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Il caso
22 Aprile 2023 - 17:53
L'altalena rotta del parco vicino alla scuola Gandhi
Durante il consiglio comunale di lunedì 17 aprile si è parlato veramente di tutto: rincari dell’energia, IMU, TARI e opere pubbliche, per la bellezza di quasi 3 ore di discussione.
Quando consiglieri, Sindaco, assessori ed opposizione stavano per alzarsi, chiudendo cartellette e faldoni, eccola lì: l’immancabile tematica che a Gassino fa ribollire gli animi, l’eterna questione dell’incuria e scarsa attenzione rivolta a parchi giochi e aree verdi. E, su questo punto, parte lo show.
La discussione non era nemmeno tra i punti all’ordine del giorno, ma vuoi o non vuoi l’argomento riesce sempre a infilarsi nei dibattiti del parlamentino gassinese. “C’è una certa superficialità nel gestire le questioni ordinarie del Comune - afferma un “mite” Alessandro Lorenzon, consigliere di minoranza M5S - sulla manutenzione dei parchi e delle aree verdi sono state fatte moltissime segnalazioni e siete stati lenti a intervenire”.
Le dita qui sono tutte puntate sull’assessore alle Manutenzioni Giuseppe Molinari, che si è giustificando affermando: “l’anno scorso il motore del nostro trattorino aveva avuto un problema, una volta risolto però siamo stati operativi. La pista da skate rotta al parco Formica è stata sostituita e i problemi sono relativi solo all’ultimo anno, durante il Covid siamo andati benissimo”.
L'assessore alle Manutenzioni Giuseppe Molinari
Ecco. La cosa qui fa un po’ ridere. Se “essere andati bene” durante la pandemia deve essere un vanto, siamo in una botta di ferro. Lasciare tutto in ordine quando in giro non c’è nessuno è anche relativamente semplice; è più complicato metterci 3 anni per sostituire dei giochi rotti o applicare dello scotch su un un’altalena.
La cosa non è sfuggita a Sergio Argentero, ex sindaco di Gassino e attualmente consigliere di minoranza. “È una vergogna! Ci avete messo 3 anni per sistemare un’altalena, non avete scuse. Le grate del parcheggio del cimitero erano rotte e ci sono voluti i santi per farle riparare” sbraita l’ex primo cittadino in faccia all’assessore Molinari, che un po’ stupito cerca di tamponare: “se noi sistemiamo i giochi e due giorni dopo i vandali li rovinano non è colpa nostra”.
Forse quello a uscirne più “pulito” di tutti è proprio il sindaco Paolo Cugini, che facendo sfoggio di onestà intellettuale ha interrotto la discussione assumendosi qualche colpa: “è vero, alcune cose possono sfuggire alla nostra attenzione, ma cercheremo di fare tesoro delle lamentele”.
Insomma, soliti argomenti ma con toni un po’ più accesi: la cosa sicura è che se tra qualche mese all’opposizione mancassero gli argomenti per fare campagna elettorale, proporre dei parchi giochi in condizioni “umane” potrebbe portare al loro mulino non pochi voti.
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