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La Serie A è "nel pallone": sette squadre se ne vanno sbattendo la porta

De Laurentiis si sarebbe arrabbiato, e non poco...

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Una sfuriata di Aurelio De Laurentiis fa tornare il caos in Lega Serie A. Il patron del Napoli ha acceso gli animi in via Rosellini, scatenando una reazione dura da parte delle altre big, con altre sei società (Roma, Juventus, Inter, Milan, Fiorentina e Monza) che hanno abbandonato gli uffici della Lega ancora prima dell'inizio della assemblea prevista.

Aurelio De Laurentiis

Una riunione è andata poi comunque in scena, ma in versione ridotta, con soli 12 club presenti, il minimo da statuto per dare il via all'assise. Le ricostruzioni parlano di una sfuriata del numero uno dei partenopei, partita dal ritardo nel cominciare l'assemblea anche per alcune riunioni tra i club in chiave elezione del consigliere di Lega e poi sfociata in un attacco sull'operatività, sulla visione e sull'incapacità di decidere dei club.

Al termine De Laurentiis ha lasciato via Rosellini, così come hanno fatto altri sei club: inizialmente sembrava per una visione comune al patron del Napoli, ma in realtà in molti si sono soltanto infastiditi per l'ennesima perdita di tempo, sottolineando anche il clima di tensione creatosi.

"All'inizio dell'assemblea sette squadre hanno scelto di esercitare un loro diritto: non partecipare all'assemblea, creando all'inizio dell'incertezza anche perché abbiamo dovuto verificare che ci fosse il numero legale. I motivi che hanno portato le squadre a non partecipare era il non aver raggiunto un'intesa su alcune questioni all'ordine del giorno, in particolare l'elezione del consigliere", ha cercato poi di smorzare i toni il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini in conferenza stampa.

Lorenzo Casini, presidente della Serie A

Niente da fare, quindi, per l'elezione del consigliere di Lega chiamato a sostituire il patron del Cagliari Tommaso Giulini, decaduto dal ruolo lo scorso luglio dopo la retrocessione dei sardi. Il vicepresidente dell'Empoli Rebecca Corsi resta in pole, ma se ne riparlerà nella prossima assemblea.

Così come la Serie A continuerà a cercare di trovare l'accordo col Governo sulla rateizzazione delle tasse, con versamenti fiscali per circa 500 milioni in scadenza al prossimo 22 dicembre.

"La rateizzazione degli adempimenti fiscali è già prevista dalla legge dello Stato, qui il tema è se pagare o no una sanzione oltre a rateizzare. Ho già scritto a Gravina che c'è la massima disponibilità al fatto che, nel caso in cui si possa accedere a forme agevolate di rateizzazione, ai club non sia consentito avere un mercato invernale a saldo negativo. Che ora ci si attenda la possibilità di pagare a rate non sembra una richiesta irragionevole", ha concluso Casini.

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