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10 Gennaio 2023 - 23:11
Benzina
Speculazione si, speculazione no. E' il dibattito delle ultime ore di fronte al rincaro dei prezzi dei carburanti in tutta Italia. In realtà, come emerge dai dati settimanali diffusi dal ministero dell'ambiente, il prezzo medio si attesta più o meno in linea con i rialzi delle accise.
I numeri sembrerebbero dunque indicare l'assenza di una speculazione diffusa. Ma è anche vero che per alcune zone della Penisola i gestori comunicano al dicastero prezzi che, ad esempio per il gasolio, viaggiano anche oltre i 2,5 euro al litro. E molti dei picchi si registrano soprattutto sulle isole e sulla rete autostradale, con Aspi che assicura come stia monitorando con attenzione il problema.
In particolare, nella prima settimana di gennaio il ministero guidato da Gilberto Pichetto ha rilevato nel consueto monitoraggio nazionale un aumento dei prezzi sostanzialmente in linea con il rialzo dovuto alla mancata proroga del taglio delle accise decisa dal governo Meloni.
Gilberto Pichetto Fratin
Stando a quanto pubblicato sulla pagina web del dicastero dedicata all'andamento dei prezzi settimanali, tra il primo e l'8 gennaio la benzina in modalità self service è salita da 1.644 euro a 1.812 euro al litro, con un aumento di 16,8 centesimi. Il gasolio è invece passato da 1.708 euro a 1.868 euro el litro, con un rialzo dei 16 centesimi. E dal primo gennaio il rialzo delle accise è stato di 18 centesimi.
I consumatori, a partire da Assoutenti, denunciano comunque come ci sia un disallineamento tra i cali dei prezzi petroliferi internazionali e l'andamento dei listini alla pompa. Mentre si muove l'Antitrust che, sollecitata dall'esposto presentato dal Codacons, chiede la documentazione alla Guardia di Finanza, che a sua volta in settimana dovrebbe rendere noti i risultati dell'indagine svolta mentre le Procure di mezza Italia indagano.
I gestori e i produttori sono sul piede di guerra e infuria anche la polemica politica sulle nuove eventuali misure. Le categorie lanciano l'allarme inflazione e gli amministratori locali si dichiarano preoccupati: ad esempio il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, segnala il "gasolio a quasi 2,42 euro al litro e benzina di poco sotto ai 2,38 euro, un sovrappiù di circa 60 centesimi rispetto alla terraferma".
Guardando i dati comunicati dai gestori al ministero dell'Ambiente, il Codacons ha elaborato una mappa dei prezzi più alti sulla rete nazionale. Si tratta dei prezzi del servito, poco più alti di quelli al self service. Molti i casi in cui il prezzo del gasolio è a ridosso dei 2,5 euro: ad esempio sulla Bologna-Taranto (A14) a Castel San Pietro Terme è a 2.531 euro con la benzina a 2.444 euro. Molti distributori sono poco sotto quota 2,5 (a 2.499) come sull'A21, Piacenza-Brescia o a Taranto. Sull'A22 (Brennero) il prezzo è a 2.299 euro al litro.
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