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Spettacolo
25 Novembre 2022 - 18:11
E' semifinale!
Le due band canavesane in gara ad X-Factor continuano a mietere successi su successi ed ieri sera entrambe hanno passato indenni il quinto live.
Il duo eporediese ha portato sul palco di X Factor 2022 un altro pezzo molto complicato: "Somebody That I Used To Know" di Gotye feat. Kimbra. Il brano originale porta con sé una grande malinconia, che i concorrenti hanno voluto esaltare con il loro arrangiamento, anche grazie all'orchestra che amplifica questa sensazione.
Una performance da brividi.
Mario Francese e Alessandro De Santis hanno fatto centro anche questa volta. Unanime anche il commento dei giudici.
"Esibizione bellissima, pezzo difficilissimo - ha commentato Fedez -. Volevo, in particolare, complimentarmi con Katoo, il produttore dei Santi Francesi. Un arrangiamento iperpop con una dinamica che lo stesso brano originale non ha. Veramente notevole".
Dargen D'Amico: "Avete giocato di grandissima raffinatezza anche evitando nelle armonie le fasi più facili del brano e andando a fondo cercando di mostrare come tutte le parti fossero ritornello. Avete fatto un unico grande ritornello. Mi siete quasi antipatici. Bravi!".
Ambra Angiolini: "Non mi sono piaciuti..."
Un giudizio che ha gelato la sala e dopo un attimo di silenzio l'ex showgirl di "Non è la Rai" ha esclamato scoppiando a ridere: "Non è vero! Volevo vedere le loro facce, ma è poco credibile anche per loro. Questa è una canzone su una storia d'amore finita male". Poi l'Angiolini nazionale cita il poeta romano Trilussa: "Nei momenti de malinconia, provi un piacere de non so che sia, come un piacere de sentì dolore".
E poi ha aggiunto: "E' proprio l'effetto che mi ha fatto questa canzone cantata da voi. Bravissimi".
Mirko Rkomi: "Giorni complicati perché sono stati un po' male entrambi. Vocalmente ne caso di Ale e Mario per le dita. Fino a ieri sera, durante le prove, si pregava affinché potessero arrivare con la voce giusta. Io non so Ale come faccia. Sono un due stratosferico perché si completano. Katoo, grandissimo uomo e produttore, ma i lavori li fanno poi tutti e tre assieme. E' un lavoro che fanno in tre. Volevo specificarlo".
Con una cover di "Bitter Sweet Symphony" dei The Verve, gli Omini continuano a stupire. Giovedì sera in "versione orchestrale". In perfetto stile british hanno regalato un'esibizione davvero indimenticabile, dando prova ancora una volta di grande talento e versatilità.
Dargen D'Amico: "I ragazzi sono nati con il Brith Pop nel cuore. Queste sono le cose che naturalmente gli vengono . Da questi ragazzi mi aspettavo qualcosa di più irriverente e questo è un brano che già negli originali è con gli archi. E' semplicemente rifare bene una cosa che tutti conosciamo. Invece, da voi noi ci aspettiamo sempre i fuochi d'artificio. Mi sembra una scelta un po' telefonata".
Fedez: "E' la prima volta che gli omini si esibiscono con una ballad e con l'orchestra abbiamo portato un pezzo che ha un giro d'archi famosissimo. Cosa c'è di male?".
Polemico, ma non troppo, D'Amico ha replicato: "I ragazzi in questa occasione potevano rischiare ed uscire dal seminato. Non lo dico perché non mi piacciono, ma perché io sono il primo fan di questo gruppo feci il fan club al tempo degli ominidi. So quanto potete dare e vedo un miglioramento nettamente inferiore alle vostre potenzialità. Secondo me, da qui alla fine, dovete dimostrare di essere tutto quel che ancora non avete dato. Io ho fiducia in voi e lo dico proprio perché ho fiducia".
Entusiasta Ambra: "Un grosso applauso. Per primi con l'orchestra non è una cosa facilissima da superare. Ve ne dç merito. A me fanno impressione anche solo a vederli da qua. Non essere schiacciati dall'orchestra è già un ottimo risultato. Con l'orchestra si sparisce se non si è niente. Io non ho visto sparire gli omini. Vi ho sentiti più timidi all'inizio. Nella seconda parte avete spaccato. Julian, poi mi sei piaciuto proprio tanto".
Mirko Rkomi: "Sono rimasto molto colpito da questa nuova veste degli omini. Finalmente. Ho trovato Julian sul pezzo, la voce acida e spigolosa come quella del cantante dei The Verve e crea l'elemento disturbante che movimenta la canzone. Non mi ha annoiato come l'assegnazione da internet pensavo potesse fare. Avrei avvicinato gli Omini all'orchestra e non il contrario. Non avrei preso un brano con all'interno già degli elementi".
Fedez: "Credo che ci sia un concetto di base sbagliato. Non è che loro devono portare qualcosa di loro. Questo brano è loro, fa parte del loro back ground. Riuscire a non sparire davanti ad un brano, un monumento del genere per dei ragazzi di appena 18 anni è qualcosa di incredibile. Che qualcuno avrebbe dovuto far notare e lo faccio notare io".
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E durane la puntata di giovedì sera, in studio a Milano è arrivato un pulman carico di Omini.
Gli amici della band canavesana composta da Zak e Julian Loggia di Rivarolo e Mattia Fratucelli di Brandizzo, sono andati direttamente in trasmissione per supportare i loro campioni.
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