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Meloni a testa in giù? No! La Russa e Fontana? Quasi quasi...

Figuraccia del Comune

Meloni a testa in giù? No! La Russa e Fontana? Quasi quasi...

"Abbiamo fatto fatica...", parla così la consigliera del Partito Democratico di San Mauro Torinese, Graziella Nicosia, durante la discussione dell'ordine del giorno che chiede "solidarietà per Giorgia Meloni".

A cosa si riferisce la fatica dell'esponente piddina? Alla fatica di votare la solidarietà nei confronti della neo Presidente del Consiglio. 

La sala del Consiglio Comunale di San Mauro

Di cosa parliamo?

A Bologna, il 13 novembre scorso, durante una manifestazione non autorizzata organizzata dal CUA, con il collettivo femminile Laboratorio Cybilla, dalla Garisenda è stato fatto calare un manichino appeso a testa in giù riconducibile alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Alla luce di questo accadimento, che tutti possono giudicare inammissibile e offensivo, la capogruppo di Fratelli d'Italia, Paola Antonetto, ha portato in aula un ordine del giorno con un solo obiettivo: solidarietà nei confronti della nuova Premier. 

Insomma, parliamo di una di quelle cose che dovrebbero passare senza neanche discutere: un'istituzione viene rappresentata con un manichino a testa in giù, bisogna dire qualcosa? Si, per la sinistra sanmaurese non è abbastanza.

Paola Antonetto, consigliera comunale a San Mauro per Fratelli d'Italia

E così, nei giorni precedenti al Consiglio Comunale di martedì, è partito un lungo lavoro di "taglia e cuci", colloqui tra la proponente, Paola Antonetto, e il capogruppo del Pd, Rudy Lazzarini, per arrivare ad una quadra e far digerire alla maggioranza questo indigeribile ordine del giorno. D'altronde, l'hanno detto: "Abbiamo fatto fatica". 

Alla fatica del pre consiglio, però, ne aggiunge altra il capogruppo della Lega, Roberto Pilone, che nel parlamentino ci mette il carico da 90. 

Ignazio La Russa con Giorgia Meloni

"Io voglio fare un emendamento - spiega - oltre alla Meloni vorrei aggiungere la solidarietà per altre due cariche dello Stato che sono state ritratte a testa in giù: il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Anche loro sono stati ritratti a testa in giù".

Apriti cielo, a questo punto, per la maggioranza, l'ordine del giorno diventa inaccettabile. Vuoi mica esprimere la solidarietà a La Russa perché è stato raffigurato a testa in giù? Maddai, figurati, per la maggioranza non ha senso.

Il consigliere del Partito Democratico, Rudy Lazzarini

E lo dice chiaramente il capogruppo del Partito Democratico, Rudy Lazzarini: "Ecco, dai un dito e si prendono il braccio, eravamo ben disposti a votare. Ora, però, mi verrebbe voglia di aggiungere gli esempi di violenza che riguardano il Pd, la Boldrini e tanti altri. Diventa complicato fare così, ognuno mette il suo altarino e non la finiamo più. Io non ho stravolto l’ordine del giorno, l’ho reso solo più istituzionale. Quante volte vengono imbrattate le sedi del Pd? Mica facciamo l’ira di dio".

È vero: anche Laura Boldrini è stata vittima di insulti inaccettabili quando era Presidente della Camera ma l'ordine del giorno per portare solidarietà alla Boldrini andava fatto all'epoca, quando era in carica. Martedì, all'ordine del giorno, c'era un documento per portare la solidarietà alle istituzioni non a tutte le persone che nella storia dell'Italia hanno ricoperto o rappresentato un'istituzione.

Ma niente, la maggioranza non ci sente.

"Parliamo di istituzioni, - commenta Paola Antonetto - Presidente della Camera e del Senato sono entrambi uomini delle istituzioni, che si chiamino Fontana o La Russa cosa cambia? È una cosa politicizzata? Certo, il governo è politicizzato, quello è. Stiamo parlando, però, di 3 cariche pubbliche".

La consigliere di maggioranza, Lisa Sartori

A questo punto c'è l'intervento dell'ala comunista della maggioranza: la consigliera Lisa Sartori della civica Guazzora Sindaca. 

"Se l'ordine del giorno - precisa - diventa un modo per esaltare una carica politica allora è un’altra cosa".

(La storia della Sartori è già tutto un programma: prima no vax, poi in protesta sotto la Prefettura contro il vaccino e oggi contro la solidarietà alla Meloni a testa in giù. È difficile mettere insieme tanto ma lei ce l'ha fatta. Chapeau!)

A quel punto Antonetto prova di nuovo a convincere tutti: "Se siamo contrari alla violenza c’è soltanto da votare,  mi sembra, invece, che il suo problema sia che le cariche politiche coinvolte non sono confacenti al suo gusto politico. È un problema che la donna si chiami Giorgia Meloni?".

E si arriva a quel "Abbiamo fatto fatica" di Graziella Nicosia e Roberto Pilone sbotta.

"Abbiamo fatto fatica, fate fatica a dare la solidarietà? Perché avete fatto fatica? - attacca - Se succedesse a San Mauro alla Sindaca io sarei il primo a chiedere solidarietà e senza fatica. Vi prendete la responsabilità di non votare la solidarietà al Presidente della Camera e del Senato".

E infatti l'emendamento è stato bocciato. L'ordine del giorno è stato approvato solo per la parte riguardante la Meloni (anche con il voto di un pezzo di maggioranza).
La Meloni a testa in giù, quindi, no. Ma alla fine La Russa e Fontana a testa in giù ci possono anche stare. 

Il consigliere dell'ala comunista della maggioranza, Bruno Bonino

Tutto ciò con un'eccezione: i consiglieri dell'ala comunista, Bruno Bonino e Lisa Sartori, non hanno votato neanche la solidarietà nei confronti della Meloni. Per loro non era accettabile. 

I commenti post consiglio

Il capogruppo della Lega, Roberto Pilone, ne ha un po' per tutti: maggioranza e pure colleghi di minoranza.

"Voglio dire una cosa - spiega - secondo me la mia collega, Paola Antonetto, è stata un po' ingenua. Ci siamo ritrovati in capigruppo e la maggioranza aveva 6 emendamenti ma non li ha discussi in aula si sono accordati su tutto prima. Ma da quando in qua si fa così? Un emendamento si porta in aula e si vota lì mica prima. Io, infatti, il mio emendamento l'ho presentato in aula".

Il consigliere della Lega di San Mauro, Roberto Pilone 

Ma c'è di più, una stoccata anche per la maggioranza.

"Non c'è niente da fare - commenta infine Pilone - a sinistra continuano a immaginarsi di mettere la destra a testa in giù, è dal 1945 che non fanno che pensare a quello. Quando mai è successa una cosa simile a destra nei confronti della sinistra?!".

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