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Chivasso
11 Febbraio 2023 - 19:01
Il palco dell'Ariston ieri sera
"Metti un po' di musica leggera/ Perché ho voglia di niente/ Anzi leggerissima...".
Ve la ricordate "Musica leggerissima" di Colapesce e Dimartino presentata al Festival di Sanremo due anni fa? Bene.
A Chivasso la musica leggera non la mettono più. Almeno per gli anziani habitué del centro d'incontro "Felice Donato" di via Paleologi.
La notizia delle proteste dei pensionati chivassesi giunge nella settimana del festival della musica italiana. Ed è quasi un oltraggio alla cultura e alle tradizioni del nostro Paese.
"Ma come?! Ma che c*zz!".
Perché la musica non suona più al centro d'incontro "Felice Donato"?
Pare perché il Comune, che ha affidato la gestione ad una società di Messina, non voglia pagare la Siae.
Quindi, niente "picciuli", niente musica.
Niente balli, nelle due volte a settimana che erano previsti da sempre nel centro. E, addirittura, niente aperture il sabato e la domenica.
Insomma, che ci vanno ancora a fare gli anziani al centro d'incontro se non c'è più la musica e nel week end è chiuso?
"'na beata minchia!" (cit. Cetto Laqualunque)
Infatti, non ci vanno quasi più.
Che un Comune come quello di Chivasso non abbia i soldi per pagare la Siae non può che essere una "boutade", una cazzata.
Cercheremo di capirci qualcosa di più.
Intanto sulla notizia hanno detto la loro i due consiglieri comunali di opposizione Bruno Prestìa di "Per Chivasso" e Matteo Doria di "Amo Chivasso e le sue canzoni". Pardon, "frazioni".
Bruno Prestìa consigliere comunale di Per Chivasso
"Vogliamo vederci chiaro sul Centro Anziani “Felice Donato” - dichiarano i consiglieri Doria e Prestìa in un comunicato stampa congiunto -. Nel 2022 l’amministrazione, senza fare un bando, aveva deciso di affidare la gestione del centro in modo diretto ad una società srl di Messina: tecnicamente è una cosa fattibile, ma non sarebbe stato più opportuno effettuare una gara a bando pubblico, magari prediligendo nei requisiti di assegnazione le realtà del territorio? Dopo alcuni mesi sono stati tanti gli utenti del centro anziani che ci hanno contattato per segnalare il loro malessere: perché in questo affidamento l’amministrazione ha previsto che il centro rimanesse chiuso il sabato e la domenica, impedendo così di poter frequentare questo posto di ritrovo nei fine settimana?".
Matteo Doria di Amo Chivasso e le sue frazioni
"Un altro punto molto contestato - proseguono i due consiglieri - è quello che non vengono più svolti i momenti di ballo, tanto attesi da questi utenti che prima erano previsti una, due volte a settimana: l’amministrazione pare si giustifichi dicendo "dovremmo pagare la Siae e non abbiamo i soldi". Il comune parlava di un centinaio di euro a serata, cifra che se fosse reale, per un Comune che ha un bilancio di spesa annua di 50 milioni di euro, sarebbe irrisoria".
"Una società giusta si impegna fattivamente per il benessere degli anziani, non solo dal punto dell’assistenza, ma anche dal punto di vista dello svago e del tempo libero - conclude la nota stampa -. Deve essere una assoluta priorità per tutte le amministrazioni comunali e noi auspichiamo lo sia anche per la nostra. Chi ha lavorato per una vita, pagando oltretutto le tasse per decenni, deve essere rispettato, non solo a parole, ma anche nei fatti, cosa che a Chivasso questa giunta non sta facendo. A giugno scadranno i termini di assegnazione della gestione. Noi chiediamo di coinvolgere le commissioni preposte per realizzare una realtà che risponda alle effettive esigenze degli anziani chivassesi, che hanno tutto il diritto di godersi gli anni del riposo dal mondo lavorativo al meglio.
Ci auguriamo che la sensibilità verso i nostri anziani non sia solo uno slogan, ma sia un atto concreto oltreché doveroso".
Anche perché questa sera finisce il Festival di Sanremo e un po' di musica, da domani, bisogna dargliela a questi chivassesi. O no?
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