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Mathi
21 Marzo 2023 - 19:30
La svastica è comparsa sulla panchina che conteneva la citazione di Gianni Rodari
Qualcuno ha imbrattato le panchine letterarie nello spiazzo di fronte alle scuole di Mathi. Non l'ha fatto scarabocchiando qualcosa di insensato, ma tracciando un simbolo ben preciso: una svastica sulla fronte della bambina disegnata su una delle panchine, quella che porta scritta una citazione di Gianni Rodari.
L'episodio è stato portato alla luce tramite i social network dal vicesindaco mathiese Monica Putzulu. "Essere amministratori locali è tutto tranne che semplice - ha scritto il vicesindaco allegando la foto della svastica sulla fronte della bambina -. Alcuni atti sono inspiegabili quanto insensati. Abbiamo sempre pensato che creare bellezza per gli occhi avrebbe restituito bellezza per gli animi, ma forse sbagliavamo. Complimenti per l’orribile idea, peraltro ricordo ai gentili autori del gesto che a Mathi la video sorveglianza è attiva".
Il post di Putzulu
Domani, dicono dall'amministrazione, qualcuno provvederà a eliminare l'orribile simbolo della barbarie nazista e a ripristinare la bellezza delle panchine letterarie, iniziativa intrapresa dall'amministrazione di Maurizio Fariello con l'obiettivo di riqualificare lo spiazzo antistante alle scuole del paese usando la cultura come strumento urbanistico capace di creare bellezza diffusa.
Purtroppo, non è l'unico episodio di questo tipo che si è verificato sul territorio canavesano. Qualche settimana fa, per fare un esempio tra i tanti, qualcuno a Favria aveva pensato di imbrattare l'ingresso del castello del paese con dei simboli di matrice fascista e nazista.
La panchina con la citazione di Rodari imbrattata
Gli esempi si sprecano poi se si guarda a Torino, dove a cadenza preoccupante si assiste a episodi di questo genere. Il 2022 si era chiuso, ad esempio, con l'imbrattamento del murales realizzato dall'Anpi sulla parete dell'edificio che ospita la scuola elementare 'Giuseppe Mazzini'.
"L'Italia è fascista" avevano scritto gli autori. Ennò, non è questo il messaggio che deve passare. Sarebbe meglio, invece, che su quella panchina bianca decorata con i versi di Rodari le parole del poeta fossero più potenti di quella svastica marchiata sulla testa di una bambina che insegue un palloncino:
"Un arcobaleno senza tempesta / Questa sì che sarebbe una festa. / Sarebbe una festa per tutta la terra / Fare la pace prima della guerra"
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