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Il commercio locale sta morendo: ecco un flop della Giunta

Il gruppo di minoranza Costruire Futuro ne aveva parlato in consiglio comunale

Il commercio locale sta morendo: ecco un flop della Giunta

Uno di quegli elenchi senza troppi sconti, senza orpelli o gentilezze accessorie. L'avevano fatto i consiglieri di Costruire Futuro, gruppo consiliare di minoranza nel parlamentino di Nole, durante l'ultimo consiglio comunale del 20 dicembre scorso. Si erano distribuiti i punti da sviluppare (a ogni punto una stroncatura politica alla Giunta) e li avevano letti.

Gli stessi punti sono stati ripresi dal gruppo consiliare in un recente post su Facebook, con cui i consiglieri hanno fatto un bilancio del 2022 della Giunta Bertino: "Visto che a fine anno la maggioranza ha voluto approvare il bilancio 2023 - hanno scritto - l'ultimo "intero" della giunta Bertino (il prossimo cadrà con in mezzo le elezioni), abbiamo deciso di presentare anche noi un bilancio dell'attività della maggioranza e dei nove anni di mandato del sindaco. Se su alcuni limitati punti nel corso di questi anni è stato possibile trovare convergenze, rileviamo tante divergenze e tante insufficienze nell'azione della giunta: nessuna iniziativa su pianoregolatore e #commercio, poca attenzione su tariffe e aiuti alle famiglie, mancanza di progettualità strategica con gli altri comuni sulle questioni che interessano l'intero territorio. In questi anni difficili, la poca incisività della maggioranza su tanti temi cruciali ha reso il paese più spento e meno competitivo e attrattivo".

Le grafiche del Gruppo

Abbiamo parlato diffusamente della questione bandi. Il Comune di Nole partecipa ossessivamente a qualsiasi avviso venga promulgato dagli enti superiori per assegnare finanziamenti. Un lavoro che sicuramente è gravoso per i dipendenti comunali, ormai sempre più importanti nel funzionamento delle macchine comunali, e che è altrettanto sicuramente frutto della fame di risultato della Giunta di Luca Bertino

Luca Bertino, sindaco di Nole

Un lavoro che però non basta se fatto come lo ha fatto fin'ora la Giunta, e cioè un po' a casaccio, subordinando la progettazione politica degli amministratori al calendario di uscita di avvisi pubblici. Ma non solo su questo si erano concentrati i consiglieri di minoranza nolesi.

Il commercio locale è in agonia

C'è un punto su cui avevamo glissato l'anno scorso, ma che merita un accenno. Il commercio locale. "Gravissima, secondo noi - avevano detto i consiglieri - l’assoluta mancanza di progettualità per il sostegno al commercio locale. Ancora più in questo momento in cui le difficoltà economiche stanno riducendo i consumi, compresi quelli alimentari, il commercio locale stretto tra la concorrenza delle grandi superfici e della vicinanza con un centro commercialmente più forte come Cirié si è fortemente ridotto sia come numero che come dimensione degli esercizi".

Un complimento sincero "va a tutti quegli esercizi che continuano la loro attività ma cosa ha fatto il Comune per aiutarli ed attrarne di nuovi?".

Queste parole potrebbero sembrare a primo acchitto strumenti di polemica politica, metodi di opposizione messi in atto da consiglieri di minoranza che fanno bene il loro lavoro, ma niente di più. E invece no. 

Costruire Futuro, gruppo consiliare di minoranza nolese

Il presidente Ascom del Distretto del commercio del ciriacese, (che comprende anche Nole) Stefano Faletti, ha infatti dichiarato ieri a La Voce che "Ciriè è centrica rispetto a tutto il territorio e qui stanno reggendo bene sia negozi che servizi. Più difficile la situazione nei comuni intorno".

Tra questi, secondo Faletti, "soffre Nole, soffrono San Maurizio, San Carlo, San Francesco. Iniziano a perdere i servizi. Gli alimentari chiudono. I negozi di abbigliamento. Ed ecco che sempre più persone da fuori si recano a Ciriè. Stiamo facendo discorsi ad ampio raggio con il Distretto del Commercio, proprio per cercare di aiutare tutti".

Stefano Faletti

Quella che viene definita "desertificazione commerciale", insomma, che credevamo confinata ai paeselli da 3-400 abitanti, rischia di diventare una minaccia sempre più gravosa anche per Nole, il secondo centro più popoloso del ciriacese con quasi 7mila abitanti.

Per i consiglieri di minoranza "una viabilità confusa e poco attraente per entrare nel paese non aiutano vecchie e nuove imprese (si veda, inevitabilmente, via Bertetto, per la quale sempre più persone chiedono l’inversione del senso unico)". La via, infatti, è in questo momento utilizzabile solo per uscire dal paese e non per entrarci. 

La cosa, nel contesto della critica politica, si presterebbe a qualche considerazione satirica, ma soprassediamo...

via Bertetto a Nole

Sia chiaro: ora non è che Bertino e i suoi abbiano tutte le colpe del mondo riguardo alla non valorizzazione del commercio locale. In paese ancora resistono un fornaio, un macellaio, un alimentari e diverse altre attività "di base". Ma ancora per quanto?

Sicuramente il Distretto Diffuso del Ciriacese, nato l'anno scorso, può essere un'idea per valorizzare il tessuto economico, ma basterà? E soprattutto, se quest'idea dovesse trasformarsi in esiti positivi per il commercio locale, quando li vedremo? Arriveranno prima i buoni risultati del distretto o la "ciriè-centrificazione" del ciriacese?

Costruire Futuro insiste sulla viabilità, e infatti, tra i "flop" di Bertino per il gruppo ci sarebbe la mancanza di interesse nei confronti della redazione di un nuovo piano regolatore: "Particolarmente grave - hanno detto i consiglieri nel parlamentino prima di Natale - non aver fatto un solo passo nella direzione di un nuovo piano regolatore per il Comune di Nole a parte un risibile pamphlet spacciato per propedeutico e che non conteneva una sola indicazione in proposito. Il recupero del centro storico non può non partire da un nuovo piano che faciliti gli interventi pur nel pieno rispetto delle caratteristiche del nostro centro".

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