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Festeggiamenti per lo scudetto al Napoli: "Quell'ordinanza la rifarei e la rifarò"

Che ci sarebbe stata festa anche a Ciriè il sindaco lo è venuto a sapere dai carabinieri e spiega i motivi per i quali è intervenuta

Festeggiamenti per lo scudetto al Napoli: "Quell'ordinanza la rifarei e la rifarò"

"Quell'ordinanza? La rifarei e la rifarò".

La sindaca di Ciriè, Loredana Devietti, all'indomani delle polemiche scoppiate in merito all'ordinanza emessa per contenere la feste del Napoli, si sente fraintesa nelle intenzioni e resta determinata per quel che riguarda il provvedimento adottato. 

"Sono apparsi alcuni post dove si commentava l’ordinanza che ho emanato in merito alla possibile festa a Cirié per lo scudetto del Napoli, concordata con Polizia Locale e Carabinieri, sentita la Questura, ordinanza che contiene il “divieto a vendere bevande in bottiglie e bicchieri di VETRO e a vendere e a utilizzare petardi, botti, ecc..”.

LA SINDACA DEVIETTI

Un'ordinanza motivata dai fatti di piazza San Carlo

"Significa che si possono vendere in bicchieri di carta, e succede in particolare perché dai tragici fatti di Piazza San Carlo avvenuti nel 2017 durante una finale calcistica, c’è stata una svolta per quanto riguarda gli eventi che prevedono assembramenti e festeggiamenti e che possono diventare pericolosi per l’ordine pubblico e per l’incolumità dei partecipanti, oltre che di coloro che vi assistono".

I FATTI DI PIAZZA SAN CARLO

Un'ordinanza non nuova

"Lo stesso tipo di ordinanza è stata spesso adottata a Cirié, in occasione di eventi con possibilità di assembramenti di persone, e parlo per esempio della Notte Bianca, di Lunathica, del Palio dei Borghi, della finale degli Europei".

La notizia dei festeggiamenti la sindaca l'ha ricevuta dalle forze dell'ordine. 

"Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto notizia dalle forze dell’ordine che, in occasione della possibile festa del Napoli per lo scudetto, anche Ciriè sarebbe stata una sede particolarmente partecipata e che l’organizzazione dei festeggiamenti stava coinvolgendo molte persone che avrebbero potuto riversarsi nelle vie della città, dato il grande numero di tifosi della squadra partenopea presenti sul nostro territorio".

L'incolumità pubblica

"È stato quindi organizzato un servizio di sicurezza per il buon svolgimento degli eventuali festeggiamenti e prevista l’ordinanza, come accade quando si ritiene che gli assembramenti possano dare vita a problemi per l’incolumità pubblica, e come peraltro è avvenuto in tante città della Campania e d’Italia dove si potevano concentrare in modo particolare i festeggiamenti. Sottolineo che per motivi di sicurezza la Lega Calcio ha persino spostato l’orario della partita da sabato a domenica, cosa che si sta valutando anche per le prossime".

Perché un'ordinanza sui festeggiamenti del Napoli e non per la Juve?

"Nessuno ha vietato festeggiamenti, o di acquistare bevande o peggio ancora ha vietato utilizzo di vie della città, basterebbe leggere l’ordinanza. E, tolti gli eventi di cui sopra, quando a festeggiare gli scudetti potevano essere altre squadre, Cirié non è mai stata sede di particolari festeggiamenti annunciati e noti in anticipo alle forze dell’ordine, al massimo qualche sporadico carosello per le strade con le auto che però poi solitamente si convogliavano a Torino".

Una sindaca tifosissima

"Sono una tifosa, conosco la gioia della festa per la propria squadra del cuore, ho festeggiato anch’io per la mia squadra e per l’Italia e se qualcuno mi avesse proibito di bere in un bicchiere di vetro lo avrei considerato un gesto di attenzione e rassicurazione per me stessa e per gli altri, soprattutto se fossi stata in piazza San Carlo in quella terribile serata dove purtroppo questa ordinanza non fu fatta. La rifarei , quindi, e la rifarò questa ordinanza, tutte le volte che, consigliata dalle forze dell’ordine e dai mei uffici, lo riterrò necessario per il bene della comunità che ho l’onore di amministrare e di tutelare. Il dovere di un’amministrazione è infatti prevenire, ove possibile e il più possibile, accettando le critiche e gli attacchi di chi non sarà d’accordo e anche di chi invece penserà che sia troppo poco. Perché poi, tra l’altro, i primi ad accusare se succedesse qualcosa senza aver predisposto l’opportuna sicurezza, sarebbero proprio gli stessi, pochi per fortuna, che hanno criticato in questi giorni per i provvedimenti adottati".

"Contro di me accuse gratuite e illazioni".

"Quello che non accetto invece sono le accuse di razzismo da chi probabilmente non conosce bene il significato di questa parola-, e altre pesanti illazioni, per le quali farò anche questa volta le opportune valutazioni: come dicevo, sopporto tutto tranne le accuse gratuite e non circostanziate tese solo a sobillare, senza chiedersi mai il perché delle scelte che talvolta le amministrazioni devono fare, piacciano o non piacciano".

L'augurio per una buona festa

"Agli amici tifosi napoletani invece, che sono certa hanno compreso la volontà di mettere in sicurezza proprio i loro festeggiamenti, voglio rivolgere i migliori auguri per l’imminente vittoria e i miei più grandi complimenti: avete fatto una stagione straordinaria e questo scudetto ve lo meritate tutto!
Così come vi meritate la più bella festa, come voi saprete fare, a cui sono certa parteciperanno tanti ciriacesi e non solo, e magari anche tifosi di altre squadre che si faranno coinvolgere da un bel momento per stare insieme, all’insegna della sportività e del rispetto reciproco. Buona festa a tutti voi!".

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