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Primarie del PD dietro l'angolo: come e dove votare

Serviranno tessera elettorale, documento e 2 euro per "spese organizzative"

Bandiera del PD (immagine d'archivio)

Bandiera del PD (immagine d'archivio)

Le primarie del PD sono sempre più vicine, con i dem chiamati a scegliere una nuova figura che riesca a trascinare l’ex partito di Letta fuori dal buco nero in cui è finito dopo il 25 settembre. 

Se a contendersi la carica di segretario inizialmente erano partiti in 4, Elly Schlein, Stefano Bonaccini, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, sembra che al momento “due teste siano già cadute” (e la cosa non sorprende più di tanto). 

I quattro candidati alla carica di Segretario del PD

Al rush finale, infatti, sono arrivati il presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini e Elena Ethel “Elly” Schlein, ex eurodeputata e vice-presidente della Regione sopracitata. 

Tra questi due candidati, andati d’amore e d’accordo fino ad adesso, finalmente inizia a percepirsi qualche differenza più tangibile: un fermo disaccordo sul governo Meloni. 

È stato proprio Bonaccini, infatti, qualche giorno fa ad affermare che la premier di Fratelli d’Italia sia “una persona non fascista e certamente capace; numi di Elly Schlein che, dall’altro lato, si trova in netto disaccordo e ha invitato la premier ad apertamente dichiararsi anti-fascista.

Beh, sicuramente un passo in avanti, soprattutto se si pensa che qualche settimana fa a domanda di Fabio Fazio in Rai “quali sono le differenze fra lei e Bonaccini”, la Schlein aveva risposto “i capelli e la barba”. 

Paolo Cugini, sindaco di Gassino

Che sia, a Gassino la scelta tra chi dovrebbe essere la nuova guida dei dem ha già “diviso” Sindaco e Assessore, con il primo cittadino Paolo Cugini a supporto di Bonaccini e Andrea Morelli, assessore alle Opere Pubbliche, che qualche settimana fa affermava: “Schlein è una boccata d’aria fresca ma non concordo con alcune delle sue proposte in ambito di energia e ambiente, Cuperlo d’altro canto è “il cuore”: diciamo che sono ancora indeciso, ma certamente non sceglierò Bonaccini”.

Andrea Morelli, assessore alle Opere Pubbliche

In città, comunque, domenica 26 febbraio sarà il momento del voto, aperto a tutti i cittadini presso il seggio del Centro Primo Levi, in via Don Camillo Ferrero 2. 

I seggi saranno aperti dalle 8 del mattino alle 20 e i votanti, muniti di tessera elettorale, dovranno portare con sé un documento di identità e, attenzione, 2 euro per “spese organizzative”. Per le persone impossibilitate a raggiungere il seggio (malati o diversamente abili) sarà possibile votare online, dopo aver prodotto un’autocertificazione ed essersi registrati tramite lo SPID sull’apposita piattaforma. 

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