AGGIORNAMENTI
Cerca
Lanzo
06 Dicembre 2022 - 16:59
Ecco come si presenta oggi la parte alta di via Usseglio
"Si stava meglio quando si stava peggio" dice il saggio. Si tratta di un principio eloquente, ma non universale. Anzi, quando il progresso e la novità sono ragionati e si accordano con le esigenze di chi li vive in prima persona, non possono che portare beneficio.
Ecco, qui sta il punto... A Lanzo, l'amministrazione di Fabrizio Vottero ha deciso di ripensare profondamente via Usseglio, la strada che connette il tratto di Provinciale tra Lanzo e Germagnano col centro storico del paese. Una strada a senso unico (le macchine possono solo scendere), con un buon dislivello e abbastanza stretta.
Il progetto di rifacimento della via era già stato messo a punto nel 2021, a ridosso delle elezioni, quando il sindaco era Ernestina Assalto, ad oggi assessore in Giunta con Vottero. Il fatto che, qualche mese dopo, il primo cittadino abbia deciso di proseguire su quella strada è un simbolo della forte continuità che esiste tra le due stagioni amministrative lanzesi.
I 73mila di lavori, cominciati il 3 ottobre scorso, sono stati interamente finanziati con un contributo statale che risale alla Legge di Bilancio 2020. Ora sono in fase di ultimazione, eppure il nuovo look della via sembra non piacere a chi quella via la percorre quotidianamente: i cittadini. Ma andiamo con ordine.
Via Usseglio prima e dopo
Via Usseglio prima dei lavori
La vecchia Via Usseglio era strutturata a senso unico. Le macchine potevano solo scendere, e questa caratteristica è stata mantenuta anche nella nuova versione della strada. Gli ampi parcheggi che chi scendeva si trovava sulla sinistra garantivano a chi avesse necessità di fermarsi in centro storico di trovare un parcheggio a striscia bianca. Che, si sa, non viene mai disprezzato dagli automobilisti.
Sulla destra, invece, un marciapiede garantiva la sicurezza dei pedoni. Certo, c'era il problema dei ciclisti: dove sarebbero potuti passare in sicurezza? Nella vecchia via Usseglio, la loro era l'unica categoria discriminata.
La nuova via Usseglio, invece, riserva loro ampi spazi di transito. A inizio dicembre, infatti, la via appare così:

La nuova via Usseglio
Al posto dei parcheggi, è stata ricavata una pista ciclopedonale, riservata ai ciclisti che vogliono risalire verso il centro storico e ai pedoni. Sulla destra, invece, al posto dei marciapiedi, sono stati ricavati i parcheggi per le auto. Al fine di delimitare bene la porzione di strada destinata alle auto e quella ciclopedonale, l'amministrazione ha pensato di inserire dei cordoli in pietra.
Le critiche di Filippin
Sulla nuova pista ciclabile era intervenuto il consigliere di minoranza lanzese Matteo Filippin. Filippin aveva definito i lavori come "poco ragionati". Per una serie di motivi. Tra questi, il posizionamento dei cordoli in pietra, fatti con materiali costosi e che barattavano il restringimento della carreggiata in cambio della sicurezza di pedoni e ciclisti.
Basta un attimo di distrazione di un conducente in discesa e non è escluso che qualcuno vada a sbatterci. E, dato che sono molto bassi, non è neanche escluso che qualcuno dall'altra parte possa essere investito da un auto, soprattutto se di grosse dimensioni e soprattutto quando la strada ghiaccerà nella stagione invernale.
Va anche detto, aggiungiamo noi, che quella ciclabile, per come è stata costruita ora, rischia di mettere i pedoni in pericolo rendendoli vulnerabili agli ingressi e alle uscite dalle proprietà che si trovano sul lato della pista.

