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Rivarolo
13 Marzo 2023 - 18:52
Roberto Bonome, consigliere comunale di opposizione
"Ma come mai non c'è Bonome?". L'abbiamo chiesto ai tre segretari (più uno) dei tre partiti di centrodestra rivarolesi dopo la conferenza stampa in cui hanno annunciato trionfalmente che tutto il centrodestra correrà unito alle elezioni amministrative del 2024.
Perché se l'immagine che doveva uscire da quella conferenza stampa di presentazione delle cosiddette Officine Rivarolo doveva essere quella di un gruppo coeso, insomma, l'assenza del consigliere comunale che teoricamente rientrerebbe nel gruppo Lega Roberto Bonome, che per il Carroccio è stato il candidato a sindaco a Rivarolo nel 2019, è abbastanza pesante.
Un’immagine da famiglia del Mulino bianco con tanto di matrimonio doveva uscire dalla conferenza stampa, e invece, si sa, la famiglia del Mulino Bianco è solo un’illusione televisiva...
E non basta dire che "si tratta di una conferenza stampa dei segretari di partito". Ma come, nella sede Lega di Rivarolo manca il rappresentante della Lega in consiglio comunale? "Oggi stiamo facendo una conferenza tra segretari di partito e Bonome sarà chiamato al momento opportuno - ci spiegava Paolo Frijia, segretario della sezione rivarolese della Lega -. Sarà sicuramente coinvolto e, se vorrà, farà la sua parte. Noi sicuramente lo coinvolgeremo".
"A livello di collaborazione in consiglio comunale abbiamo spesso condiviso interrogazioni e mozioni" ha aggiunto Fabrizio Bertot, ad oggi capogruppo dell'opposizione consiliare di Riparolium e futuro candidato sindaco del centrodestra alle prossime elezioni amministrative.
"Per non ricadere nell'errore di correre separati nel 2019 abbiamo voluto rappresentare la nostra unione facendo parlare i tre segretari - ha poi aggiunto il consigliere regionale leghista Claudio Leone rispondendo alla nostra domanda -. Noi siamo molto contenti se Roberto vorrà far parte di questa squadra, perché Roberto è un amico ed è anche un valore aggiunto. Per questo avrà sicuramente delle chances maggiori di chi non ha fatto l'esperienza politica che ha fatto lui. A lui le porte saranno spalancatissime".
Ma cosa ne pensa Bonome? Abbiamo seguito il suggerimento di Frijia, che ci ha detto di chiedere a lui, e gliel'abbiamo chiesto subito dopo la conferenza stampa. E lo abbiamo fatto perché La Voce è stato il primo giornale locale ad anticipare l'esistenza di tensioni tra il consigliere e il gruppo Lega rivarolese. Ebbene, non vogliamo fare quelli che dicono: "Ve l'avevamo detto", ma ora è opportuno...
Per intanto, una cosa è certa: Bonome alla conferenza stampa non è stato chiamato da nessuno. Ce lo dice lui stesso: "Non mi hanno chiamato alla conferenza perché sapevano che non ci sarei andato e sono certamente consapevoli della rottura che c'è tra noi. Quello che è certo è che non mi riconosco più nel modus operandi che vige nella sezione Lega di Rivarolo, così come non mi riconosco più neanche in certi valori Lega a livello nazionale. Quest'anno, infatti, sicuramente non farò la tessera".
Ora possiamo dirlo: Bonome è fuori dalla Lega, checcé ne dicano Frijia e Leone. I motivi sono tanti, e lui ne cita alcuni: "Il motivo è la mancanza di coerenza tra promesse fatte e azioni messe in atto: tutte le promesse da campagna elettorale per finire al governo sono state poi mantenute poco e nulla".
Parla di uno come Salvini, che "fa promesse populiste, come sta facendo col blocco degli sbarchi, ma sa che non potrà fare nulla perché, sempre parlando di migranti, l’Italia deve restare dentro le convenzioni dell’Unione Europea. Inutile elogiare il premier britannico Sunak solo per far parlare di sé quando invece l'Inghilterra può fare quello che vuole perché ha attuato la Brexit".
Lo stesso vale per un tema come l'eliminazione delle accise sui carburanti o la proroga dello sconto di venti centesimi: "da che doveva addirittura eliminare le accise non è riuscito neanche a prorogare i venti centesimi di sconto. Per non parlare dei costi dell'energia che stanno portando gli italiani a scegliere se scaldarsi o mangiare. Non mi era già piaciuto nel 2019 quando è uscito dal governo, manovra inopportuna, e dopo grazie a questa scelta scellerata ne abbiamo pagato le conseguenze".
E questi sono solo alcuni dei motivi politici per cui Bonome ha preso una decisione chiara: "Non parteciperò al progetto del centrodestra rivarolese: non mi ci ritrovo più, sarebbe solo ipocrisia". A dire il vero, il consigliere di opposizione cova questo malessere da diverso tempo.
"Non mi identificavo già più nella Lega prima di settembre - ci racconta - nonostante avessi già interrotto i rapporti con la sezione rivarolese a causa del loro modus operandi. Già da prima di settembre avevano cominciato a piacermi le idee di Fratelli d'Italia, perché ho stimato la coerenza di Giorgia Meloni nell'opposizione invece di appoggiare tutte le scelte di un governo di sinistra solo per stare dentro la maggioranza come ha fatto Salvini".
Poi ci sono state le elezioni "e non ho più trovato opportuno spostarmi, e ora infatti non mi sposterò più in Fratelli d’Italia. Non volevo passare per quello che salta subito sul carro del vincitore, motivo per cui ho preferito non fare lo spostamento".
La sua è la prospettiva di un uomo e di un politico locale che continua a rimanere di destra, ma che non si ritrova più in una politica poltronara, che strilla a caccia del consenso salvo poi rimangiarsi tutto non appena gli elettori le danno il potere per realizzare quanto promesso.
"Ad oggi - ci dice a malincuore - posso dire che ovviamente io conservo una visione di destra, ma non mi piace questa destra".
Ma la diagnosi più pungente, e al contempo quella che dovrebbe interessare tutti noi, Bonome la fa sul centrodestra rivarolese: "Per quanto riguarda il centrodestra di Rivarolo - dice - ora si torna a parlare di unità per creare una fotocopia del modello nazionale, e va bene, facciano cosa meglio credono. Mi domando però come sia possibile raggiungere questo obiettivo, dato che il centrodestra rivarolese non è mai stato unito non per divergenze politiche bensì per attriti personali".
Ma perché, dunque, unirsi proprio ora? Ci potrebbero essere delle ragioni che vanno al di là della politica, almeno secondo Bonome: "Mi viene da pensare - ci dice il consigliere rivarolese - che l’accettazione da parte Lega della candidatura a sindaco di un esponente di Fratelli di Italia [Fabrizio Bertot, ndr] non sia politicamente gratuita, ma sia contrappesata dall’apertura di una porta in Fratelli d’Italia per qualche attuale esponente Lega. Il prossimo anno ci saranno anche le elezioni regionali, chissà cosa succede...".
Ora non resta che stare a guardare: ai posteri l'ardua sentenza.
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