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Cronaca

Insulti razzisti a Lukaku, sono in corso gli approfondimenti della Digos

Hanno chiamato il calciatore "scimmia"

Insulti razzisti a Lukaku, sono in corso gli approfondimenti della Digos

Lukaku

Sono in corso approfondimenti da parte della Digos della questura di Torino per delineare le dinamiche di quanto accaduto ieri sera all'Allianz Stadium durante la semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Inter. Lo si apprende da fonti autorevoli. Durante il match l'attaccante belga Romelu Lukaku è stato vittima di insulti razzisti. Alcuni video di questi momenti sono stati pubblicati sulle piattaforme social.

Cori razzisti, Juve: "Da anni impegnati contro la discriminazione"

Contro il razzismo "l'impegno" della Juventus "parte da lontano: in un decennio - spiega la società - ha attuato programmi strutturati con l'obiettivo ben preciso di creare consapevolezza e dare gli strumenti necessari alle nuove generazioni per trattare l'argomento in modo corretto".

Il club bianconero ricorda, all'indomani dei cori razzisti contro l'interista Lukaku nella semifinale di Coppa Italia che in questi giorni è distribuita su Youtube una puntata speciale del podcast 'Sulla Razza' in cui Danilo dialoga con Nadeesha Uyangoda e Nathasha Fernando, due delle tre autrici, "dando vita a un contenuto pensato per creare consapevolezza, fare imparare, dare voce e soprattutto ascoltare chi vive quotidianamente episodi discriminatori. I progetti della lotta al razzismo attuati "al fianco di Unesco" sono stati avviati nel 2010 con la creazione della borsa di studio 'Un Calcio al Razzismo' che poi nel 2013 è diventato 'Un calcio al razzismo-Gioca con me', estendendo il suo raggio d'azione all'inclusione sociale".

Un altro passaggio nel 2020, con la nuova veste di 'Un Calcio al Razzismo", proposto come "percorso scolastico gratuito per le scuole secondarie di primo grado e dedicato ai temi razzismo, etichette, stereotipi, discriminazione e oltre il limite del pregiudizio sulla disabilità". Tra gli altri progetti l'Unesco Cup, il cui ricavato è destinato a due progetti per il recupero dei bambini soldato del Mali e della Repubblica Centrafricana, e il documento "Colour? What Colour?", presentato nella sede dell'Unesco a Parigi il 27 novembre 2015, uno strumento di analisi sulla "connessione tra fenomeni di discriminazione e contrasto all'inclusione a livello internazionale in relazione allo sport" "Il razzismo e la discriminazione - scrive la Juventus nel documento Colour? What Colour?- non scompariranno dagli stadi di calcio con il tocco di una bacchetta magica. tuttavia, potranno essere contenuti tramite un'azione sistematica, coerente e coordinata condotta da persone che condividono il medesimo obiettivo, promuovere un gioco del calcio fatto di diversità culturale e reale integrazione sociale".

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