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31 Marzo 2023 - 17:21
gtt
Quale sarà il futuro dei lavoratori del trasporto ferroviario di Gtt?
A rendersi portavoce di questi lavoratori è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Sarah Disabato.

SARAH DISABATO
"È inaccettabile che a poco più di due mesi dal passaggio a Trenitalia nessuno sia in grado di dare informazioni certe e puntuali ai 70 dipendenti che ad oggi non conoscono ancora quale sarà il proprio destino".
Ecco come intende agire la consigliera regionale:
"PChiederemo una copia del contratto di servizio di concessione del servizio ferroviario metropolitano e relativo addendum 2021, firmati e sottoscritti dalla Regione Piemonte e dall’Agenzia per la Mobilità Piemontese, con garanzie sulle effettive modalità di passaggio a garanzia dei diritti dei lavoratori".
Quali rischi per i lavoratori?
"Il rischio concreto è la totale perdita dei diritti acquisiti, tra cui l’anzianità di servizio, gli aumenti periodici di anzianità, il montante ferie e la sede di deposito, nella totale inosservanza di quanto previsto dal contratto nazionale TPL autoferrotramvieri".
Il 9 dicembre 2023 aprirà finalmente il nuovo tunnel di corso Grosseto, che permetterà alla Torino-Ceres di connettersi al Passante e quindi al sistema ferroviario piemontese.

STAZIONE GROSSETO
In arrivo un'interrogazione in Regione
"La linea, però, verrà chiusa a giugno - anche se al momento non c’è stata alcuna comunicazione ufficiale - incalza la Disabato -. Per consentire gli ultimi lavori infrastrutturali prima della sospirata riapertura e del collegamento diretto tra il Ciriacese, le Valli di Lanzo ed il centro di Torino. Presenteremo un’interrogazione in Consiglio regionale affinché si faccia al più presto chiarezza".
Sulla situazione dei dipendenti Gtt è intervenuto anche il consigliere regionale Alberto Avetta:
"Il passaggio gestionale da GTT a Trenitalia della linea ferroviaria Torino-Ceres sta generando una situazione di totale incertezza per molti dipendenti. Mancano indicazioni chiare, condivise e definite soprattutto per gli addetti GTT alla rete infrastrutturale che dovrebbero passare a RFI. I sindacati stanno denunciando una preoccupante disorganizzazione aziendale, l’assenza di confronto e il mancato coordinamento con le istituzioni".

IL CONSIGLIERE REGIONALE ALBERTO AVETTA
l'invito alla Regione a mobilitarsi.
"La Regione Piemonte non può far finta di nulla abbandonando questi lavoratori al loro destino, tanto più che alla luce del contratto di servizio dovrebbe essere riconosciuta una totale copertura delle garanzie lavorative. È urgente prendere in mano questa situazione caotica e finora mal gestita». Lo afferma Alberto AVETTA, consigliere regionale Pd e vice Presidente della Commissione Trasporti, che ha chiesto una seduta della Commissione Trasporti dedicata all’audizione dell’assessore Marco Gabusi, di GTT ed RFI".
Avetta ha presentato anche una question time relativa ai disagi dei pendolari della linea ferroviaria.
Nei giorni scorsi l'Osservatorio sulla Torino - Ceres ha portato in Regione le 770 firme raccolte per chiedere un servizio di bus sostitutivi all'altezza della situazione.
Avetta che è consigliere regionale Pd e vice Presidente della Commissione Trasporti, incalza:
"La Regione Piemonte deve intervenire per porre rimedio ai sempre più pesanti disagi e disservizi che i pendolari e gli utenti della linea sostitutiva di bus Torino-Ceres sono costretti a subire quotidianamente: mancanza di posti che costringe a viaggiare in piedi e addirittura impossibilità di salire sui mezzi a causa del sovraffollamento. Problemi che sono particolarmente evidenti nelle zone da Ciriè, Caselle, Venaria e Torino, dove l’utenza per ovvie ragioni di densità abitativa è particolarmente alta. è evidente come l’attuale servizio offerto da GTT è sottodimensionato rispetto alle esigenze degli abitati interessati. L’Osservatorio Torino-Ceres ha depositato una petizione con oltre 700 firme al Consiglio regionale del Piemonte (ero presente insieme alla collega Monica Canalis) contenente richieste di miglioramento ed implementazione del servizio: la Giunta regionale ha intenzione di ascoltare queste richieste e di intervenire, anche in vista dell’imminente chiusura totale della ferrovia che rischia di aggravare ulteriormente la situazione?".
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