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Le preghiere non sono bastate: deficit di pioggia del 40%

Siccità: una crisi idrica senza fine. La situazione è sempre più preoccupante in Piemonte

Le preghiere non sono bastate: deficit di pioggia del 40%

Situazione preoccupante in Piemonte

Il Piemonte, dove da inizio anno è piovuto e nevicato la metà del consueto, è sempre più stretto nella morsa della siccità, con un deficit pluviometrico mensile che si attesta al 40%, ma che a livello di bacini fluviali arriva a toccare l'81% sull'Orba, il 74% sulla Bormida il 67% sul Cervo, il 62% su Scrivia Curone.

Lo rivelano i dati raccolti dall'Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche.

Per quanto riguarda la neve, nel bacino piemontese il deficit si attesta al 48%, ma solo perché nel macrobacino della Dora Baltea, in continuità con quanto rilevato nella vicina Valle d'Aosta, la situazione risulta essere nella media (per la pioggia c'è addirittura un surplus); negli altri bacini fluviali, invece, si registrano deficit di manto nevoso fino al 100% sul Cervo, 99% sul Tanaro, 85% sulla Stura di Demonte, 82% sul Ticino (fonte: ARPA Piemonte).

Calano le portate di tutti i fiumi: Tanaro ha oltre l'80% in meno di acqua, Toce -75%, Stura di Lanzo -72%, Stura di Demonte -70%. Le risorse idriche disponibili complessive sono inferiori del 45% alla media, ma solo perché a falsare i dati statistici è ancora il macrobacino della Dora Baltea (-7%), senza il quale lo scarto salirebbe addirittura al 73% nel Piemonte meridionale (Piemonte settentrionale -59%, orientale -54%, occidentale -52%). Non va meglio per le acque sotterranee, le cui analisi evidenziano ovunque una situazione di criticità diffusa.

"Sembra senza fine la crisi idrica del Piemonte - indica il presidente dell'Anbi, Francesco Vincenzi -, la cui condizione è destinata ad aggravarsi per la mancata sommersione di oltre 8.000 ettari di risaie, che svolgevano una straordinaria funzione ambientale, contribuendo a rimpinguare le falde e ad irrorare i territori -. E' incredibile e preoccupante che ampie zone della regione siano toccate da una siccità definita estrema, cioè l'anticamera della desertificazione".

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