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Rivarolo

Elezioni 2024, il centrosinistra scalda i motori: "Il PD sia un contenitore di idee"

Alcune linee programmatiche per la compagine cittadina che dovrà sfidare Bertot nell'intervento di Costanza Conta Canova al congresso PD

Costanza Conta Canova

Costanza Conta Canova

Il Partito Democratico avrà un ruolo da protagonista nella costruzione di un percorso politico in vista delle elezioni amministrative a Rivarolo. Da qui al 2024 si tratterà di capire, per i dem così come per le altre anime del centrosinistra, come organizzare un'alternativa credibile al centrodestra a trazione Fabrizio Bertot.

Le elezioni rivarolesi sono state al centro dell'attenzione di Costanza Conta Canova, assessore alla cultura nell'attuale amministrazione di Alberto Rostagno, durante il suo intervento al congresso del Partito Democratico canavesano, sabato scorso.

"Sarà una grande sfida - ha detto Conta Canova -. Rostagno non si può ricandidare e probabilmente non avrebbe voluto ricandidarsi anche se avesse potuto. Abbiamo davanti a noi un centrodestra unito. Io penso che il ruolo che potrebbe avere il Partito Democratico a Rivarolo potrebbe essere quello di dare delle idee".

In sostanza, "dovremmo presentarci sì come partito ma anche come contenitore di idee. Ad esempio, io arrivo da giorni di discussione su un bilancio in cui il problema centrale sono i servizi. I servizi pesano sul bilancio e spesso sono le cose che vengono tagliate per prime. Un partito di centrosinistra questo non se lo può permettere".

Uno scatto dall'ultimo congresso PD

Per Conta Canova occorre chiarezza negli intenti: "Se noi riusciamo a mantenere delle linee chiare magari perderemmo consensi, ma potremmo anche attrarne altri tra quelli che non sanno se votarci o meno". Insomma, occorre che gli amministratori, o chi si candida a questo ruolo, si politicizzino.

Cosa che ad oggi non avviene mai: "Io - ha proseguito Conta Canova - penso che noi non siamo 'amministratori', perché la figura dell'amministratore viene vista spesso come scollegata al partito e quindi come figura civica. Ma questo cosa vuol dire? Che non si hanno idee ben definite? Che si ha paura di schierarsi per non perdere consensi? Noi facciamo 'politica a livello locale' e proprio per questo dobbiamo prenderci un impegno".

C'è stato spazio anche per un po' di polemica con la stampa. "Noi a Rivarolo siamo stati bersagliati per mesi e lo siamo ancora in quanto 'Giunta Pd'. Come se fosse meglio se un amministratore locale non appartenesse a nessun partito. Forse però noi come partito dobbiamo tutelare questa appartenenza, e affermare che siamo in un partito perché abbiamo delle idee. Ci sono tanti amministratori che sono vicini a noi ma non si iscrivono, e spesso sento dire, riguardo alle candidature a sindaco, che sarebbe meglio candidare a questo ruolo una figura extrapartito, perché almeno è una persona non schierata. Ecco, questo secondo me non dobbiamo permetterlo". 

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