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25 Febbraio 2023 - 16:39
Il CST di via Foratella a Gassino
Dal 31 gennaio 2023 al vertice del direttivo del CISA, il Consorzio Intercomunale Socio-Assistenziale, c’è una nuova figura: quella del sanraffaelese Angelo Corrú, eletto presidente proprio alla fine dello scorso mese.
Il CISA, come dice il nome, è il consorzio che si occupa di fornire e gestire i servizi socio-assistenziali alle fasce più bisognose della popolazione, svolgendo questo compito per ben sette comuni della collina: San Mauro, Gassino, Castiglione, San Raffaele Cimena, Sciolze, Rivalba e Cinzano. Negli scorsi anni la scelta del nome per il presidente era sempre spettata al Comune più grande (cioè San Mauro), con i paesi più piccoli che a turno proponevano la figura del vicepresidente. Per le votazioni di quest’anno, invece, la turnazione è stata diversa, con la scelta che è ricaduta proprio sul sanraffaelse. Corrù, comunque, non è di certo una figura nuova nell’ambiente, avendo ricoperto nello scorso triennio la carica di vicepresidente.
Angelo Corrù, nuovo presidente del CISA
Ma come procede l’operato del CISA? Quanto ha influito la pandemia sui servizi di assistenza? E quali sono i progetti in cantiere? A rispondere a tutte queste domande è stato proprio il neo-eletto presidente.
Come sono andati gli ultimi anni per il CISA?
Il bilancio del triennio appena passato tutto sommato è positivo. Durante questi anni io sono stato il vicepresidente e, dal 2020 in poi, la cifra fondante ovviamente è stata la pandemia, su cui si sono concentrati tutti i nostri sforzi.
Quanto ha influito il Covid sui servizi di assistenza?
É stato un periodo difficile: negli scorsi anni la richiesta è stata molto alta, ma era difficile erogare normalmente i servizi. Le famiglie ovviamente avevano bisogno di essere assistite ma, per fare un esempio, nei due CST (Centri Socio-Terapeutici, ndr) che gestiamo alcune attività sono state completamente sospese per oltre un anno, a maggior ragione nel momento in cui si aveva che fare con persone fragili. Progressivamente abbiamo ripreso prima i servizi part-time e poi quelli full- time, ma alcuni di questi ancora non sono ricominciati. Questo solamente per dare un’idea del fatto che non siamo ancora del tutto fuori da questo periodo.
Parlando di futuro invece, quali sono i progetti in cantiere?
Sicuramente i prossimi tre anni saranno incentrati sulla ricerca di un equilibrio per il nostro sistema assistenziale, per rimetterci in piedi e stabilizzarci. Abbiamo anche in corso un altro progetto però, quello per la ristrutturazione del Centro Socio-Terapeutico di via Foratella a Gassino, struttura afferente al CISA.
Le varie amministrazioni della zona avevano già partecipato ad un bando per il CST di Gassino però...
Sì. Secondo la legge di bilancio 2022, ai consorzi sarebbe stato permesso di candidarsi al bando “Rigenerazione Urbana”, per il miglioramento del tessuto sociale, del decoro urbano e di quello ambientale. Come progetto noi avevamo candidato l’ampliamento del CST di Gassino, ma l’esito del bando (nel dicembre dell’anno scorso) non era stato positivo: erano stati esclusi tutti i comuni del Nord e finanziati 202 progetti tutti provenienti dal Meridione. L’obiettivo adesso è candidare questo progetto ai vari bandi, cercando di ottenere il finanziamento da 3 milioni e mezzo per ampliare il Centro.
Un finanziamento importante, nel pratico quante possibilità ci sono di poter vincere il bando?
Io sono molto ottimista. L’obiettivo è quello di partecipare ai futuri bandi che verranno emessi: l’idea è quella di spostare il grosso della parte sociale e degli uffici amministrativi nel CST. Il nostro è uno dei progetti più inclini: sia per caratteristiche sociali che economiche rientriamo al 100% nelle idee che erano state proposte nello scorso bando; se venisse riemesso e fossero scelti dei comuni del Nord sono fiducioso che il nostro progetto verrà preso in considerazione.
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