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05 Dicembre 2022 - 16:17
La Chiesa di San Claudio
Storia e Futuro sarà presente l’8 Dicembre prossimo al Balônet di Castiglione con un banchetto dove sarà presentato ufficialmente il nuovo marchio “Miele del Papa”, che tutela il miele di qualità prodotto sul territorio di Castiglione e dintorni.
In questa occasione sarà disponibile il nuovo Calendario storico 2023, intitolato quest’anno “Breve storia delle api, della natura e dell’uomo” che racconta la relazione tra il Marchio e l’antica chiesa castiglionese di San Claudio, ma soprattutto, accompagnandola con le suggestive immagini messe a disposizione dall’Associazione Timephoto di Gassino e dall’Associazione Aspromiele Piemonte, che sottolineano l’importanza delle api per il mantenimento dell’equilibrio naturale.
Chiesa di San Claudio, Castiglione
Sarà anche possibile ottenere, in cambio di una donazione minima, un grazioso gadget natalizio in formato regalo: un sacchettino in organza contenente semi di piante mellifere, un vasetto di Miele del Papa e un bigliettino di auguri che consente di utilizzare il tutto anche come piccolo regalo utilizzabile per diverse occasioni. Il banchetto resterà aperto tutto il giorno, durante il quale si procederà anche al rinnovo dei tesseramenti per l’anno 2023 ed all’iscrizione di nuovi soci. Al mercatino saranno presenti anche banchetti di produttori di miele, presso i quali sarà possibile acquistare l’ottimo miele del territorio.
Sin dalla sua costituzione, Storia e Futuro ha avuto come ragione d’essere e primo obiettivo la valorizzazione della storia e del patrimonio culturale e ambientale del territorio, con particolare riferimento alla chiesa di San Claudio.
Don Giuseppe Marucco, al suo ingresso in Castiglione avvenuto l’11 settembre 1887, trovò purtroppo la chiesa parrocchiale, sita a Castione Alto, fatiscente e senza fondi. Assegnò allora all’ingegnere Carlo Maurizio Villa l’incarico di studiare e presentare un progetto per la sistemazione dell’edificio religioso dedicato ai Santi Claudio e Dalmazzo.
Il don, dopo essere consultato con i Superiori e con l’assistenza dell’ing. Villa chiese un contributo economico al Comune, ricevendo però un deciso rifiuto: “La parrocchia di San Claudio non serve a nessuno”, dissero in Municipio.
Municipio di Castiglione
Non tutti, forse, sanno che nel 1905 il parroco di Castiglione Torinese Don Marucco, per restaurare la sua chiesa, diffuse l’apicoltura tra i suoi parrocchiani.
Ogni cascina di Castiglione ebbe in poco tempo le sue arnie e i suoi apiari. Don Marucco si specializzò nello smercio del miele e della cera. La nuova industria apportò ben presto tangibili benefici economici a tutta la comunità.
Arriviamo così al 1905. Don Marucco, il giorno 28 agosto di quell’anno, veniva ammesso in Roma all’udienza di papa Pio X. Al termine dell’incontro, il Parroco di Castiglione si avvicinò al segretario del Pontefice monsignor Giovanni Bressan e gli disse: “Ho notato che il Santo Padre è affetto da raucedine. Occorrerà che si curi, altrimenti diverrà afono e non potrà più tenere così bei discorsi. Io ho un rimedio portentoso contro la raucedine ed il mal di gola. Eccolo: lo faccia prendere dal Santo Padre e vedrà il prodigioso risultato”.
A questo punto, estrasse dalla tasca un vasetto di miele, ben confezionato e lo porse a monsignor Bressan che ringraziò sentitamente.
Pio X
Al ritorno don Marucco trovò una lettera da Roma, con lo stemma pontificio e, apertala, leggeva uno scritto del monsignore che lo ringraziava a nome del Santo Padre del prodigioso miele e gli ordinava due dozzine di vasetti, autorizzandolo a mettere sulla carta intestata la dicitura: “Fornitore del Santo Padre”. Ben presto, la Chiesa di San Claudio, conosciuta in seguito come la “Chiesa fatta col Miele” fu restaurata e ancora oggi si affaccia sulle splendide colline castiglionesi.
Un fregio sulla parete della chiesa ricorda proprio questo fatto (IN FOTO QUI SOTTO).
“Questa storia affascinante, e questa immagine, - raccontano dall’associazione - ci hanno ispirato a realizzare un marchio originale dedicato al “Miele del Papa””.
Ora l’Associazione Storia e Futuro è titolare del nuovo marchio; “intendiamo utilizzarlo a sostegno, tutela e valorizzazione della nostra apicoltura, così importante anche nel segno della sostenibilità ambientale e della biodiversità, in cui le api giocano un ruolo essenziale, oggi purtroppo messo a rischio dall’inquinamento e degrado provocato dall’attività antropica”.
Nuovamente uniti sotto un unico sigillo, gli apicoltori castiglionesi potranno rendere omaggio alla Storia continuando con la stessa passione di allora la produzione di miele di alta qualità, protetto da un marchio e da un preciso disciplinare di produzione che ne garantisce l’origine locale.
Il marchio del miele del Papa
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