"Noi abbiamo presentato al Governo progetti per residenze universitarie da 14 mesi ma il ministero dell'Università non dice nulla. E' una situazione sconcertante che riguarda l'attuale governo e quello precedente", denuncia dal canto suo il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca.

Mentre il sottosegretario alla Giustizia Andrea Dalmastro polemizza contro la segretaria del Pd: "Elly Schlein, tra un'armocromista e l'altra, ha trovato anche il tempo per andare a a trovare gli attendati, noi invece abbiamo fatto e stanziato risorse per reperire subito 74.000 alloggi per gli universitari".

Unia, Sicet e Uniat parteciperanno alle manifestazioni in programma domani a Milano e il 20 a Napoli per il diritto alla casa organizzate con Cgil Cisl e Uil.

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