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"Non chiamateci più farfalle!": le atlete azzurre che mettono i puntini sulle i

Per lo sport è un periodo buio, tra denunce e incertezze

"Non chiamateci più farfalle!": le atlete azzurre che mettono i puntini sulle i

"Non chiamateci piu' farfalle". Diciotto anni dopo l'argento olimpico di Atene 2004, e 48 opre prima del consiglio della federginnastica che dovra' decidere sull'incarico della dt, Emanuela Maccarani, le azzurre della ritmica mettono fine a un'era di successi e sorrisi.

Sull'onda dello scandalo nato dalle denunce di numerose ginnaste - alcune ex azzurre - di abusi psicologici e maltrattamenti da parte dei tecnici in tema di peso, sono la capitana Alessia Maurelli e Martina Centofanti, esponente di spicco della nazionale bronzo a Tokyo 2020 e figlia dell'ex terzino Inter, a dichiarare la loro tristezza.

Alessia Maurelli (la terza da sinistra)

"L'era delle 'Farfalle' nata giornalisticamente ad agosto del 2004, muore dopo 18 anni a novembre", il comune post su Instagram, con la foto di una farfalla azzurra dall'ala spezzata. "La rottura è dolorosa e irreversibile - scrivono le due atlete -, dato soprattutto il peso insostenibile di un collegamento diretto e ormai mediaticamente inevitabile a violenze e abusi che non rispecchia il nostro stesso ideale di libertà. L'attuale e futura Nazionale di Ginnastica Ritmica non si riconoscerà mai più con il soprannome Farfalle".

La leggerezza e' senza dubbio scomparsa, i sorrisi sono difficili da sostenere. Ma in attesa degli sviluppi dell'inchiesta giudiziaria della procura di Monza sull'Accademia di Desio (Maccarani e' indagata per maltrattamenti) e dell'esito del deferimento sportivo a carico della dt e della sua assistente Tishina, in dubbio c'e' il futuro tecnico della ritmica azzurra.

Giovedì al Coni il consiglio federale della Fig ospitera' anche Giovanni Malagò, presidente del comitato olimpico. Al primo punto dell'ordine del giorno la questione se rinnovare o no l'incarico della Maccarani; tutti i contratti sono scaduti al 31 dicembre, in proroga per ora ci sono solo le attivita' a Desio, la decisione e' se scegliere la linea garantista (una petizione online pro-ct ha raccolto molte firme, ma la federazione prende le distanze) o sospendere Maccarani dai suoi ruoli.

Giovanni Malagò

L'artefice del fenomeno 'farfalle' e' sia dt sia allenatrice della nazionale, possibile anche una sospensione cautelativa del primo ruolo con assunzione da parte del presidente federale, Gherardo Tecchi (o a persona da lui indicata). In quel caso la nomima del ct si sposterebbe al consiglio del 2 febbraio.

In ogni caso, la decisione impattera' sui Mondiali di Valencia, in programma ad agosto e validi come qualificazione a Parigi 2024. "Passo per la cattiva, ma non ho mai offeso alcuna ginnasta", ha detto Maccarani oggi, in un'intervista al Corriere della Sera nella quale ribadisce la volonta' espressa di riprendersi "la dignita'". "In queste condizioni - aggiunge - come puo' la federginnastica non mandarmi via? Io non ci sto a passare per il capro espiatorio. Togliermi il ruolo di dt e restare allenatrice della nazionale? A quel punto sentiranno la mia risposta"

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