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Juventus
22 Aprile 2023 - 19:29
Massimiliano Allegri
Con i 15 punti restituiti con la sentenza del Collegio di Garanzia, le prospettive della Juventus cambiano radicalmente.
"Da qui alla fine del campionato avremo otto partite a disposizione per fare più punti possibile e arrivare secondi" il nuovo obiettivo dichiarato da Massimiliano Allegri, balzato nuovamente al terzo della classifica. Il primo ostacolo sarà il Napoli quasi campione d'Italia: "Si stanno avviando verso un meritato scudetto e vorranno arrivare al titolo il prima possibile - dice il tecnico sull'avversaria del big-match di domani all'Allianz Stadium - oltre ad avere grande voglia di rivalsa dopo l'eliminazione dalla Champions League: sono forti e per noi sarà difficile, ma puntiamo a prendere la Lazio".
All'andata finì 5-1 con la Juve che sarebbe stata penalizzata pochi giorni dopo, ora i punti sono stati restituiti a stretto giro di posta dal nuovo faccia a faccia: "Da parte nostra non c'è voglia di riscatto, ma è inevitabile che siamo stati costretti a resettare tutto - spiega Allegri riavvolgendo il nastro a gennaio scorso - e non so se sia regolare o meno questo campionato, magari senza quella penalizzazione avremmo dieci punti in più: sicuramente ci siamo compattati e abbiamo fatto bene, ma ora dobbiamo fare ancora meglio perché ci sono diversi obiettivi davanti a noi".
Oltre alla corsa Champions infatti ci sono due trofei da andare a conquistare: "Possiamo raggiungere le finali di coppa Italia e di Europa League, se ci arriviamo vorrà dire che al termine della stagione avremo disputato 58 partite che è il massimo che si possa giocare" le prossime tappe che attendono la Juve.
Intanto, la squadra ha avuto poco tempo per recuperare le energie fisiche e mentali dopo la trasferta di Lisbona contro lo Sporting: "Siamo tornati alle 4 di pomeriggio e abbiamo fatto allenamento, oggi potremo ancora riposarci - le ultime ore vissute dai bianconeri - e per i convocati deciderò domattina perché ho ancora delle situazioni da valutare".
L'allarme Bremer però è totalmente rientrato: "Non ha niente, ma devo ancora vedere come sta" la risposta sul brasiliano, uscito durante la ripresa della gara contro i portoghesi per acciacchi muscolari già superati. Il brasiliano punta il recupero per giocare insieme a Gatti e Danilo, in alternativa si scaldano Alex Sandro e Bonucci. In mezzo al campo dovrebbe tornare Fagioli insieme a Locatelli e Rabiot: "È cresciuto molto anche se ha ancora margini di miglioramento nella distribuzione del gioco in verticale e nel tiro da fuori, ma sta comunque facendo una stagione straordinaria" i complimenti riservati al francese, il cui contratto rimane in scadenza a giugno e di conseguenza il suo futuro è in bilico.
Davanti ci sono tutti tranne Kean, sempre fermo ai box, ma gli occhi saranno puntati su Vlahovic: "Non è il responsabile della Juve, deve stare sereno - la difesa di Allegri per il serbo a secco di gol in campionato dal 7 febbraio - e già nell'allenamento di oggi l'ho visto più tranquillo: sta trovando delle difficoltà ma non è che sia diventato scarso, è un percorso di crescita e magari capiterà presto che un pallone come quello di Cuadrado a Lisbona gli sbatta sulla testa e vada in rete".
La goleada al Maradona dell'andata (5-1) ancora in mente e gli ultimi risultati non positivi come stimolo per prendere domani punti in casa della Juventus, fare un altro passo importante verso lo scudetto e dimenticare la delusione per l'eliminazione dalla Champions League. E' gonfia di voglia la valigia dei pensieri del Napoli che partirà in mattinata per Torino, mentre tra i tifosi e sui social tiene banco la decisione di restituire i 15 punti ai bianconeri.
Distanze che comunque non alterano la serenità degli uomini di Spalletti: l'obiettivo è fare 11 punti in otto partite per la certezza aritmetica. Niente conferenza stampa per il tecnico alla vigilia, ha affrontato il tema Juventus solo nello spogliatoio con un Napoli che vuole vedere tornare a brillare, dominare e segnare. "Dopo l'eliminazione dalla Champions lo spogliatoio ha reagito nel migliore dei modi - testimonia oggi Giacomo Raspadori - una delle nostre qualità di quest'anno è di resettare subito sia i momenti di euforia che di delusione. Dispiace non essere potuti proseguire in quel cammino ma c'è grande entusiasmo e voglia di riprendersi subito e di affrontare al meglio la partita".
L'ex Sassuolo è pronto a partire in panchina ma anche a dare il meglio entrando nel mezzo del match in un Napoli che sarà nel segno della voglia di imporre il talento di Osimhen, che si sta riprendendo dalla convalescenza e vuole tornare a correre, ma anche di Kvaratskhelia, che vuole far dimenticare i suoi errori europei.
"Io mi sento bene - dice Raspadori - sto alla grande. Sappiamo che Osimhen è un grandissimo giocatore, sempre a disposizione del compagno e che porta al risultato del collettivo. Il dispiacere di Kvara? Ha dimostrato, come ognuno di noi, sempre di volersi superare e andare oltre i propri limiti".
Con loro tornano in campo anche Anguissa a centrocampo e Kim Min-Jae in difesa, dopo la qualifica di coppa, ma Spalletti ha poche scelte visto che contro il Milan si sono infortunati e sono fuori Mario Rui, Politano, Rrhamani, oltre al già ko Simeone. Il centrale sudcoreano insieme a Juan Jesus sono pronti a bloccare la coppia Milik-Vlahovic e anche a far partire il contropiede azzurro.
Gli azzurri hanno segnato tre gol nelle ultime cinque partite tra campionato e Champions, una frenata enorme rispetto al resto della stagione. Una situazione che ora Spalletti vuole invertire già da Torino, ritrovando le penetrazioni in area avversaria e il dominio aereo di Osimhen. Dopo il Milan europeo, il test con la Juventus tornata in corsa per la prossima Champions League sarà un test durissimo, che la squadra azzurra vuole mostrare di saper superare.
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