Cerca

Favria

Il sindaco della Lega che vota contro la Lega

L'amministrazione di Favria si è opposta allo stralcio delle cartelle esattoriali sotto i mille euro, previsto dal governo Meloni

Il sindaco della Lega che vota contro la Lega

Il giuramento di Vittorio Bellone

Le tasse si pagano. Le multe pure. Il segnale arrivato dal consiglio comunale di Favria, andato in scena ieri sera, è chiaro. All'ordine del giorno c'era infatti un punto con cui il Comune ha formalizzato la propria opposizione al condono su vecchie tasse e multe fino a mille euro accertate tra il 2000 e il 2015 e mai pagate.

Il condono è previsto dalla legge di bilancio del governo Meloni, recentemente approvata in Senato. Si chiama "pace fiscale", ma in realtà è evasione fiscale legalizzata, tipica di certa cultura economica del centrodestra italiano. Centrodestra con cui evidentemente l'amministrazione di Favria non vuole avere nulla a che fare. E siccome l'applicazione dello stralcio delle cartelle è facoltativa, il Comune ha deciso di opporsi.

La presidente del consiglio Giorgia Meloni

E si tratta di un bel segnale, sia chiaro. C'è solo un problema: in consiglio comunale a Favria siedono ben due leghisti. Il segretario della sezione rivarolese della Lega Paolo Frijia, consigliere di maggioranza, e il sindaco Vittorio Bellone, che di quella sezione è ancora militante (anche se pare vergognarsene).

E a sostenere il governo di Giorgia Meloni c'è, guarda un po', proprio la Lega. Una situazione da neuro. Anche se pare legittimo chiedersi se sindaco e Giunta sapessero o meno cosa stavano portando in votazione. Questo perché a spiegare il significato politico della delibera ci ha pensato... il segretario comunale Giuseppe Costantino, che pare avere un quadro politico più chiaro di Bellone.

"Si tratta di una delibera che stiamo portando in tutti i Comuni della zona, - ha spiegato il segretario comunale - è un segnale di tipo politico che si dà ai cittadini: i tributi vanno pagati. Devo precisare che anche non incassassimo nulla di questi tributi, il Comune non avrebbe danni particolari visto che queste quote erano già stralciate dal bilancio e rimanevano solo nel conto del patrimonio. Ovviamente le tasse potranno essere riscosse e quindi il Comune non potrà che avere dei benefici".

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori