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Blendi, Federico, Francesco, Miriam... Troppe giovani vittime sulle strade, il Governo pensa ad una stretta delle regole

Ogni giorno muoiono in media 8 persone. Il Consiglio dei Ministri pronto a varare nuove regole per il 2023

Un'auto si schianta contro un muro: 18enne muore carbonizzato

Blendi Halili aveva solo 18 anni

Controlli rafforzati la notte, giro di vite per chi provoca incidenti sotto l'effetto di alcol e droga, prevenzione nelle scuole e l'ipotesi di rendere obbligatorie targhe e casco per i monopattini.

Il governo prova a mettere un argine alla strage sulle strade, dopo i tanti eventi drammatici che nelle ultime settimane hanno coinvolto soprattutto ragazzi giovanissimi.

Nei giorni scorsi il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini si era spinto a ipotizzare la revoca della patente a vita perché chi guida "ubriaco marcio o drogato è un potenziale assassino". E potrebbe essere questo uno dei prossimi interventi sul tavolo.

Matteo Salvini 

In un primo incontro con il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, quello dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, e con il capo della Polizia Lamberto Giannini, è stato preso un primo impegno comune sul tema della sicurezza stradale e fissata una road map: a gennaio verrà convocato un tavolo con i tecnici, allargato anche al ministero della Giustizia, per stilare le proposte normative e regolamentari.

Intanto è già stato deciso un incremento dei controlli, per gli spostamenti durante le feste di fine anno e anche nelle fasce notturne.

Al Viminale, viene spiegato, c'è massima attenzione sul tema.

Le giovani vite spezzate negli ultimi giorni

E' di notte che sono avvenute le ultime tragedie, come quella di Francesco Valdiserri, 18 anni, travolto ucciso da un'auto su un marciapiedi a Roma, e di Mirian Ciobanu, la studentessa di 22 anni falciata in strada da un'auto nel Trevigiano.

O come quella di Blendi Halili, 18enne di Caselle Torinese, che l'altra sera s'era messo al volante della Ford Ka del papà senza aver ancora conseguito la patente di guida e senza essere in possesso del foglio rosa.

L'auto su cui viaggiava Blendi Halili

Rientrava con gli amici da una festa. Ha perso il controllo del mezzo e l'auto si è schiantata, dopo aver sbandato a causa del ghiaccio, contro un muro.

Il ragazzo dopo il terribile impatto ha perso conoscenza e non è riuscito ad uscire dalla macchina, che si è incendiata.

In auto c'erano altri 3 ragazzi che sono riusciti a scendere prima che le fiamme avvolgessero il mezzo. Uno di loro ha provato anche a sfondare il vetro dell'auto per portare in salvo Blendi Halili ma non c'è stato niente da fare.

Blendi Halili era un gigante buono, alto quasi due metri, conosciuto e amato da tutti.

Poche ore dopo, e a pochi chilometri di distanza, ha perso la vita un altro ragazzo.

Un incidente gravissimo si è verificato, nel pomeriggio di mercoledì 21, in strada della Rezza, tra Gassino e Chieri. 

In uno scontro frontale tra un carro-attrezzi e una Ford Fiesta, ha perso la vita Federico Rabito, 27 anni.

Federico Rabito aveva 27 anni

Lo scorso fine settimana, l'Osservatorio dell'Asaps (l'Associazione amici e sostenitori della polizia stradale) ha registrato 4 incidenti gravi di notte, con 6 feriti e 6 vittime, da giugno sono stati invece 734 i morti sulle strade nei weekend.

Tra loro due ragazzi di 18 anni che in motorino a Roma all'alba di sabato si sono scontrati con un camion-frigo.

La strada fa in media 8 vittime al giorno.

I dati Aci-Istat del primo semestre di quest'anno segnano un netto aumento degli incidenti e delle vittime: dopo il crollo nel periodo acuto del Covid, in sei mesi ci sono stati 81.437 incidenti gravi con 1.450 morti (il 15% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno prima) e quasi 110mila feriti (il 25,7% in più).

Le nuove regole al vaglio

Si profila allora un nuovo intervento per modificare il Codice della strada e anche le scuole saranno maggiormente coinvolte in progetti di educazione: è allo studio la possibilità di attribuire crediti scolastici legati ad attività di informazione e prevenzione.

Sotto la lente, nell'incontro al ministero dei Trasporti, il funzionamento della patente a punti, ed è stato fatto anche un focus sulla tutela dei ciclisti.

Ogni giorno muoiono in media 8 persone in Italia in incidenti stradali

Sono 220 quelli che hanno perso la vita nel 2021.

E c'è poi sul tavolo l'idea di rendere obbligatorie targhe e casco per i monopattini. Proposta quest'ultima che fa storcere il naso alle imprese.

L'associazione di categoria Assosharing è disponibile a introdurre l'obbligo della targa, ma "per quanto riguarda l'obbligo di casco per i maggiorenni, la misura renderebbe l'Italia un'anomalia su scala europea", propone invece di inasprire le sanzioni per chi trucca i mezzi per aumentarne la velocità.

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