Cerca

Attualità

I pazienti regalano una bici elettrica al loro medico che va in pensione

Per il medico condotto Massimo Beratto una gran festa con sorpresa

Il medico Massimo Beratto

Il medico Massimo Beratto

Il dottor Massimo Beratto, ormai ex medico dell'ambulatorio di Chiaverano, dopo una vita al servizio della comunità ha terminato la propria attività all'inizio di questo inverno andando in pensione.

Da sempre molto stimato e benvoluto dai compaesani, Beratto si è sempre speso ben oltre la semplice professionalità per il proprio comune e questo non è passato inosservato ai chiaveranesi che hanno deciso di ricompensarlo per il suo servizio con un bel regalo.

Così nella mattinata dello scorso 18 dicembre, Beratto, dopo essere stato convocato per un semplice aperitivo mattutino presso il bar-ristorante Il Caos, ha ricevuto come regalo di pensione una bellissima bici elettrica rossa fiammante su iniziativa di alcuni colleghi dottori e da numerosi concittadini.

"Tutto è nato proprio in maniera semplice e spontanea dalla nostra famiglia - dichiara la signora "Patrizia" (così chiameremo la signora che ha organizzato la raccolta fondi tra i chiaveranesi per comprare il regalo, in quanto preferisce restare anonima) -. “Non sapendo cosa sarebbe potuto piacergli - prosegue la signora - abbiamo chiesto ad un suo collega che ci ha indicato proprio la bici elettrica come soluzione. Essendo però piuttosto onerosa per una sola famiglia abbiamo pensato di allargare ed estendere il regalo alla cittadinanza che ha risposto con grande partecipazione, ben oltre le nostre aspettative”.

Il protagonista è parso visivamente commosso ed emozionato. “Devo ammettere - ha raccontato Beratto - che quando mi hanno chiamato per fare aperitivo mi aspettavo qualche collega e amico, non certo tutte quelle persone. Sul momento ho pure pensato se davvero mi meritassi tutto quell’affetto e quella vicinanza, ma evidentemente qualcosa di buono devo averlo fatto in tutti questi anni di servizio. La decisione di andare in pensione è maturata un po’ per età anagrafica e un po’ per necessità. Ultimamente da dopo la pandemia la mole di lavoro era cresciuta di molto, con l’età che avanza iniziava a essere impegnativo”  ha aggiunto Beratto.

Infine un pensiero sul futuro che lo vede ancora attivo nonostante sia ormai in pensione. “Ho deciso di continuare a fare il mio lavoro dando una mano alle carceri di Ivrea, dalla fine dello scorso anno assisto i detenuti, ma con un orario ridotto, in modo che sia meno impegnativo di prima, ma mi tenga comunque attivo mentalmente, per ora non voglio stare fermo” - ha concluso Beratto.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori