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Pasticcio in consiglio: manca il parere del revisore dei conti e il bilancio slitta a martedì

Ce ne si è accorti alle undici e mezza di sera prima di discuterne tra i banchi del parlamentino

L'ultimo consiglio comunale

L'ultimo consiglio comunale

Ore undici abbondanti. Cinque ore di consiglio comunale erano alle spalle. Ci si preparava già ad assistere all'acceso dibattito sul bilancio di previsione e sul Documento Unico di Programmazione. E invece no. Tra i documenti che hanno ricevuto i consiglieri di minoranza nei giorni precedenti al consiglio, infatti, mancava il parere del revisore dei conti.

O meglio, il parere è arrivato, ma in tarda mattinata il giorno stesso del consiglio comunale. I consiglieri di minoranza stavano tutti lavorando. Un errore da parte degli uffici che inizialmente si pensava fosse "minore", un errore da poco. Accompagnato anche da un paio di errori materiali. 

Il segretario comunale Aldo Maggio ha sdrammatizzato: "Il parere è stato depositato ieri. Vero è che non aggiunge nulla al bilancio se non che all'atto attuale dire che c'è il parere favorevole del revisore. Averlo avuto prima non avrebbe aggiunto nulla rispetto al vostro giudizio sul punto". 

Insomma... mica tanto. "Il parere del revisore è sempre abbastanza importante - ha detto la capogruppo di Rivarolo Sostenibile Marina Vittone -. Nelle precedenti sedute di bilancio ce lo abbiamo sempre avuto prima e ci è servito per formarci un'opinione politica rispetto alla valutazione che veniva data sul tipo di gestione. Ci sono stati anni in cui il revisore dei conti aveva dato dei suggerimenti importanti in merito agli accantonami, alle risorse accantonate e così via".

"Si tratta di un'eccezione abbastanza superabile" ha aggiunto il segretario. "È stato portato tutto quanto assieme e si è dovuto correre, e non era mai successo di approvare un bilancio senza parere" ha replicato la Vittone. A spiegare nel dettaglio cosa è successo ci ha pensato la dottoressa Rivetto, funzionaria comunale presente in consiglio.

"Abbiamo fatto le corse per fare tutto nei termini - ha spiegato - e quest'anno le festività non hanno aiutato, e quindi anche il revisore dei conti non è riuscito a fare tutto in tempo. Per di più dopo il deposito ci siamo resi conto che c'era un errore".

"Ai consiglieri - ha replicato Bertot alla Giunta - vengono chiesti cinque giorni di tempo per presentare emendamenti, però il parere del revisore ci può arrivare in tarda mattinata del giorno della seduta".  

In sala cominciavano a salire dei malumori. Il consiglio deve essere riconvocato? E se sì, quando? "Siamo in democrazia, prima di votare si discute: se ritenete di non aver avuto il tempo necessario sono disponibile ad approvare il bilancio la prossima settimana" ha detto il sindaco Alberto Rostagno.

Alla fine si taglia la testa al toro, il bilancio verrà approvato martedì prossimo. Ma la maggioranza di Rostagno si è rivoltata: c'è chi non era d'accordo e avrebbe voluto proseguire. Il sindaco, esasperato da quella situazione paradossale, ha alzato i toni: "Segretario, me lo poteva dire prima che non era regolare!". Come dargli torto.

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