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Primarie, la carica dei giovani: "Effetto Schlein"”

Domenica in Canavese hanno voto in 2350 e molti erano giovani tra i 18 e i 23 anni

Primarie, la carica dei giovani: "Effetto Schlein"”

Elly Schline

E’ venuta a votare molta più gente di quanta potevamo ipotizzare”.

Il segretario del circolo del Pd di Banchette, Gaspare Enrico, è quasi incredulo dinnanzi ai numeri raccolti ieri.

GASPARE ENRICO segretario Pd del circolo di Banchette

Li legge, li snocciola, li analizza e ripete più volte: “In Canavese sono venute a votare 2.350 persone. 2.350! Numeri importanti. E poi in una giornata che non invogliava neppure ad uscire di casa”.

Alla guida del circolo da più di 10 anni e con un lungo trascorso di militanza, Gaspare Enrico Commenta: “Tolte le grandi manifestazioni come il Carnevale di Ivrea, non esistono altre iniziative in cui si riesca a far uscire di casa così tanta gente. Per un evento di partito, poi...  Nemmeno per i sindacato la gente si muove più”.

Due settimane fa, con il voto aperto solo agli iscritti al Pd, a votare qui a Banchette erano stati in 11 . In 4 avevano votato per Stefano Bonaccini, in 4 per Elly Schlein e in 3 per Gianni Cuperlo.

Aprendo a tutti, le urne sono state prese d’assalto e domenica, a votare sono andati in 155. Per Bonaccini hanno votato in 68 e ben 155 sono stati i voti per Schlein.

ELLY SCHLIN ha vinto in quasi tutti i circoli anche in Canavese

Quel che più di tutto salta all’occhio, però, è il dato anagrafico.

“Al seggio - racconta il segretario - abbiamo visto persone nuove. Soprattutto i giovani. Giovani veri. Ragazzi di 18, 20, 23 anni. E confrontandomi con gli altri segretari mi hanno confermato che è stato così un po' ovunque. Questi ragazzi sono una risorsa davvero importante. E ho intenzione di coinvolgerli”.

Possiamo parlare di effetto Schlein?

“Credo di sì - risponde Gaspare Enrico -. Ma già alle elezioni politiche di settembre avevamo iniziato a cogliere un cambiamento nell’elettorato. Dall’analisi del voto dell’Istituto Cattaneo, era emerso che il Pd era stato il partito più votato dai giovani. E a settembre non potevamo parlare certo di effetto Schlein. Certo è che la sua candidatura ha evidenziato quel dato”.

E lei, è soddisfatto della vittoria di Elly Schline?

“Difronte alle cose assolutamente nuove - e la Schline lo è non avendo una storia nella dirigenza del Partito - bisogna abituarsi, conoscersi, capire le qualità vere e cercare di capire quelle che possano servire ad un partito organizzato”.

Era una vittoria prevedibile?

“Sì, il risultato era prevedibile. Un messaggio d’immagine che ha avuto un effetto ben più importante di quello avuto con il voto dei soli iscritti. Devo dire che nel complesso è un dato che fa ben sperare. L’impressione è quella di aver in piccola parte recuperato anche qualche elettore che alle Politiche non era andato a votare”.

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