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Lanzo
04 Gennaio 2023 - 18:37
Il progetto è già bello che scritto: si chiama "Lanzo più sicura". Lo studio di fattibilità è stato approvato dalla Giunta lanzese il 29 dicembre. Fabrizio Vottero e i suoi assessori vogliono provare a candidarlo per ottenere dei fondi, e per farlo promettono di finanziare il progetto al 52%.
Cosa prevede il progetto per migliorare la sicurezza della Città? Semplice, l'installazione di 9 nuove telecamere, da aggiungere alle 18 già esistenti. Il costo previsto? 50mila euro, di cui 26 li metterà il Comune. Il resto potrebbe arrivare dalla Prefettura, che nel dicembre scorso ha pubblicato un bando specificamente rivolto alle amministrazioni comunali.
Fabrizio Vottero, sindaco di Lanzo
Gli amministratori, si legge nella scheda di descrizione del progetto, vorrebbero "tutelare coloro che più necessitano di attenzione: bambini, giovani e anziani". Secondo progetto, inoltre, "le telecamere esistenti e quelle di nuova fornitura dovranno inoltre essere configurate con il software di gestione e video analisi (VMS) al fine di centralizzare tutta la gestione nella sala di comando della Polizia Locale".
I siti di installazione delle telecamere previsti dal progetto sono sette. La rotonda "Covid" sulla Sp2 in Via Torino, il semaforo all'incrocio tra Via Cafasse, Via Torino-Via delle Valli e Via Matteotti, la rotonda del Ponte Mosca, vicino alla Chiesa di San Sebastiano e San Lorenzo, vicino alla Chiesa Madonna di Loreto, all'Ufficio della Polizia Municipale e al Centro Stella all'ex ospedale.
Uno dei punti dove verrà installata una telecamera
Le nuove 9 telecamere saranno suddivise in 4 telecamere ambientali e 5 per lettura delle targhe. "La decisione di ampliare il parco telecamere - spiega il sindaco Fabrizio Vottero - era già nei nostri programmi. Partecipiamo a questo bando della prefettura augurandoci che possa andare a buon fine. Vorremmo provare a dare una risposta ai cittadini dando un segnale di tranquillità e sicurezza, anche in collaborazione con le Forze dell'Ordine".
Il tema della sicurezza è spuntato fuori nei giorni delle festività natalizie, quando, almeno questa era la percezione della cittadinanza, i furti sono aumentati vertiginosamente su tutto il territorio. A dire il vero, a Lanzo si ventilava già da prima di Natale di organizzarsi per chiedere l'ampliamento della videosorveglianza.
Matteo Filippin, consigliere di minoranza
L'idea era del consigliere di minoranza Matteo Filippin. Ne aveva parlato a La Voce qualche giorno dopo i furti che avevano interessato la zona di via Vindrola. Filippin aveva ventilato "la nascita di un comitato che chieda l'installazione di un servizio di videosorveglianza pubblico e ben pianificato, che ne preveda sette o otto nei punti nevralgici, in modo tale che le strade siano sorvegliate".
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