È Ivrea uno dei cuori in Europa dell'innovazione in ambito oncologico con i radioligandi. Nella cittadina piemontese, una delle quattro sedi in Italia di AAA, del gruppo Novartis, è stato infatti sviluppato il primo radiofarmaco a base di Lutezio-177, oggi in uso nella cura dei tumori neuroendocrini.
A dicembre 2022 Lutezio-177 vipivotide tetraxetan ha ottenuto anche l'approvazione della Commissione Europea per il trattamento del carcinoma prostatico progressivo metastatico resistente alla castrazione e PSMA-positivo.
Cosa sono i NET e quanto sono diffusi
I tumori neuroendocrini (NET, Neuroendocrine Tumors) sono neoplasie che originano da aggregati di cellule endocrine presenti a livello di diversi organi, più frequentemente intestino, stomaco, pancreas o polmoni.
Si tratta di tumori relativamente rari che rappresentano meno dello 0.5% di tutti i tumori maligni, sebbene le diagnosi di NET siano aumentate negli ultimi anni grazie al diffuso utilizzo di tecniche radiologiche ed endoscopiche. Si stima che in Italia vi siano 4-5 nuovi casi/anno ogni 100.000 persone, per un totale di circa 2.700 nuove diagnosi. Tuttavia, poiché la prognosi è spesso buona con una lunga aspettativa di vita, di fatto i pazienti con NET sono molti di più.
L'utilizzo del radiofarmaco anche per i tumori alla prostata
L'utilizzo del radiofarmaco 177 nei pazienti con tumore della prostata castrazione resistente, in aggiunta alla terapie convenzionali, è in grado di ridurre del 38% il rischio di morte a 4 mesi e del 60% il rischio di progressione rispetto alla terapia standard. E' questo, in estrema sintesi, il messaggio che emerge da uno studio presentato al congresso dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO), il principale appuntamento mondiale dedicato alla lotta al cancro.
Al momento lo stabilimento di Ivrea è l'unico in Europa a produrre questo radiofarmaco, che viene successivamente esportato in Europa, in USA, Canada, Giappone, Sud Corea, Cina, Singapore e Taiwan.
In particolare, la consegna e somministrazione deve avvenire entro 72 ore dalla data e ora di calibrazione.
I radiofarmaci prodotti da AAA per loro natura e i relativi processi di decadimento, infatti, devono essere preparati ad hoc per ogni singolo paziente e non possono essere stoccati in magazzino.
Nel corso degli anni il sito di Ivrea ha quasi raddoppiato le sue dimensioni: attualmente copre 1800 mq di laboratori e 900 mq di uffici e occupa 184 persone (su un totale di 323 dipendenti in AAA Italia): nella maggioranza dei casi si tratta di lavoratori e lavoratrici altamente qualificati.
Fabrizio Celia
"Il processo produttivo è avviato di volta in volta per il singolo paziente e, grazie al nostro assetto organizzativo strutturato e rigoroso, il farmaco viene somministrato al paziente entro 72 ore dalla preparazione - sottolinea Fabrizio Celia, RadioPharmaceutical Country Operation Head AAA, a Novartis Company - al momento, lo stabilimento di Ivrea è uno dei quattro stabilimenti in Europa - nonché unico in Italia - dove si produce il Lutezio vipivotide tetraxetan, che viene esportato in Usa, Canada, Giappone e in altri paesi dell'Est. Importanti investimenti sono già stati pianificati per espandere ulteriormente la struttura."Importanti investimenti sono già stati pianificati per espandere ulteriormente la struttura aggiungendo altri 2700 mq, adibiti ad uffici produzione e ricerca-sviluppo. Sono stati stanziati circa 50 milioni di euro per i prossimi 4 anni, si tratta di un piano di sviluppo che porterà a importanti ricadute occupazionali, inclusa una maggiore attrattività di talenti, oltre che al potenziamento della ricerca e a un aumento della capacità produttiva - incremento atteso del 23% -, anche a sostegno dell'export che raggiungerà il 90% del fatturato...".
Un nuovo approccio che elimina i tumori più insidiosi
La nuova frontiera della medicina oncologica è la teragnostica, un approccio che sfrutta i radiofarmaci per individuare ed eliminare con precisione le cellule tumorali. All’interno di questi farmaci, si trova una molecola chiamata “ligando” o “carrier” che si attiva con i recettori espressi dalle cellule tumorali, individuandoli in maniera rapida. Dopodiché, la molecola inviata può essere dotata di una dose radioattiva che serve a distruggere immediatamente i focolai. Si tratta quindi di una terapia all’avanguardia che unisce per la prima volta la fase diagnostica e quella terapeutica in un unico momento. Oltre alla sua innovativa funzione, la terapia con radioligandi non ha uguali per quanto riguarda l’accuratezza millimetrica del tumore da eliminare: il ligando individua solamente il suo bersaglio, il tumore, senza danneggiare i tessuti vicini, anche quando il cancro è diffuso in diverse sedi e non è possibile trattarlo con la radioterapia convenzionale. Inoltre, la terapia potrebbe finalmente arrivare dove è impossibile intervenire chirurgicamente o quando un tumore si trova in zone difficili da raggiungere in quanto il bisturi potrebbe danneggiare gravemente le aree circostanti. Basti pensare, ad esempio, al tumore della prostata e al rischio di lesionare durante gli interventi le strutture nervose correlate, creando serie conseguenze per la qualità di vita del paziente. Grazie alla terapia con radioligandi, questo rischio potrà essere evitato, offrendo una soluzione valida e con alte probabilità di successo.
Novartis in Italia
Novartis è uno dei maggiori gruppi farmaceutici operanti nel nostro paese, le sue attività sono diffuse su tutto il territorio nazionale.
La sede centrale è a Milano, dove sono localizzate le Divisioni Innovative Medicines (composta dalle Business Unit Novartis Pharmaceuticals, che comprende Novartis Gene Therapies, e Novartis Oncology) e Sandoz.
La produzione farmaceutica si concentra a Torre Annunziata (Napoli), uno dei più importanti poli produttivi del Gruppo a livello mondiale e tra i maggiori insediamenti farmaceutici del Mezzogiorno.
La sede centrale di Advanced Accelerator Applications (AAA) si trova nel Bioindustry Park Silvano Fumero nei pressi di Ivrea. La società dispone di altre tre sedi in Piemonte, Molise ed Emilia Romagna.
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