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"Antennone" a Filia, si compatta il fronte del "no"

Anche il gruppo "Per Castellamonte" si schiera al fianco dei cittadini firmatari di una petizione. Chiesti chiarimenti anche al Comune

Castellamonte

Il progetto di un'antenna di 30 metri spaventa i residenti di Filia

"Nessuna autorizzazione a quell'antenna"!.

S'allarga il fronte della protesta, a Castellamonte, per l'ipotesi di installazione di un impianto di telecomunicazioni alto circa 30 metri in un terreno privato di frazione Filia.

"Non vogliamo quell'antenna sulle nostre teste", tuonano i 186 residenti che hanno firmato una petizione depositata sulla scrivania del sindaco Pasquale Mazza.

Allarmati per la vicinanza dell'impianto alle case, preoccupati per i potenziali effetti negativi sulla salute dei propri figli e nipoti, i firmatari chiedono un intervento del Comune.

A dar man forte alle loro legittime, e pacifiche, proteste arriva anche il gruppo di opposizione consigliare "Per Castellamonte".

I consiglieri Rocco Santoro, Valentina Coppo e Fabio Garaffa hanno presentato al protocollo del Comune "una richiesta di informazioni urgenti in merito all'installazione di un ripetitore di telefonia nella frazione Filia".

Firme e interrogazione sono state depositate in Comune

Appreso da alcuni cittadini residenti in frazione Filia della possibile installazione di un’antenna per telefonia nella loro frazione e della forte preoccupazione a tal riguardo tanto da aver presentato una petizione scritta il Gruppo Per Castellamonte ritiene indispensabile che non venga autorizzata l’installazione dell’antenna prima che sia fatta chiarezza su tale situazione e siano informati i residenti della Frazione - scrivono in una nota stampa -. Nell’interrogazione è stato chiesto al Comune di fornire in tempi rapidi una dettagliata relazione in merito a tale possibile installazione con le informazioni tecniche dell’impianto che dovrebbe essere realizzato e di avere copia della documentazione relativa alla richiesta di installazione e dell’intera pratica agli atti del Comune”.

A proposito dell'insediamento dell'antenna, i firmatari della petizione lamentano le "possibili conseguenze sull'ambiente e sulla salute umana".

In particolare temono "gli effetti a lungo termine delle onde a radiofrequenza, classificate dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'OMS come possibili "carcinogeni umani" nel 2011. Inoltre, l'installazione di un'infrastruttura di 30 metri d'altezza in un'area collinare avrebbe un impatto negativo sul paesaggio e potrebbe danneggiare le attività agricole e turistiche della zona".

Pasquale Mazza sindaco di Castellamonte

I firmatari della petizione chiedono al sindaco "di trovare un sito alternativo lontano dalle abitazioni e dalle aree frequentate quotidianamente dai lavoratori".

Inoltre, chiedono che siano adottate "tutte le misure necessarie per mitigare l'impatto paesaggistico dell'impianto e che sia organizzato un incontro pubblico con i rappresentanti della società per individuare insieme una soluzione rispettosa degli interessi di tutti: quelli dell'azienda e dei privati proprietari dei terreni, ma anche e soprattutto quelli dell'intera comunità locale".

Infine, i residenti si dicono preoccupati per la viabilità della stretta strada che porta al luogo dell'installazione dell'impianto e chiedono che siano prese in considerazione le problematiche legate al transito di mezzi pesanti.

Vorrebbero, inoltre, che venisse organizzato un incontro pubblico.

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