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Il caso
19 Gennaio 2023 - 13:15
Rifiuti
Martedì sera, i 47 sindaci del sub bacino afferente all'ex Consorzio Asa che per la raccolta rifiuti ricade oggi sotto al Consorzio Canavesano Ambiente si sono incontrati di fronte ai tecnici di Teknoservice.
L’azienda di Poirino ha infatti vinto la gara che la Centrale di Committenza della Regione Piemonte aveva bandito per il Sub-ambito del Canavese Occidentale al fine di appaltare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Il bando, del valore di 85 milioni di euro, riguarda i prossimi sei anni, a partire dal 1 gennaio 2023.
L'Assemblea dei primi cittadini ha potuto fare osservazioni ed esporre perplessità. Tra chi ha colto quest'occasione c'è Giambattistino Chiono, primo cittadino di Busano. Era lui, l'anno scorso, che guidava il "comitato informale" dei nove sindaci che hanno provato a contestare il nuovo capitolato d'appalto per l'affidamento del servizio.
Il sindaco di Busano Giambattistino Chiono
Avevano anche chiamato un avvocato, Silvia Ingegnatti di Torino, e con lei avevano convocato una conferenza stampa per spiegare le ragioni del ricorso in autotutela che avevano presentato. Il ricorso terminò con un nulla di fatto, e nessuna delle osservazioni dei sindaci venne recepita. Il primo cittadino lamentava un predominio del cda sull'assemblea dei sindaci. Predominio inopportuno, secondo lui, che avrebbe generato un capitolato "calato dall'alto" e pieno di problemi.
L'altra sera, Chiono avrebbe gradito che a presentare la nuova gestione di Teknoservice ci fosse anche qualcuno che potesse fornire un indirizzo politico chiaro di quanto fatto: E invece no. "Un componente del vecchio cda e uno della ditta che ha messo giù il capitolato - dice il sindaco - avrei voluto vederli...".
E invece c'era solo l'azienda, così come c'era il presidente del Consorzio Canavesano Ambiente, Valerio Grosso, "ma è chiaro che se vado dall'oste - dice Chiono riferendosi a Teknoservice - a chiedergli se il vino è buono mi dice di sì". Insomma, l'azienda, come è normale e giusto che sia, vende il proprio prodotto.
Chiono vuole essere cauto su quanto è stato detto, "non voglio essere troppo polemico" ci dice, ma su una questione non ha dubbi, perché l'hanno sollevata martedì sera. "È stato confermato - dice - che la raccolta degli sfalci del verde che prima era un servizio opzionale a richiesta di chi ne aveva bisogno ora rientrerà all'interno del servizio generale offerto da Teknoservice come previsto dal bando, quindi li pagheranno tutti".
Per Chiono questo continua a non quadrare: "Chi abita nei centri storici non è che abbia troppo bisogno di questo servizio" commenta. Insomma, era meglio prima quando "chi ne aveva bisogno chiamava Teknoservice e pagava". Questo perché quantomeno chi vive in appartamento non doveva pagare lo smaltimento del verde di chi vive in villa.
"Ci sembrava giusto - la replica del presidente del CCA Valerio Grosso - che a spiegare i dettagli tecnici del servizio ci fosse Teknoservice, che non si è sottratta alle domande della platea. Chiono avrebbe voluto Marco Puglisi, che era anche nel vecchio cda, che però non è potuto esserci per via di impegni di lavoro. Ma il CCA era ampiamente rappresentato...".
Ci saranno ad ogni modo "altri momenti per incontrare i Comuni e capire le specifiche problematiche di ogni singola zona, e su questo c'è la disponibilità sia del CCA che di Teknoservice".
Valerio Grosso, presidente del cda di CCA
Per quanto riguarda gli sfalci del verde, "quando si è costituito il capitolato - ma all'epoca il presidente del consiglio di amministrazione del CCA era Maurizio Perinetti - si è deciso che il servizio dovesse essere gestito a livello di area. Ovviamente non so se per il Comune di Busano fosse più opportuno mantenere il servizio puntuale, ma quel che è certo è che non siamo i soli a gestirlo così: con SCS, ad esempio, funziona in questo modo".
Insomma, "il traguardo - dice Grosso - è di arrivare alla tariffazione puntuale, ma per ora ci sono molti servizi che non vengono gestiti così, con i costi spalmati su tutti gli utenti".
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