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SICCITÀ: dove una volta c’era il fiume oggi si cammina

Potrebbero arrivare provvedimenti per razionare l'acqua

SICCITÀ: dove una volta c’era il fiume oggi si cammina

in foto, il letto del Ceronda in parte senza acqua

"Siamo nel letto del Ceronda, qui prima c’era l’acqua oggi possiamo camminarci”.

Parla così il primo cittadino Fabio Giulivi che, per la giornata mondiale dell’acqua, si è riscoperto ecologista.

Questa giornata vuole focalizzare l’attenzione sull’importanza dell’acqua e supportare la gestione sostenibile delle scarse risorse, affrontando la crisi idrica globale. 

La Città di Venaria Reale - spiega il primo cittadino -  ha, in questo senso, già da tempo recepito nei propri progetti le indicazioni e la visione dettati dall’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile: diverse opere sono state realizzate in modo tale da raccogliere le acque piovane ed utilizzarle per le irrigazioni. Inoltre, sono in programma numerosi interventi di riqualificazione che prevedono la depavimentazione di aree asfaltate che saranno sostituite con materiale drenante, per favorire il ritorno al terreno delle acque piovane e la riduzione degli allagamenti stradali, facendo fronte quindi ai fenomeni sempre più frequenti di scarsità di piogge da un lato e di forti precipitazioni dall’altro”.

in foto, il Sindaco Fabio Giulivi sulle rive del Ceronda

C’è anche dell’altro...

L’installazione di rubinetti su quasi il 90% delle fontanelle (“Toret”), - continua il Sindaco -  realizzata la scorsa estate, è un’altra misura che consente una riduzione degli sprechi. È necessario ricordare che le fontanelle rimaste aperte e che risultano senza bottone, servono per favorire il corretto ricambio di acqua nelle condotte, che torna disponibile in natura”.

Il primo cittadino, poi, si rivolge ai venariesi.

“Chiedo a tutti - precisa - una grande attenzione per un consumo consapevole di questo prezioso bene comune, a disposizione di tutti, ma non infinito e illimitato.  Un corretto uso dell’acqua può ridurre eventuali e possibili ordinanze che ne limitino l’uso, indicazione che la Regione Piemonte  già ha dato nel recente passato per alcuni territori. Basta guardarsi attorno per comprendere che è il momento di agire. Il torrente Ceronda è secco in più punti, cosa che non si verificava da tempo in questa stagione, con nuovi settori del letto del torrente occupati dalla terra che affiora vistosamente. Il cambiamento climatico in corso ci sta abituando a lunghe siccità ed a temporali improvvisi capaci di rovesciare in poche ore le quantità di acqua che solitamente dovrebbero esserci in sei mesi”.

Proprio per questo i comuni devono agire. 

Da qui - conclude Giulivi - anche le opere di prevenzione e monitoraggio del territorio messe in campo dall’Amministrazione: pulizia del letto dei torrenti grazie ai volontari della Protezione Civile e sistemazione delle sponde per evitare ostacoli in caso di piene.

Il nostro impegno è rivolto anche a questo: sensibilizzare i cittadini verso un cambiamento delle proprie abitudini.

L’acqua è preziosa: non sprechiamo nemmeno una goccia”.

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