Cerca

Personaggi

Frate Enzo Bianchi lancia una raccolta fondi per ristrutturare "Casa della Madia" ad Albiano

Classe 1943, originario di Castel Boglione nella Langa Astigiana, Padre Bianchi ha lasciato Bose rispettando un provvedimento di allontanamento a tempo indeterminato

Enzo Bianchi fondatore della comunità di Bose

Enzo Bianchi fondatore della comunità di Bose

Mai porre dei limiti alla divina provvidenza.

Frate Enzo Bianchi, già priore e fondatore della Comunità di Bose, è a quella che si appoggia.

Alla "provvidenza" e alla carità.

Nei giorni scorsi ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per trascorrere gli ultimi anni della sua vita in un cascinale di Albiano (Casa Madia) acquistato con l’aiuto di amici.

Cascina Madia ad Albiano d'Ivrea

"Trascorsi poco meno di due anni di esilio dalla comunità alla quale ho dato inizio e nella quale ho vissuto per 55 anni e non potendo tornare a Bose per finire i miei giorni da monaco nella vita fraterna -  scrive Enzo Bianchi - ho acquistato con l’aiuto di amici e attraverso un mutuo decennale un cascinale nel comune di Albiano d'Ivrea, dove poter vivere nella pace gli ultimi anni della mia vita. Terminati i necessari lavori di ristrutturazione al fine di renderlo abitabile, questo cascinale sarà una casa che accoglierà chi vorrà vivere con me, gli amici e gli ospiti che cercheranno un luogo di silenzio, di dialogo e di ospitalità...".

E poi ancora: "Chi genera un figlio non può rigenerarlo né farlo nascere di nuovo: ogni figlio è in un certo senso unico ed io non intendo rifare la comunità che da me ha avuto inizio, né fondare una nuova comunità religiosa canonicamente riconosciuta. Voglio solo vivere da monaco cenobita e non eremita come ho sempre vissuto. Cammin facendo vedremo cosa ci riserverà il Signore e cosa ci suggerirà lo Spirito. Questo cascinale – che da sempre porta il nome augurale di Camadio, ossia “Casa della madia”, casa dove si fa il pane – sarà certamente un luogo di incontro, di fraternità e sororità, una tavola approntata per la condivisione e lo scambio delle parole, degli affetti e della speranza ...".

Tutto era fuorché una finta

Insomma tutto torna. Ad Albiano Padre Enzo Bianchi sta per arrivare davvero.

Lo abbiamo scritto parecchie volte e parecchie volte abbiamo anche parlato di un comitato che lo stava aiutando a realizzare il progetto di una “Casa della Madia” di cui fanno parte l’ex sindaco di Torino  Valentino Castellani (Presidente), Corrado Colli e il consigliere regionale Mauro Salizzoni.

All’immobile (un edificio su due piani con tanto di cortile), venduto il 5 luglio del 2021 dal falegname Maurizio Ollearis di Viverone, si accede percorrendo una stradina sterrata immersa nel verde che parte dalla Provinciale per Ivrea. I lavori di ristrutturazione sono stati appaltati all’impresa edile di Ugo Ollearo di Piverone. 

Chi è Padre Bianchi

Classe 1943, originario di Castel Boglione nella Langa Astigiana, Padre Bianchi è un monaco cristiano e saggista italiano. E’ il fondatore della Comunità monastica di Bose a Magnano (crocevia di tutte le chiese cristiane), che ha lasciato rispettando un provvedimento di allontanamento a tempo indeterminato (di 5 anni anni per altri tre confratelli, Goffredo Boselli, Lino Breda e Antonella Casiraghi) firmato dalla Santa Sede, datato maggio 2020, senza alcuna possibilità di appello, quale unica soluzione alla risoluzione dei contrasti ai vertici della Comunità e il difficile passaggio di consegne al successore  Fra’ Luciano Manicardi, priore dal 2017.

Risale, invece, al febbraio del 2021 un secondo decreto, a firma del Delegato Pontificio, Amedeo Cencini, con invito a Bianchi di andare a vivere nella pieve di Cellole di San Gimignano, di proprietà della Comunità stessa.

Le condizioni poste dal decreto e dal contratto di comodato d’uso però vennero ritenute dall’ex priore “lesive della dignità” sue e dei suoi fratelli, e per questo motivo il monaco non accettò e iniziò la ricerca di una struttura che lo potesse accogliere senza “disumane” richieste.

In molti si appellarono in allora al Papa, ma in un incontro col nuovo priore e il delegato pontificio, alla vigilia di un viaggio in Iraq di Francescoribadì che Bianchidoveva lasciare la Comunità di Bose, al cui interno, peraltro, il clima si era fatto sempre più pesante, prefigurando addirittura una scissione.

“Cari amici/e per alcuni giorni sono stato silente e non vi ho inviato i pensieri emersi nel mio cuore ma un faticoso, sofferente trasloco me lo ha impedito: per noi vecchi migrare è uno strappo non pensabile anche perché ci prepariamo all’esodo finale, non a cambiar casa e terra”, scrisse Bianchi su twitter nelle ultime ore Bose.

In tutti questi mesi,  comunque, Padre Bianchi non ha mai smesso la sua attività di commentatore, editorialista e scrittore, più volte manifestando il suo pensiero anche sui social.

 

Stiamo attenti quando parliamo di sofferenza – scrisse ad esempio il 3 maggio 2021 –: perché non è vero che il dolore purifica, redime, rende più buoni, anzi rende irritabili, abbrutisce, e ci induce all’egoismo. Il dolore è sempre in-sensato e al dolore insopportabile abbiamo il diritto di dire basta!“.

Ad Albiano, Padre Bianchi, nessuno lo ha visto, almeno per ora. La nuova comunità - perchè di questo si tratta e sarebbe inutile negarlo – qualcuno potrebbe anche considerarla una sorta di rivalsa nei confronti di chi lo ha cacciato dal Monastero distante appena 15 chilometri, per lo più tornanti sulla serra Morenica, percorribili in auto in poco più di venti minuti.

Inutile chiedersi che cosa dirà l’attuale vescovo di Ivrea, monsignor Edoardo Cerrato già costretto all’ingombrante e onnipresente figura del suo predecessore Monsignor Luigi Bettazzi con cui, nella Diocesi di Ivrea, continuano ad avere rapporti decine e decine di preti, diaconi e viceparroci.

Tutto e bene quel che finisce bene, termina così un lungo e doloroso tira e molla, che a tratti aveva preso i contorni di una specie di ‘telenovela’. Ora Padre Bianchi una casa, anzi una cascina ce l’ha a due passi dal castello e dall’amico Bettazzi. E presto avrà anche una nuova comunità tutta sua...


La campagna di Enzo Bianchi ha raccolto seimila euro in un solo giorno. Si può raggiungere al link https://gf.me/v/c/4srp/3187zrvrwo  

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori