AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
13 Aprile 2023 - 19:10
Il sindaco Antonio Mazza
Alzarsi le indennità lo stanno facendo un po' tutti, sindaci e giunte degli oltre 8200 comuni italiani.
Ma è etico farlo in un momento di crisi come quello che si sta attraversando?
E' opportuno guadagnare di più grazie a soldi che, seppur provenienti da Roma, gravano pur sempre sulla collettività?
E' quanto si domandano, trasversalmente, le opposizioni un po' ovunque.
Ed è anche la domanda che i consiglieri comunali di opposizione di Banchette Emanuele Splendore Maurizio Cieol e Alberto Russo, si pongono dinnanzi a a quel 31% di aumento che porta l'indennità del sindaco Antonio Mazza dai 2049,82 euro al mese a 2.689,19 euro, quella del vicesindaco da 409,96 a 537,84 e quelle degli assessori da 307,47 a 403,38
Il consigliere SPLENDORE
"La giunta di Banchette - tuona l'opposizione - che da inizio mandato ha accumulato 85 assenze personali, e il Sindaco di Banchette, che ha presentato un curriculum incompleto, con delibera n. 18 del 27 marzo 2023 (tutti presenti) si sono riuniti per adeguare a proprio vantaggio le indennità di carica, aumentandole di circa 31%".
Il consigliere CIEOL
Per la minoranza è una questione morale: "Ricordiamoci -affermano puntando il dito - che non hanno voluto mettere le luminarie a Natale per risparmiare. Sostenevano di farlo per dare un segnale nei confronti di chi è in difficoltà. E adesso? Tutti quei buoni propositi dove sono finiti?".
Il sindaco Antonio Mazza, però non ci sta a farsi tirare per la giacchetta: "Non siamo noi ad esserci aumentati le indennità - spieg - è lo Stato ad aver deciso. Sono soldi che arrivano da Roma, non dalle casse del Comune di Banchette. E quando è uscito il decreto non si potevano utilizzare per altri scopi. Nemmeno per aiutare chi è in difficoltà".
il sindaco MAZZA
Per Mazza si tratterebbe di aumenti giusti la cui ratio ha motivazioni ben precise: "Soprattutto nei piccoli comuni - spiega il primo cittadino - è diventato sempre più complicato trovare chi voglia occuparsi della cosa pubblica. Stanno sparendo sia i candidati alla poltrona di sindaco che a quella di assessore e consigliere. Questo provvedimento nasce per dare un incentivo alle nuove leve".
Più soldi per rastrellare maggior interesse all'amministrazione, dunque.
"La legge di stabilità - spiegano le opposizioni - prevede un aumento del massimale dell’indennità agli Amministratori dei Comuni, ma è la Giunta che decide l’indennità di carica e, infatti, alcune amministrazioni comprese alcune limitrofe, NON lo hanno fatto".
Insomma, l'amministrazione avrebbe potuto scegliere di lasciare tutto com'era dando un segnale forte soprattutto a quelle fasce di popolazione che stentano ad arrivare a fine mese e a mettere insieme il pasto con la cena".
"In un periodo in cui tanti cittadini incontrano difficoltà ad arrivare a fine mese e molte attività hanno seri problemi - incalza l'Opposizione - una Giunta efficiente dovrebbe pensare prima a trovare delle soluzioni non certo ad aumentarsi l’indennità".
All'amministrazione Massa, poi, vendono contestate tutte le scelte effettuate nel campo della politica sociale:
▪Hanno bocciato la mozione sull’aumento dell’ISEE.
▪Hanno bocciato la proposta di aiutare chi è in difficoltà con il pagamento della mensa scolastica.
▪Hanno bocciato la proposta di dare a tutte le associazioni di volontariato gli stessi sostegni
▪Non hanno voluto mettere le luminarie a Natale per risparmiare.
Tutti temi ai quali Mazza risponde punto per punto senza risparmiare nulla ai consiglieri
"La loro mozione sull'Isee non era assolutamente accettabile - dichiara Mazza con fermezza -. Chiedevano di aumentare le fasce estendendo le aliquote. Ma ciò sarebbe andato ad esclusivo discapito delle fasce più basse della popolazione".
"La situazione - spiega Mazza - è sempre più complicata. Vediamo arrivare sempre più Isee da 2mila, 3mila, 4mila euro l'anno. Se allagassimo la possibilità di accedere ai contributi a chi guadagna di più, andrebbe a discapito dei più bisognosi. e questo era inaccettabile!".
Mazza rivendica poi l'impronta sociale della sua giunta: "Abbiamo aumentato i contributi. Li abbiamo letteralmente raddoppiati per quanto riguarda il riscaldamento portandoli a 12mila dai 6mila dello scorso anno. Per sostenere il pagamento della Tari, invece, abbiamo stanziato 9mila euro circa".
Poi sbotta: "Queste mozioni vengono presentate giusto per dire che fanno qualcosa. Sanno benissimo che il Comune non dispone di somme tali per cui si possa aiutare tutti. Non siamo mica una banca! Non possiamo mica stampare soldi!".
Per Mazza la valanga di richieste avanzate dall'opposizioni agli uffici in questi anni, non sarebbero state che una forma di ostruzionismo: "Abbiamo fatto i calcoli di quanto è costato al Comune rispondere loro ed è venuto fuori che per rispondere alle centinaia di mail presentate nei primi tre anni di questa amministrazione, sono stati impiegati 2 mesi di lavoro di due dipendenti a tempo pieno. Ecco perché parlo di ostruzionismo. Loro cercano solo di ostacolarci, di metterci il bastone tra le ruote. Ma una proposta o un tentativo di collaborazione".
il comune di Banchette ha impiegato 2 mesi di lavoro di due impiegate a tempo pieno per rispondere a tutte le istanze dell'opposizione
Dall'amministrazione, sarebbero state ritenute accettabili anche tutte le altre istanze presentate da Splendore, Cieol e Russo.
"Per quanto riguarda la mensa scolastica, gli aiuti ci sono già. Le famiglie in difficoltà pagano la cifra simbolica di 50 centesimi al pasto. Mentre per quanto riguarda le associazioni, noi le aiutiamo già. Certo, chi ha più sostegno sono quelle che operano nel sociale come "La Zattera" o la Protezione Civile. Ma non si può pensare che il Comune possa pagare le utenze di tute le associazioni. delle scelte vanno fatte".
Infine un'amara considerazione: "Mi domando perché tutte queste cose che propone oggi la minoranza non le abbia messe in atto Cieol quando era sindaco".
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.