Matteo Filippin, consigliere di minoranza
Per Filippin si sarebbe dovuto agire diversamente. "Attraverso l’utilizzo di materiali diversi per consistenza e cromia - dichiarava a La Voce alla vigilia dei lavori prendendo ad esempio la pista ciclabile di corso Francia a Torino - si distinguono in modo chiaro le differenti destinazioni d’uso della carreggiata senza eccessiva introduzione di elementi terzi".
Zoccolature, segnaletica verticale, gradini e dislivelli, invece, per Filippin "costituiscono costi di manutenzione, rischio di incidenti e limiti d’utilizzo. In Corso Francia viene usato l'asfalto con pigmenti gialli per la sezione carraia, l'asfalto con pigmenti rossi per la ciclopedonale, poi ci sono degli attraversamenti di servizio in materiale lapideo e un'area parcheggi con autobloccanti drenanti. Una operazione di questo genere in via Usseglio sarebbe stata coerente rispetto all’utilizzo dei materiali lapidei del centro storico e quindi ne avrebbe completato il senso. Inoltre avrebbe potuto essere replicata a basso costo anche in altre zone del paese".
La versione di Vottero
Per il primo cittadino lanzese Fabrizio Vottero, l'opera di rifacimento di via Usseglio rispondeva a una logica precisa: "C'erano due criticità - dice - su quel tratto di strada. In primis, i marciapiedi erano impercorribili a piedi o con la carrozzina. Seconda cosa: i ciclisti avevano l'abitudine di risalire via Usseglio in contromano, mettendo a repentaglio la propria sicurezza e rischiando di scontrarsi con le auto che scendevano".
Si trattava, inoltre, di capire come affrontare il problema dell'alta velocità delle auto su quella strada. "Per istituire il limite dei 30 km/h, il Codice della Strada prevede che si debba intervenire anche sulla sezione della strada" racconta il sindaco. Insomma, non bastava mettere un dosso. Le normative imponevano altro.

Fabrizio Vottero, sindaco di Lanzo Torinese
La rivolta social
Eppure, che i lavori sulla strada non fossero proprio azzeccatissimi, l'hanno pensato in primis i cittadini. In un post del 30 novembre scorso, la pagina ufficiale del Comune riportava alcuni aggiornamenti in merito all'avanzamento dei lavori. Ma la parte interessante del post, a una settimana di distanza, non è più quella.

Il post della Città di Lanzo
Più eloquenti sono infatti i commenti dei cittadini. E, a contarli tutti, non ce n'è uno che sia positivo. Prenderemo ad esempio solo i più significativi, ma sotto al post non ce n'è uno che sia di approvazione. "Spostare i parcheggi sul lato destro - scrive un'utente - ha reso più difficoltosa la circolazione, più disagevole l'uscita dei residenti sulla strada, più brutta la via a livello paesaggistico".
Sempre la stessa utente nota come "la pista ciclabile / marciapiede è stato fatto in una via dove il passaggio è veramente ridotto, quasi nullo. Il lavoro ha reso la strada stretta e con il cordolo in cemento diventa veramente pericolosa soprattutto andando verso il freddo con le strade ghiacciate. Non dico nulla sull'utilizzo della pista ciclabile riservata solo a una parte dei ciclisti, quelli che salgono in contromano..."
Uno spreco di soldi, insomma. Un altro cittadino, residente proprio su quella via, racconta, sempre nei commenti al post, una serie di particolari interessanti: "È diventato difficile e pericoloso - scrive - per noi che abitiamo al nr. 16. Non abbiamo strisce per attraversare, davanti al cancello. A volte siamo chiusi tra due auto. D'altronde quando è stata fatta la riunione in cui si spiegavano le modifiche, eravamo 4 gatti. Da quando è stata fatta la ciclo pedonale, ho visto passare forse 3 ciclisti".

Il cordolo in pietra su via Usseglio migliorerà la sicurezza?
Tra i commenti, molti evidenziano come il "costume amministrativo" delle varie giunte che si sono susseguite nel corso degli anni sia sempre stato più rivolto a migliorare la funzionalità del centro rispetto a quella delle frazioni. Oddio, adesso "migliorare" sembra una parola grossa se si guarda ai lavori su via Usseglio...
In questo specifico caso, i fondi arrivati dallo stato erano vincolati a un utilizzo particolare: la realizzazione di opere di efficientamento per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale, efficientamento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche.
Un vincolo che avrebbe permesso all'amministrazione di presentare progetti alternativi, in grado di andare a rafforzare la viabilità proprio là dove serviva di più: nelle frazioni, per l'appunto. La nuova via Usseglio, invece, non piace a nessuno e probabilmente ha anche peggiorato la viabilità su quella strada.

Via Usseglio vista dalla parte bassa
"È una cavolata la nuova via - dice un commerciante lanzese interpellato da La Voce -. soprattutto i nuovi cordoli rischiano di mettere a repentaglio la sicurezza degli automobilisti... basta una distrazione e uno ci può finire sopra...".
Insomma, se vale il detto "vox populi, vox Dei", la nuova via Usseglio è un flop. Viene da parafrasare la domanda che si era già fatto Matteo Filippin: "L'opinione dei residenti sarà stata ascoltata?". Come direbbe Gigi Marzullo, fatevi questa domanda e datevi una risposta.
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.