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Il caso

VIETATO SUONARE "Bella Ciao" alle celebrazioni per il 25 aprile

Le disposizioni in città durante la festa della liberazione

VIETATO SUONARE "Bella Ciao" alle celebrazioni per il 25 aprile

La banda di San Benigno Canavese

Eccolo "l'infortunio" sul 25 aprile. Dopo giorni e giorni di polemiche, inciampi e dichiarazioni ai limiti del (neo) fascismo, a livello nazionale, la caduta di stile arriva anche a livello locale. Per l'esattezza ci troviamo a San Benigno Canavese. 

Qui pare sia stato vietato suonare "Bella Ciao" in occasione della festa per la liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Parliamo della canzone simbolo della Resistenza italiana.

Il racconto ce lo fa un cittadino, Giancarlo Tagliati.

"Come ogni anno, - spiega - da oltre 40, partecipo alle celebrazioni per la festa della Liberazione, espongo il tricolore, spiego sulle spalle il fazzoletto dell’ANPI e sfilo in corteo. Un evento che anche tu hai sempre onorato finchè ti fu possibile. La manifestazione odierna ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e associazioni. L’evento mi ha riempito di gioia".

E fin qui tutto bene... ma poi...

"Mi aspettavo, - continua Tagliati - come sempre, di ascoltare i due più famosi brani che accompagnano, sempre ed in ogni luogo la festa della Liberazione. Ma con notevole disappunto ho appreso che alla banda musicale è stata vietata l’esecuzione della canzone “Bella ciao” . Il divieto proviene dal capo della Protezione Civile di cui, mi scuso, non conosco il suo nome. La motivazione che mi è stata data dallo stesso è, se non ho inteso male, si tratta di una canzone che veniva cantata dalla mondine pertanto poco pertinente per la festosa celebrazione, vorrei aver capito male. A nulla è valsa la mia obiezione considerando assurda la giustificazione ma, il capo della Protezione Civile, non ha voluto intendere ragioni. Fischia il vento invece era considerata lecita ma, purtroppo, il solerte e disponibile maestro non aveva per tutti i suonatori lo spartito. Mi sono rivolto al primo cittadino per manifestare il mio disappunto, la sua risposta fu consolatoria; se ne parlerà il prossimo 25 aprile".

Il Sindaco di San Benigno, Alberto Graffino

La Storia di Bella Ciao

Bella ciao è considerato, da anni, uno dei canti popolari italiani più famosi in tutto il mondo, anche fuori dal nostro paese. Negli ultimi tempi, poi, ha avuto particolare fortuna dopo essere stato ripreso nella famosa serie TV La casa di carta.

La canzone di Bella Ciao viene associata alla Resistenza e ai partigiani: le parole del testo evocano la libertà, la lotta contro le dittature e l'opposizione agli estremismi, e per questa ragione Bella ciao è considerata la canzone simbolo della Resistenza italiana. È vero bene specificare come il canto finì per identificare le idee dei partigiani solo a guerra finita ma, in ogni caso, vietarne l'esecuzione il 25 aprile pare assurdo.

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