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Torino

Crisi Vodafone e Wind3: giunta regionale sotto accusa

Il consigliere regionale Alberto Avetta interroga e stigmatizza

Crisi Vodafone e Wind3: giunta regionale sotto accusa

Come intende agire la Giunta regionale per far fronte alla conclamata crisi industriale del settore TLC piemontese e come intende tutelare in ogni sede ministeriale, un settore che in Piemonte e in particolare in provincia di Torino occupa moltissime persone?

Questo l’interrogativo che il consigliere regionale del Pd, l'eporediese Alberto Avetta ha rivolto, nei giorni scorsi, ai componenti della Giunta.

In Italia sarebbero a rischio oltre 20 mila posti di lavoro nel settore delle telecomunicazioni e, in Piemonte, alla vicenda WIND3 si affianca quella di VODAFONE con l’avviata procedura di licenziamento di 1003 lavoratrici e lavoratori nella nostra regione.

La vertenza ha carattere nazionale, ha puntualizzato in una nota l’assessore regionale al lavoro Matteo Marnati, sia per le tante sedi dell’azienda, sia per la strategicità del settore. L’assessorato, insomma, pur non coinvolto nella vertenza dalle organizzazioni sindacali, segue la situazione e la seguirà anche sui tavoli nazionali al fine di salvaguardare sia i livelli occupazionali che l’operatività dell’azienda.

«Un’azienda come WIND3 che nelle sedi di Ivrea e Torino impiega 400 lavoratori avrebbe meritato di più della laconica risposta data in Aula dall’assessore Marnati - stigmatizza Avetta  - Si è limitato a dire che la Regione Piemonte “segue la situazione e la seguirà anche sui tavoli nazionali” al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e l’operatività di un’azienda strategica. Le quattro righe e mezzo di risposta al mio Question Time denotano l’assoluta mancanza di consapevolezza da parte del Presidente Cirio e della sua Giunta sia dei rischi della cessione di WIND3 e del relativo scorporo, sia della gravità della crisi industriale in atto nel comparto TLC nel Canavese (Vodafone, Olivetti, Telecontact Center, Comdata, Inps Servizi). Ora auspichiamo che quanto prima si proceda all’audizione delle organizzazioni sindacali in Commissione attività produttive e lavoro e che almeno in quella sede la Regione Piemonte possa rendersi conto della situazione e attivarsi per tutelare lavoro e prospettive del settore».

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