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Chiaverano

Quale futuro per il Pluriuso e gli annessi impianti sportivi?

Sarà una perizia affidata ad un progettista a dire se la struttura sia ancora recuperabili

Il Pluriuso è da buttare giù? Sarà una perizia a dirlo

Quale futuro per il Pluriuso di Chiaverano e per gli  annessi impianti sportivi?

Sarà il progettista incaricato dall’amministrazione comunale a dirlo.

In particolar modo dovrà stabilire se se crepe e cedimenti abbiano compromesso la struttura nata nel 2005 su un terreno paludoso. Che ci fossero dei problemi si sa da anni, ma lo scorso 5 dicembre il sindaco ha deciso di chiudere il centro a tempo indeterminato.

L’ordinanza emessa parlava di “Messa in sicurezza e consolidamento strutturale”.

Il sindaco Maurizio Fiorentini ha emesso l'ordinanza a dicembre

Il Pluriuso Guido Mino di Chiaverano è stato costruito nel 2005. All’epoca era sindaco il compianto Giancarlo Tonino e fu realizzato grazie ai fondi stanziati da un bando europeo. 

A questi si era aggiunto parte del lascito di un chiaveranese che aveva fatto fortuna in America, Guido Mino, che nel suo testamento nominò anche il Comune tra gli eredi. Quando morì, l’11 novembre del 2002 a Murray Hill nel New Jersey, lasciò al suo paese d’infanzia ben 500mila dollari.

Guido Mino fece fortuna in America e nel 2002  lasciò al Comune 500mila Dollari

Dover buttare  giù tutto sarebbe davvero un peccato, ma potrebbe anche non esserci alternativa.
“L’incarico, però, non riguarda solo il Pluriuso - spiega il sindaco Maurizio Fiorentini -, ma anche gli impianti sportivi”.

In quell’area, infatti, ci sono campi da tennis, da calcio, da volley.

Tutto inutilizzato al momento.

“Nel campo da calcio vanno a giocare i bambini. A volte organizzano delle partitelle amatoriali. Il Comune continua a tagliare l’erba per consentirglielo, ma sarebbe bello poter dare di nuovo in gestione questi impianti. Il progettista  darà una sua valutazione con studio di fattibilità su cosa si possa fare in quell’area”.

Purtroppo anche il campo da tennis è rimasto abbandonato.
Per anni era stata una bella realtà, punto di riferimento per molti chiaveranesi.

A gestirlo era il Tennis Chiaverano.
Ad occuparsi di tutto era Marco Eusebio Bergò, improvvisamente mancato due anni fa.

“Purtroppo avevo dovuto indire una gara per affidare la gestione dell’impianto - spiega il sindaco Maurizio Fiorentini - e non erano stati loro ad aggiudicarsi il bando”.

Da quel momento è iniziata la parabola discendente.
“Purtroppo le cose non sono andate bene e circa un anno fa il gestore ha lasciato l’impianto” racconta il sindaco.

PLURIUSO E IMPIANTI SPORTINI AFFACCIANO SU PIAZZA OMBRE, A DUE PASSI DAL COMUNE

Nel frattempo Marco Eusebio Bergò è mancato. E quell’area è rimasta abbandonata. Ora il sindaco spera di poter dare un nuovo futuro a questi impianti.

"La speranza è quella di rimettere in sesto questi campi, rifare gli spogliatoi rendendoli sicuri e a norma. E poi darli in gestione".

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