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9 mila euro di multe non pagate dagli automobilisti stranieri

Entrano in Aeroporto, prendono sanzioni ma non pagano mai...

9 mila euro di multe non pagate dagli automobilisti stranieri

Arrivano in Aeroporto in automobile e prendono la multa. Poi salgono sull’aereo, se ne vanno, ritornano e la sanzione non la pagano mai.

Anche perché vai a beccarla l’auto con targa francese, spagnola, croata, moldava ecc ecc...

Insomma, far pagare una multa ad un cittadino straniero non è semplice.
Tra il 2017 e il 2019 il Comune di Caselle ha accumulato 9 mila euro di multe non pagate, si tratta di sanzioni collegate a targhe straniere.

Proprio per questo l’amministrazione del Sindaco Giuseppe Marsaglia ha deciso di incaricare la Nivi Credit di Firenze. Spetterà a loro recuperare la somma, l’azienda potrà godere di una provvigione del 32% più Iva sugli importi incassati dall‘Ente e solo alla fase di buon esito del pagamento.

Sul territorio di Caselle - si legge nella determina che regola il recupero delle multe non pagate - è presente l’Aeroporto Città di Torino meta di un numero elevato di veicoli immatricolati in stati esteri che commettono numerose violazioni alle norme della circolazione stradale. In area aeroportuale sono installati 2 portali fissi per il rilevamento dei transiti in corsia riservata lati arrivi e partenze”.

Le varie fasi inerenti la gestione delle sanzioni è stata affidata ad una ditta esterna da tempo. La procedura di notifica da attuare per perseguire ogni possibile via per ottenere il pagamento di quanto dovuto dai sanzionati di nazionalità estera, a cui sia stato notificato un verbale che risulta insoluto, è però particolarmente complessa.

Considerato il cospicuo numero delle sanzioni elevate a cittadini stranieri - prosegue il Comune - ed a veicoli con targhe estere, notificate e rimaste prive di pagamento si è ritenuto opportuno procedere al recupero dei crediti emessi a carico di cittadini stranieri e di veicoli con targa estera”.

Multe alle targhe estere?

Il governo italiano ha recentemente modificato le leggi relative alla circolazione di veicoli con targa estera, dopo anni di polemiche. Questi cambiamenti non risolvono tutti i problemi segnalati dalla Corte Europea e colpiscono solo parzialmente coloro che usano veicoli immatricolati all’estero tramite leasing, noleggio o comodato. Inoltre, in caso di incidenti, si creano ulteriori questioni non affrontate dalla nuova direttiva sulla Responsabilità Civile Automobilistica.

Il fenomeno dei “furbetti della targa estera” è iniziato negli anni ‘90, ma è esploso nel 2011, quando alcuni residenti in Italia hanno deciso di circolare con veicoli immatricolati all’estero per evitare di pagare le tasse sulle auto, tra cui le imposte sul Pra, l’assicurazione Rc auto e le sanzioni per multe.

Nel 2018, un decreto legislativo ha vietato ai residenti che risiedono in Italia da più di 60 giorni di guidare veicoli immatricolati all’estero, a meno che non si tratti di veicoli in noleggio o leasing presso operatori Ue o See o di veicoli in comodato per dipendenti o collaboratori di aziende Ue o See.

La recente legge europea del 2019-2020 ha introdotto ulteriori correttivi, come l’inclusione di rimorchi, la modulazione delle sanzioni e l’allargamento delle esenzioni (per i veicoli targati San Marino). Inoltre, il divieto è stato parzialmente riformulato: i veicoli con targa estera di proprietà di residenti in Italia possono circolare nel paese per tre mesi dalla data in cui il proprietario ha preso residenza in Italia. In caso di circolazione con targa estera da parte di un residente all’estero, le sanzioni scattano sempre, poiché conta chi è il proprietario del veicolo.

Se un residente in Italia dispone di un veicolo per più di 30 giorni nel corso dell’anno, sarà soggetto alle stesse regole previste per i veicoli immatricolati in Italia utilizzati da chi non ne è proprietario. Questi veicoli devono essere registrati nel Pra e l’aggiornamento della registrazione deve essere effettuato in caso di cambiamenti di disponibilità o di residenza.

In caso di circolazione con targa estera senza documenti o registrazione, quest’ultima deve essere effettuata immediatamente dal conducente. 

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